lunedì 31 gennaio 2011

EVENTI SOVVERSIVI

"L'ANNO PROSSIMO MI SPOSO:VEDI DI ESSERE SULL'ALTARE VESTITA DI BIANCO"
      
                                                 Kalispera

No.
Non sono io.
Nella maniera più assoluta.


(Ammetto che mi piace l'idea...
nel senso:mi piace questo tipo di formula usata per fare la proposta.
La trovo divinamente romantica nella sua semplicità.
Ma no.E' inutile che ci speriate.
Non sono io la protagonista.grazie al cielo...)


Ho solo preso in prestito la frase.
Oggi ero a pranzo a casa della Famiglia del Mulino Bianco.
E,come spesso accade quando sono loro ospite,ho avuto qualche gossip in anteprima.
Era una cosa che sentivo sarebbe accaduta,ma le carte erano state confuse e mescolate per bene.
E la mia reazione è stata la solita:
un salto,un urlo e un'imprecazione.


Poi,in perfetto stile "Il Matrimonio del mio migliore amico"
è arrivata la conferma ufficiale dai diretti interessati.
E lì è partito il mio show completo.
(Ma quello va vissuto,l'esperienza raccontata non renderebbe al meglio credo...)


In pratica ho ricevuto un'invito a cena.(quello piu' atteso)
Per agosto.
Una di quelle cene ufficiali,con tanti invitati vestiti eleganti,
con tante portate,tanti parenti,qualche discorso,
tante foto...e una torta a 3 piani,preferibilmente con mansarda abitabile,
piscina ,box auto e pista di atterraggio per l'elicottero.
Ah si...dimenticavo....prima c'è anche tutta la storia della chiesa,dei fiori,dei confetti.
Senza dimenticare anche le riunioni tattiche precedenti che cominciano come
una cosa tranquilla,ma non si sa come e dove finiscono.


Avete presente la scenetta del "finchè..."  e della stanzetta di cui parlavo qualche post fa,
quella a cui pensavo durante le telefonate-tipo del sabato,che non aveva nessun tipo di riscontro?
Beh....d'un tratto si è materializzata in un orizzonte neanche troppo lontano.


E penso a questi due,ai miei legali di fiducia..
a queste due persone che fin dalla prima volta che ho incontrato ed ho visto insieme
sono stati in tutto e per tutto l'incarnazione tangibile del fatidico
"fatti l'uno per l'altra".
Anche se erano rispettivamente fidanzati con altre persone ed erano solo amici.
A quando un pomeriggio di un anno fa ero in macchina e dicevo a lei:
"é un uomo da sposare".E lei mi rispondeva"si,ma..siamo gggiovani...abbiamo tempo".
A quando questo Natale ho visto la nuova casa,la stanzetta e il mega-divano letto
e dopo gli auguri,senza tergiversare troppo avevo chiesto a lui:"Beh,allora quand'è?perchè io lo so....."
ma avevo ricevuto in risposta un "ma no,è presto".
A quando questo pomeriggio,al telefono,lui mi diceva:
"qui devi tornare e darmi una mano...ci sono molte cose da sistemare...
e magari organizzi anche l'addio al celibato.Ma come,non mi dici niente?!?!?!?!".


E che non so proprio  descriverla, questa cosa, non so nemmeno raccontarla. 
Perchè sono talmente belli insieme che non ci sono proprio parole. 


Anzi no...qualcosa in realtà mi viene in mente:
Che OGGI E' DOMENICA.
E' IL GIORNO DEGLI INVITI MATRIMONIALI E' IL SABATO.
GLI AVENTI SOVVERSIVI COMINCIANO A PREOCCUPARMI:

martedì 25 gennaio 2011

LE ALTRE DONNE di Concita De Gregorio

Esistono anche altre donne. Esiste San Suu Kyi, che dice:
 «Un’esistenza significativa va al di là della mera gratificazione di necessità materiali. Non tutto si può comprare col denaro, non tutti sono disposti ad essere comprati. Quando penso a un paese più ricco non penso alla ricchezza in denaro, penso alle minori sofferenze per le persone, al rispetto delle leggi, alla sicurezza di ciascuno, all’istruzione incoraggiata e capace di ampliare gli orizzonti. Questo è il sollievo di un popolo».

