mercoledì 23 marzo 2011

UN FILTRO DEL MONDO

"CI SENTIAMO.CI VEDIAMO.-CI TROVIAMO.UNA SERA .O QUELLE DOPO. O.
CI SONO PERSONE CHE DIVENTANO UN RICORDO E CI SONO PERSONE CHE DIVENTANO UN FILTRO.
E LE PERSONE CHE DIVENTANO UN FILTRO LE AVVERTI SOTTOPELLE
 QUANDO SENTI PARLARE DI COSE CHE TI HANNO SVELATO LORO,
QUANDO MUOVI IL BRACCIO IN UN CERTO MODO,QUANDO ODI QUALCOSA PER LE LORO RAGIONI.
QUANDO AMI QUALCOSA PER LE LORO RAGIONI.
QUANDO LA REALTA' PASSA ATTRAVERSO I TUOI OCCHI IN UN MODO CHE HAI PRESO IN PRESTITO DA LORO,
PER NON RIDARGLIELO MAI PIU' "

                              (l'ho letto da qualche parte,ma non ricordo dove,l'autore non se ne senta defraudato...)




Succede, grazie al cielo, di passare del tempo con determinati amici.
Quelli che ti hanno capito.(anche quando capirti è più facile a dirsi che a farsi.)
Quelli che tu hai capito.(o almeno ti sei sforzata).
Sono momenti di una semplicità quasi estrema,
di quelli che potrebbero esser soffocati dalla loro stessa normalità,
di quelli che a dirla tutta potrebbero essere niente,
ma che in realtà riempiono il tuo mondo.
Quel mondo che solitamente ti sta stretto e che dal quale spesso cerchi di evadere,
come ti rimprovera la tua Coscienza quella con il nome e l'indirizzo diverso dal tuo.


Un po' di musica.
Un bicchiere di vino.
Il racconto della giornata.
Una considerazione che non ti aspettavi.
Un battuta scherzosa sui tuoi "discutibili" gusti musicali.
Modi di fare e di guardare alla vita che si mescolano,ma non si confondono.
Frivolezze che alleggeriscono l'anima e si prendono cura di te,
addolciscono le tue asperità e le tue inquietudini.



E pensi che questa è la tua dimensione e il tuo ritmo lieve
e in questo ritmo respiri senza affanni o cedimenti,
almeno non più di quelli ragionevolmente dovuti.
E che questi attimi di realtà te li senti addosso come un vestito fatto su misura.
Che quasi vorresti evitare di ingrassare,o dimagrire o invecchiare,
così che quel vestito ti stia bene e possa essere indossato in futuro,
e ti faccia sentire a tuo agio esattamente come la prima volta.
Sono momenti che cerchi di conservare nei tuoi occhi e nei tuoi pensieri,
intatti e leggeri,liberatori e protettivi.
Momenti durante i quali scopri di esserci con tutta te stessa,
con una naturalezza e una condivisione di intenti 
che normalmente e altrove vengono fuori con sforzo e imbarazzo.
Momenti in cui scopri qualcosa che ti appartiene e non lo sapevi.


Ci sono persone che sono il mio filtro del mondo.
Mi fa bene pensare che che qualcosa di loro mi resterà ancorato dentro,
anche se dovesse accadere che non saranno presenti materialmente ogni giorno della mia vita.

lunedì 14 marzo 2011

ORIENTARSI


"..E ALLORA HO RIPENSATO CHE IL DESTINO E' QUESTO:
UN INSIEME DI SCELTE DI PERSONE DIVERSE CHE SI INCASTRANO.
SIAMO NOI CHE SUONIAMO LA NOSTRA MUSICA...
E NON SAI MAI QUANDO LE COSE SI SINCRONIZZERANNO IN UN MODO UNICO
E QUEL MOMENTO TI SI PIANTERA' IN TESTA PER SEMPRE..."

                                                     POCHE IDEE MA CONFUSE,Tumblr

In questi giorni ripensavo agli incastri strani della mia vita.
O meglio,pensavo agli incastri che non si sono incastrati come avrei voluto.

