Quando diciamo cose come:'le persone non cambiano'
facciamo impazzire gli scienziati.
Perchè il cambiamento è letteralmente l'unica costante di tutta la scienza.
Energia.Materia.
Cambia di continuo.
Mutare.Unirsi.Crescere.Morire.
E' il mondo in cui le persone cercano di non cambiare che è innaturale.
E' il modo in cui ci ci aggrappiamo a com'erano le cose
invece di lasciare che siano quelle che sono.
Il modo in cui ci aggrappiamo ai vecchi ricordi invece di crearne di nuovi.
Il modo in cui ci ostiniamo a credere,
nonostante ogni prova scientifica,
che tutte le cose della vita siano permanenti.
Il cambiamento è costante.
Come rapportarci al cambiamento è compito nostro.
Se apriamo le nostre dita e lasciamo andare la presa ...andiamo avanti.
Puo' essere come pura adrenalina."
Cambiare è un verbo vitale con il cui significato concreto sono perennemente in conflitto.
Cambiare puo' significare diverse cose:
sostituire una persona o una cosa al posto di un'altra;
apparire diversamente da quello che si è;
rendere diverso quello che c'è...o la nostra vita nel complesso;
modificare,a proprio vantaggio o svantaggio,una situazione.
Indica un ventaglio di possibilità dell'essere che,
certamente avranno la loro valenza
nel circolo della vita,
ma di cui fatico in prima persona a coglierne il guadagno attivo.
Al contrario,più spesso di quanto vorrei mi ritrovo ad esserne in balia.
Così...secondo questa citazione,io farei parte di quella schiera di persone
che farebbero impazzire le eminenti personalità scientifiche:
sono sempre stata profondamente convinta
del fatto che le persone non cambiano.
Nella mia ottica,dettata ovviamente dalla mia personale visione della vita
e dalla mia ancora più personale esperienza,
le persone possono solo migliorare o peggiorare i pregi (o i difetti)
insiti nella loro natura.
Detta in una maniera più poetica:
Noi siamo come siamo, e lo saremo sempre,
in un certo senso..
risplendiamo sempre dello stesso colore.
Semplicemente,a seconda di come metabolizziamo la vita,
assumiamo una tonalità più chiara o più scura.
O una temperatura più calda o più fredda.
A riprova di questa convinzione,potrei citare tanti detti popolari che
hanno per protagonisti i lupi e i loro vizi o,in via più tecnica,
i quadrati che non possono diventare cerchi.
Ma non vorrei essere taciata di retoricità.
Mi ritengo più un'estimatrice del verbo "scegliere".
Magari con cognizione di causa,sarebbe meglio.
Che è un po' significa anche essere in grado di rapportarsi al cambiamento.
Non so se a torto o ragione,ma mi piace molto di più pensare alla mia vita
non in termini di un susseguirsi di cambiamenti costanti,
ma di confini mobili che si autoridisegnano continuamente.
Sarebbe bello avere la capacità di essere in grado
di pensare i pensieri
che più ti mettono in difficoltà fino in fondo,
riuscire a mettere un ordine definitivo negli appunti
che riguardano la tua vita
e dare un senso alle frasi lasciate a metà.
Per avere una visione d'insieme e ae avanti.
Ma senza perdere niente.Senza per forza dover cambiare qualcosa.