Osservo le ragazze che entrano ed escono dalla Questura, in questi giorni: portano borse firmate grandi come valige, scarpe di Manolo Blanick, occhiali giganti che costano quanto un appartamento in affitto. È per avere questo che passano le notti travestite da infermiere a fingere di fare iniezioni e farsele fare da un vecchio miliardario ossessionato dalla sua virilità. E’ perché pensano che avere fortuna sia questo: una valigia di Luis Vuitton al braccio e un autista come Lele Mora. Lo pensano perché questo hanno visto e sentito, questo propone l’esempio al potere, la sua tv e le sue leader, le politiche fatte eleggere per le loro doti di maitresse, le starlette televisive che diventano titolari di ministeri.
Ancora una volta, il baratro non è politico: è culturale. E’ l’assenza di istruzione, di cultura, di consapevolezza, di dignità. L’assenza di un’alternativa altrettanto convincente. E’ questo il danno prodotto dal quindicennio che abbiamo attraversato, è questo il delitto politico compiuto: il vuoto, il volo in caduta libera verso il medioevo catodico, infine l’Italia ridotta a un bordello.

Sono sicura, so con certezza che la maggior parte delle donne italiane non è in fila per il bunga bunga. Sono certa che la prostituzione consapevole come forma di emancipazione dal bisogno e persino come strumento di accesso ai desideri effimeri sia la scelta, se scelta a queste condizioni si può chiamare, di una minima minoranza. È dunque alle altre, a tutte le altre donne che mi rivolgo. Sono due anni che lo faccio, ma oggi è il momento di rispondere forte: dove siete, ragazze? Madri, nonne, figlie, nipoti, dove siete. Di destra o di sinistra che siate, povere o ricche, del Nord o del Sud, donne figlie di un tempo che altre donne prima di voi hanno reso ricco di possibilità uguale e libero, dove siete? Davvero pensate di poter alzare le spalle, di poter dire non mi riguarda? Il grande interrogativo che grava sull’Italia, oggi, non è cosa faccia Silvio B. e perché. 

La vera domanda è perché gli italiani e le italiane gli consentano di rappresentarli. Il problema non è lui, siete voi. Quel che il mondo ci domanda è: perché lo votate? Non può essere un’inchiesta della magistratura a decretare la fine del berlusconismo, dobbiamo essere noi. E non può essere la censura dei suoi vizi senili a condannarlo, né l’accertamento dei reati che ha commesso: dei reati lasciate che si occupi la magistratura, i vizi lasciate che restino miserie private.

Quel che non possiamo, che non potete consentire è che questo delirio senile di impotenza declinato da un uomo che ha i soldi – e come li ha fatti, a danno di chi, non ve lo domandate mai? - per pagare e per comprare cose e persone, prestazioni e silenzi, isole e leggi, deputati e puttane portate a domicilio come pizze continui ad essere il primo fra gli italiani, il modello, l’esempio, la guida, il padrone.

Lo sconcerto, lo sgomento non sono le carte che mostrano – al di là dei reati, oltre i vizi – un potere decadente fatto di una corte bolsa e ottuagenaria di lacchè che lucrano alle spalle del despota malato. Lo sgomento sono i padri, i fratelli che rispondono, alla domanda è sua figlia, sua sorella la fidanzata del presidente: «Magari». Un popolo di mantenuti, che manda le sue donne a fare sesso con un vecchio perché portino i soldi a casa, magari li portassero. Siete questo, tutti? Non penso, non credo che la maggioranza lo sia. Allora, però, è il momento di dirlo.


da concita.blog.unita.it

domenica 23 gennaio 2011

L'INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL'ESSERE....

 "SPESSO SI DICE DI UNA DONNA CHE EVIDENZIA COMPORTAMENTI POCO RILASSATI
CHE HA BISOGNO DI ESSERE 'SC*****'.
IO PENSO CHE MOLTE DI NOI ABBIANO BISOGNO INVECE DI ESSERE BACIATE.
IO,PER ESEMPIO, HO BISOGNO DI ESSERE BACIATA ,A LUNGO, PROFONDAMENTE,
FINCHE' MI TREMANO LE GINOCCHIA."