Questione di scelte troppo meditate..o meditate troppo poco.
O anche di scelte indirette,che avevo intuito,che un po' mi aspettavo,ma non troppo.
Questione di persone diverse.Da me o da quello di cui credo di aver bisogno.
O semplicemente diverse da quello che pensavo che fossero.
Questione di tempestività.
Sempre quella degli altri ovviamente,perchè la mia è partita per una vacanza 
senza lasciare nemmeno un biglietto di saluti e non è più tornata.
Un po' come il marito che dice alla moglie "vado a prendere le sigarette" e poi di lui si perdono tutte le tracce.
O come un giocatore che potrebbe essere decisivo e fare la differenza,che viene convocato,
ma viene tenuto, per supposte esigenze tecniche non meglio giustificate, in panchina.
N.P.:non pervenuta.
Questione di strade divise,di case lontane,ma anche di stanze vicine che però hanno le porte chiuse,
nelle quali ognuno vive la propria vita,in cui crede tantissimo,
calcola un proprio percorso ma non riesce a condividerlo.Anche se vorrebbe.

Minuti,ore e giorni di pensieri circoscritti,di parole accurate,
di entusiasmi frenetici,di intenzioni più o meno chiare.
Di uso del buon senso.O almeno,là dove pensavo fosse buon senso.
Ma per qualche strana ragione,le mie scelte non si incastrano a dovere.
Nè tra loro stesse,nè con quelle di chi ho intorno o,più semplicemente, di chi vorrei.
La mia musica salta e tutto quello che sento sono pezzi di note sparse,
che magari messe insieme faranno anche una sinfonia,
ma quando sono sparse e basta,senza un accordo di collegamento,
sono solo sovrapposizioni e niente di compiuto.
E' un po' come quando cominci ad ascoltare una canzone,ma poi passi subito avanti
senza arrivare fino in fondo alla fine.
Hai fretta di sentire altro.
Hai fretta di sentire quella preferita.
Anzi..nemmeno quella preferita,
hai fretta di sentire quella che si addice al tuo umore in quel preciso istante.
Ma appunto..è un istante che segue un altro istante.
Un pezzo di canzone..e un altro pezzo...e un altro pezzo ancora.
Ma alla fine è una confusione di suoni.

Forse è questa strana urgenza che c'è intorno a me 
e che mi sento addosso,senza averla chiesta specificamente,senza averla cercata.
Questa urgenza di qualcosa (o di qualcuno) che si incastri con me 
che non è più un pensiero sottopelle,vago e indeciso,
ma è diventata talmente cosciente e non ignorabile.
Ma non trova un orientamento giusto.

Ed io sembro perennemente fuorisincro.Senza destino.

REAR WINDOW

  

dal minuto 12:

JEFFRIES: ESISTE UN MODO INTELLIGENTE DI AFFRONTARE IL MATRIMONIO.

STELLA: INTELLIGENZA...NIENTE HA PROVOCATO ALLA RAZZA UMANA PIU' GUAI CHE L'INTELLIGENZA...MATRIMONI MODERNI!

JEFFRIS: ABBIAMO PROGREDITO EMOTIVAMENTE E QUESTO...



STELLA:BALLE!AI MIEI TEMPI CI SI INCONTRAVA,CI SI PIACEVA,CI SI SPOSAVA.
ORA A FORZA DI LEGGERE LIBRI,SCERVELLARSI CON PAROLE DIFFICILI E PSICANALIZZARSI A VICENDA NON SI CAPISCE PIU' LA DIFFERENZA FRA UNA POMICIATA E UN ESAME UNIVERSITARIO!


JEFFRIES:BEH,LA GENTE HA DIFFERENTI LIVELLI DI SENSIBILITA'..


                                                              Alfred Hitchcock , "La Finestra di fronte" , 1954.


Non pensavo che questo film mi sarebbe piaciuto così tanto.

domenica 6 marzo 2011

  
                                           (Photo by A.Ferrero)


IO.QUANDO E SE RINASCO TRINITY.
Intanto faccio le prove.

venerdì 4 marzo 2011


"you know,sometimes the world seems like a pretty mean place..
that's why animals are so soft and huggy"

                                                         B.Watterson

mercoledì 2 marzo 2011

LO STRABUZZANTE MONDO DI F. (un anno dopo)

"Istruzioni per l’uso:

-Il racconto è ovviamente scritto in chiave ironica, o per lo meno ci ho provato.
-Per un’ottimale lettura del brano si consiglia di sedersi, ma non composti e impettiti su di una sedia, bensì molto meglio su di un divano o un letto magari con le gambe ripiegate o incrociate o ad asterisco (se ci riesci)
-Non occorre un piano di illuminazione cinematografico, basta la luce del monitor del PC
-Una musica di sottofondo sarebbe gradita, basta che non sia qualcosa di troppo “molesto” 
(Io consiglio gli WHO)


Effetti indesiderati:
-Pianto: se alla fine stai piangendo vuol dire che non lo hai letto in chiave ironica, 
oppure sono io che ho toppato e non l' ho scritto in chiave ironica 
(ma questo è difficile perché io non sbaglio mai)
-Pianto convulsivo: non stai leggendo il mio racconto.
-Ilarità: questo non è un effetto indesiderato ma l’obbiettivo del racconto
-Ilarità convulsiva: adesso non esageriamo!
-Meteorismo: questo sono i peperoni! 
BUONA LETTURA


LO STRABUZZANTE MONDO DI F.