                                                             da Tumblr,La vita è nonostante


Combatto ogni giorno con i luoghi comuni.
Uno dei quali è appunto la convinzione ,assai diffusa, che il sesso
guidi o influenzi in maniera preponderante il modo di essere di una persona.
Certo,con tutto quello a cui oggettivamente siamo costretti ad assistere ultimamente,
ci sarebbe da dar ragione a Woody Allen quando dice che determinati soggetti
"hanno una loro etica. Tutta loro. Ed è una tacca più sotto di quella di un maniaco sessuale."

Tuttavia....
essendo una persona un tantino inquieta,
magari ogni tanto imprevedibile,
magari anche assai problematica, 
di quelle ansiose che hanno mille timori e finiscono con il complicarsi la vita,
fino al punto da risultare pesanti..
una di quelle che la calma non ce l'ha nel DNA,
ultimamente mi sento leggermente indisposta verso 
una buona dose di osservazioni riguardanti l'accostamento 
di un determinato modo di essere al sesso.

Posso accettare che esso sia una dimensione in qualche modo imprescindibile
della vita in sè.
E accettare anche che l'umoralità di una persona a volta ne risulti condizionata.
Ma comincia starmi un po' stretto,se non proprio indigesto 
questo voler continuamente ridurre la totale percezione che si può avere di una persona,
spesso peraltro alterata dalle circostanze e da un ingannevole giudizio soggettivo, 
alla sua vita intima.


E' scegliere di vedere solo ciò che vogliamo di vedere,
trasformando quella che potrebbe essere una semplice esuberanza di intenti
in esondazione di istinti.

LUOGHI COMUNI.
QUANTO LI ODIO.
                                                                                    
                                                                                          

venerdì 14 gennaio 2011

[FAMMI UNA SORPRESA....

.....UNA COSA CHE NON SIA DA TE,UNA COSA CHE NON HAI NESSUN MOTIVO DI FARE,
  PER FAVORE,PENSA A ME, PENSAMI E POI CHIAMAMI
 PER SAPERE A CHE ORA RIENTRO DAL LAVORO
  -si,stupisciti del fatto che io sia ancora al lavoro- 
FAMMI DIMENTICARE I PICCOLI, RIPETUTI FALLIMENTI DI QUESTA GIORNATA,
 E POI ASPETTA CHE IO TORNI,
TORNA A DARMI QUALCOSA A CUI TORNARE,CHIEDIMI SE HO CENATO,
CHIEDIMI SE HO FAME,
SGRIDAMI PERCHE' SALTO I PASTI,METTI SU UN CD,PRENDIMI LE MANI 
E FAMMI BALLARE,COI PIEDI SCALZI E LA TESTA APPOGGIATA AL TUO TORACE,
STORPIA ANCORA UNA VOLTA LA MIA LINGUA MADRE 
PER DIRMI ALL'ORECCHIO SEI MOLTO PIU' BASSA DI ME,
PER FARMI SORRIDERE,PER FARMI PENSARE CHE TUTTO IL RESTO DAVVERO NON CONTA..]


                                                                                                              Da Tumblr,"Poche idee,ma confuse"

Io non ho un tumblr,perciò non posso semplicemente re-bloggare un pensiero.
Io ho solo un blog...e per questo ogni tanto,quando mi capitano di questi pensieri,
che mi si intrappolano negli occhi,mi inondano la mente,
sposandosi con quelli che già c'erano,un po' come succede quando 
stai leggendo un libro e trovi una costruzione di parole che non sono tue,
ma che finiscono con l'essere te lo stesso e non puoi fare a meno di innamorartene 
e sottolinearle all'infinito,
e arrivano a pervadere anche il resto del corpo,
fin alla punta delle dita delle mani,fino alla bocca dello stomaco,
attraverso le spalle e le braccia e le gambe....
beh...quando capitano di questi pensieri
che sono parte di te e di quella cosa illogica che senti dentro...
allora io re-bloggo a modo mio.
Perchè quelle parole sono parte di me ed io ho bisogno di dirle in qualche modo
per farle diventare mie definitivamente.
E lasciare andare quello che mi vortica nei pensieri e non posso dire ad alta voce.

domenica 9 gennaio 2011

SONG FOR YOU..