CAPITOLO UNICO
Una volta entrato nello Strabuzzante Mondo di F. è impossibile dimenticarlo!
La mente sempre cerca di raggiungerlo. 
Intendiamoci non è che sia un pensiero costante, 
ossessivo, più che altro si tratta di qualcosa che aleggia attorno agli altri pensieri, 
stuzzicando di tanto in tanto il desiderio di tornarci!
Di cose ce ne sono molte in questo luogo, poco ma sicuro; 
alcune sono finite, altre sono state incominciate per poi essere abbandonate in favore di altre, 
ma in ogni caso ognuna di esse sarà terminata, basta aspettare.
L’unica costante certa è il fiume: 
lungo, inarrestabile che a volte scorre sereno altre volte impetuoso ma sempre libero. 
Gli uccelli se ne lamentano dicono che non si ferma mai, 
che le onde sono troppo rumorose, 
che il letto in cui giace non è quello giusto e così,
 “forse senza accorgersene”, essi cercano di sbarrarne o deviarne il corso; 
ma il fiume pur ascoltando e valutando questi cinguettii 
continua indomito il suo percorso deviando solo quando più lo ritiene opportuno.

Io mi ci sono trovato spesso tra le sue acque 
e mi sono limitato a rimanermene fermo nel mezzo, 
in silenzio, ad ascoltare i flutti, 
talvolta immergendomi quando ne condividevo l’umore 
e altre volte limitandomi a lasciare che mi accarezzasse 
quando sembrava più burrascoso; 
ma mai in nessun caso ho avuto la tentazione di deviarne o arrestarne il flusso, 
perché la verità è che quel mondo 
sarebbe troppo silenzioso senza il suo fiume 
e molte cose appassirebbero senza esserne lambite.

E poi c’è il Blu! 
In molti hanno frequentato e frequentano lo Strabuzzante Mondo di F., 
ma credo che siano pochi quelli che si siano addentrati veramente nel Blu 
e ancora meno quelli che l’abbiano compreso,
intendiamoci io non ho questa presunzione, 
però ho voluto e ho provato a comprenderlo 
e spero per lo meno di essermi avvicinato, 
ed in ogni caso lo ho accettato.
Come è ovvio ci sono anche cose negative in questo mondo: 
come il Tag ad esempio. Si tratta di quel fastidioso vizio che il Mondo ha di bloccare e etichettare tutti quelli che lo attraversano o ci passano accanto.
Oppure quella incomprensibile ossessione per Gerard Butler, 
nonostante sia ormai ben chiaro che questi sia attratto da altro tipo di mondi…
Sicuramente vi sono altre cose negative ma, non credo di saperle descrivere…
come sicuramente ci sono altre cose a me ancora sconosciute 
e che probabilmente mai conoscerò, 
perché è solo il Mondo a decidere a chi queste siano accessibili e/o destinate.

Ora è un po’ di tempo che non lo visito 
e mi chiedo se abbia poi superato l’esame che lo attendeva,
forse la data non è neanche ancora giunta, non la ricordo, ahimè a volte sono distratto…
tanto che non ricordavo in quale livello si fosse trasferito 
e dire che l’avevo anche aiutato nel trasloco…
…Spero poi che gli uccellini non siano diventati troppo molesti…
ma no, che dico, il Mondo è ormai temprato a questo, 
al suo interno tutto scorre, come il suo fiume. 

Il Narratore

Mmmm, forse non è poi così ironico…
ma se ti ha demoralizzato puoi sempre tornare a rileggerti le indicazioni all’inizio…
Ciao.
C.(Ora anche noto come Il Narratore)"


PIU' O MENO UN ANNO FA UN AMICO MI SCRIVEVA QUESTE PAROLE 
CON LA SEMPLICE INTENZIONE DI AVERE MIE NOTIZIE,
DOPO UN LUNGO PERIODO IN CUI NON CI ERAVAMO PIU' SENTITI.

LO ANNOVERO TRA LE COSE PIU' BELLE CHE MI SIANO STATE SCRITTE.

LO RILEGGO OGGI,PER DARMI UN PO' DI CONFORTO 
IN UN MOMENTO CHE NON E' DEI MIGLIORI.
E FORSE ANCHE PER RINGRAZIARLO DI ESSERCI,
PERCHE' NON CREDO DI AVERLO MAI FATTO.
E PERCHE' AVREBBE TUTTI I MOTIVI PER NON ESSERCI 
E INVECE C'E',QUANDO PUO'.
NON SO SE PASSERA' MAI DI QUI A LEGGERLO,
IN QUEL CASO SPERO NON SE NE ABBIA A MALE 
SE IN QUALCHE MODO HO VIOLATO LA SUA RISERVATEZZA.
E' SOLO CHE AVEVO BISOGNO,PER UN MOMENTO,
DEL PENSIERO DI QUALCUNO CHE VEDA IN ME 
QUELLO CHE IO NON RIESCO A VEDERE.
O AVEVO SEMPLICEMENTE BISOGNO DI UN PUNTO DI VISTA 
CHE BILANCIASSE I MIEI DIFFICILI RAPPORTI UMANI
E DI UN SORRISO CON CUI BARATTARE  
I MIEI PESSIMI PENSIERI DEGLI ULTIMI GIORNI.

martedì 22 febbraio 2011

Ennio Morricone & Dulce Pontes - Your Love (Once upon A Time in the West)

     



"Io vivo nel mio mondo"ho detto qualche giorno fa a B., davanti ad una tazza di the fumante.
"E' solo che il mio mondo comincia a starmi stretto.
Vorrei vivere anche nel mondo di qualcun'altro."


Questa canzone sottolinea questo pensiero nella mia testa
in maniera totale,come nessuna altra canzone aveva mai fatto prima.


Probabilmente sto diventando troppo sdolcinata.
O forse sto solo invecchiando.
Mi preferisco quando sono cinica e realista.

venerdì 18 febbraio 2011

LA COPERTA DI LINUS

"L'AMORE E' FACILE PER DEFINIZIONE.
SE E' DIFFICILE NON E' AMORE,E' UN'ALTRA COSA.
MAGARI ALTRETTANTO INTERESSANTE E POTENZIALMENTE RICCA D'INSEGNAMENTI,
MA DI CERTO NON AMORE."
                                              da cloridrato di sviluppina » Non esistono amori difficili.



I pranzi a base di sushi in compagnia di B. 
sono uno dei miei momenti idiosincratici preferiti.

Un po' perchè io non apprezzo molto il pesce.
E tuttavia sono una drogata di Sushi.
Potessi permettermelo mangerei Sushi un giorno si e uno no.
(giusto perchè tradire i peperoni sarebbe pura e imperdonabile eresia).

Un po' perchè durante questi appuntamenti (ma con B. è una cosa che c'è sempre stata)
davanti ad un nigiri riesco a lasciare un po' il freno alla mia natura contradditoria,
senza la paura di un giudizio impietoso,ma con la serenità di essere compresa
e in qualche modo accettata.

Ma i pranzi a base di Sushi con B.sono anche una sorta di frattempo 
in cui si allineano un certo numero di condizioni singolari che danno vita al momento tipo
"Cerco di capire quello che dici e di intuire quello che non dici.
Poi ti dico cosa penso, senza giudizi: solo ciò che vedo, riflesso in ciò che sono".
(questa non è mia,ma rende perfettamente l'idea.grazie a chi me l'ha suggerita).
In pratica,sono uno di quei momenti dove io parlo,straparlo,
racconto minutamente e con ordine,
e infine la guardo con gli occhioni da Gatto con gli Stivali e aspetto.
Da quando B. si è trasferita per lavoro in Libia,questi momenti che prima erano
normali conversazione di ogni giorno sono diventati assai rari e ci tengo particolarmente.
(tanto che nemmeno il mal di denti può fermarmi).


Oggi è stato uno di quei giorni.
Ed io ovviamente ho parlato,straparlato,raccontato minutamente,
rievocato momenti e accadimenti delle ultime due settimane febbraiescamente paturniose.
Ho parlato (grazie al cielo con entusiasmo condiviso e ricambiato) di cinema e della tesi 
che non riesco ad impostare come vorrei.
Ho parlato dell'augusta sorella e di come riesca sempre a sconvolgere i miei equilibri.
E di come ora stia sconvolgendo anche gli equilibri di persone a cui tengo molto.
Ho parlato dei matrimoni dell'anno.Quelli veramente importanti.E ovviamente di vestiti.
Ho parlato di progetti,soprattutto suoi.Ed ho tirato un sospiro di sollievo,lasciatemelo dire...