                         


"AND I SEE YOU HIDING YOU FACE IN YOUR HANDS
TALKING ABOUT FAR-AWAY LANDS
YOU THINK NO ONE UNDERSTANS
LISTEN TO MY HANDS

AND ALL OF THIS LIFE
MOVES AROUND YOU
FOR ALL THAT YOU CLAIM
YOU'RE STANDING STILL
YOU ARE MOVING TOO
I WILL MOVE YOU.."

giovedì 6 gennaio 2011

AWAY WE GO

                  



"QUANDO TROVIAMO UNA PERSONA LA CUI STRANEZZA E' COMPATIBILE CON LA NOSTRA",
ha scritto Robert Fulghum, "CI UNIAMO A LEI PER CREARE UNA STRANEZZA CHE SODDISFA ENTRMBI.E LA CHIAMIAMO AMORE".


Ho sempre amato questa rappresentazione dell'amore di Fulghum 
e mi sono convinta che non ci sia affermazione migliore 
per riuscire a descrivere questo film.
Perchè questa è una storia di vita che può andare e che va al di là del verosimile,
per trasformarsi in un vissuto specchio di una generazione (la mia).
Una storia che la guardi,la vivi scena dopo scena e,sommessamente,pensi 
"potrei essere io" o ,più ancora "vorrei essere io". O "sono io".
Una storia in cui l'amore significa prima di tutto 
accettarsi esattamente per quello che si è veramente 
e accettare(con le inquietudini e riflessioni che ne conseguono) 
la necessità di ridefinirsi ogni giorno,momento dopo momento.
Un amore al di fuori di schemi prestabiliti,in cui le personalità eccentriche 
e teneramente goffe dei due protagonisti non vengono soffocate 
dalle loro (vere o presunte) inadeguatezze umane,
quelle con cui ci si confronta quando si raggiunge una fase della vita 
in cui si cominciano a tirare timidamente le primissime somme.
Un amore che ha necessità di evolvere quando arriva il momento 
che richiede di essere pronti ad accogliere una nuova vita,
andando alla ricerca dell'ambiente migliore per chi sta per nascere.


E allora cosa fa questo amore "per andare avanti"?
Segue il proprio spirito di libera indipendenza,
fa uno scherzo alla latente senzazione di inadeguatezza 
e non si piega alla paura comprensibile che fa chiedere ai due protagonisti 
"siamo dei falliti?",mentre si abbracciano al buio in una stanza fredda.
Questo amore non si ferma sui suoi passi,
quelli che lo inchiodano in un posto e in un modo di vivere e di pensare,
ma parte per un viaggio on the road 
alla ricerca di un nuovo posto da chiamare e sentire casa,
magari accanto a qualcuno con cui condividere
la felicità per la nascita di una nuova vita.
Ed è un amore che si rinforza ancora di più 
e supera il confronto con gli svariati concetti di identità,famiglia,maturità,
modelli sociali e culturali di questi tempi,
siano essi incarnati da un famigliare o da pseudo-amicizie,
superando convenzioni che anche lo vorrebbero 
necessariamente ufficiale e votato alla ricerca e al raggiungimento 
dello status quo della gente che si presuppone adulta e matura,"normale".


Il tutto tra momenti grotteschi ed esilaranti,
farciti di quella semplicità e insieme di quella insicurezza che permea le nostre vite,
che all'ultimo restituiscono una visione della coppia 
e della genitorialità nel senso più positivo dei termini.
Ed io ho amato questo film soprattutto per questo.
E anche perchè Burt è un po'(tanto,ma proprio tanto) l'uomo reale 
che spererei di incontrare prima o poi.
E perchè in qualche modo non troppo lontano dalla realtà,Verona sono proprio io...
E perchè la colonna sonora è semplicemente straordinaria e perfetta e ti fa sentire sulla strada insieme al loro amore.
E perchè il regista è Sam Mendes:"American Beauty",è ho detto tutto.


IL MIO ANNO CINEMATOGRAFICO E' COMINCIATO NEL MIGLIORE DEI MODI. :)