E poi ho parlato...e straparlato soprattutto della Persona Particolare.
Di come non si è evoluto questo strano rapporto negli ultimi due mesi.
Di come non riesca a collocarlo nella scala del mio complicato modo 
di provare sentimenti per le persone.
Di quello che vorrei o dovrei dire/fare  e non dico/faccio perchè, 
anche nei momenti in cui lo sento particolarmente vicino,
c'è qualcosa che proprio non scorre ma si intoppa a mezz'aria, 
senza che io riesca a capirne bene il perchè.
Di quello che vorrei accadesse naturalmente e semplicemente non accade,
nonostante ci siano state almeno un paio di possibilità.
Di come non riesco a lasciare andare questa cosa,
perchè ogni volta non voglio e non riesco ad andare oltre il suo sguardo,
che invece va benissimo oltre me.
Di quello che vorrei sentire di essere per lui e invece sento di non essere.
Dei suoi abbracci,che sono i miei momenti perfetti,
quelli che vorrei diventassero una delle mie abitudini giornaliere,
come una tazza di the o un film.


E poi mi sono messa in attesa.E il commento che mi ha aperto gli occhi è arrivato.
In mezzo ai "devi provarci tu" e ai "buttati" di rito...ma è arrivato.
"..in ogni caso tu hai bisogno di un uomo chiaro e diretto.
Hai già troppe persone nebulose nella tua vita.
Già gli uomini semplici ti fanno dannare,gli uomini complicati...non ne parliamo.
Lui ovviamente può essere l'eccezione,ma credo che 
se fosse dovuto succedere qualcosa di più,
avresti almeno intercettato un paio di sguardi.
Probabilmente lui è solo la tua coperta di Linus.".


Beh,congiuntivo a parte, B. molto molto molto probabilmente ha ragione.
Ma ammetto che è tutto il giorno che continuo a pensare che 
Linus è apparso per la prima volta nelle strisce dei Peanuts
con una coperta azzurra e il pollice in bocca.
E la sua coperta non l'ha mai abbandonata.Dal 1954.
Vorrà dire pur qualcosa.

martedì 1 febbraio 2011

ABBRACCIO

"NON SONO INNAMORATA DI TE.MA FORSE LA MIA PELLE SI".

                                                           dal Blog "paturnie libere"


Nella mia vita ho permesso a poche persone di abbracciarmi veramente.
E' questione di riuscire a sentirsi a proprio agio nella stretta vicinanza 
con un altro che non sei tu.

In un abbraccio c'è tutto un mondo sempre nuovo,
fatto di suoni ed odori e movimenti naturali,
totalmente privo di forzature.
Nemmeno facendo il gioco del silenzio senti i respiri così bene come quando 
abbracci qualcuno veramente.

Un vero abbraccio è una congiunzione rara e per questo speciale.


Stasera ho ricevuto un abbraccio così....
(ora..senza l'intenzione di ricamarci troppo su...)
da un po' di tempo pensavo che ,in realtà, 
gran parte degli abbracci che ho ricevuto in passato,
non sono mai stati così affettuosi come quelli che ricevo 
da questa persona in particolare.
Pensandoci,(e lo penso sempre già da un po'..)
ogni volta che questa persona mi abbraccia 
io sono in pace con me stessa.
Potrebbe crollare il mondo e non me ne rendei conto.
E' come essere sospesa nel tempo,
è potersi concedere un momento per dimenticarsi delle barriere
che ho necessità di mettere tra me e gli altri.
E' riuscire a ignorare tutte le spirali di pensiero in cui sono solita perdermi
e che non mi portano da nessuna parte.
E' riuscire a ignorare che Febbraio per me non è mai un buon mese.
Ché se dovessi ripercorrere a ritroso tutti i febbraio degli ultimi 4 anni
la reazione più ortodossa sarebbe un urlo con i fiocchi.uno di quelli più striduli e fastidiosi del solito.
Di quelli talmente carichi di odio,rancore,scontentezza e rimpianto da non credere.
Di quelli che mi hanno sempre fatto desiderare di depennare tutti e 28 i giorni
di cui questa parte dell'anno è composto.


Quest'anno Febbraio è cominciato con questo lungo abbraccio
da questa persona particolare.
E per un momento...un momento lungo le due corse di un ascensore,
Febbraio sembra non avere quell'aria funesta e  paturniosa e accanita
che di solito ha nei miei confronti.