domenica 17 aprile 2011

COLPI DI FULMINE DI UNA DOMENICA MATTINA

             
OGNI VITA LASCI UN SEGNO

COME SULLA NEVE UNA SLITTA
COME UNA CARTA VISA
ALLA CASSA CHE SLITTA
LA VITA E' UNICA COME LA TORRE PER PISA
COME LO SPARTITO
SCRIVO PER ELISA

E SE NON TROVASSI LE PAROLE LE FAREI COME UN DIARIO SENZA MEMORIE
O COME UN FUORILEGGE SENZA PISTOLE
SAREI COME UNO STORICO SENZA STORIE
E’ PUR SEMPRE BELLISSIMA UN'EMOZIONE
CON LE CADUTE E TUTTO IL MALE
COME UNA MUSICA,COME UN DOLORE
LASCIA IL SUO SEGNO E NON SI FA SCORDARE
L'ANIMA IN OGNI SUA IMPERFEZIONE
TI FA CADERE E RIALZARE
SEGUIRE LOGICHE SENZA RAGIONE
PRENDERE E ANDARE NEL NOME...

ANCHE SE NON TROVI LE PAROLE
(cerco gente che sa quello che vuole anche tu anche se non trovi le parole)

HAI GIRATO IL MONDO DENTRO A UN CUORE INTERO

(cerco gente che sa quello che vuole anche tu anche se non trovi le parole)

IL MOMENTO CHE ASPETTAVI DA UNA VITA INTERA ARRIVERA' DOMANI COME UNA PARTITA

GIORNATA FINITA SARA' TUTTO DIVERSO
DIPENDE DA QUANTO HAI VISTO
O QUANTO HAI PERSO

NESSUNA REPLICA,POCO POTERE
MENTRE DECIDI SE TI PUOI FIDARE
IL TUO MOMENTO TI VIENE A CERCARE PUOI SOLO CREDERE
FORSE SALTARE COME UN ELSATICO SENZA PENSARE
NON C'E' PIU' TEMPO E FORSE FA MALE
ANCHE SE NON TROVI LE PAROLE

(cerco gente che sa quello che vuole anche tu anche se non trovi le parole)

HA GIRATO UN MONDO DENTRO A UN CUORE...
(cerco gente che sa quello che vuole anche tu anche se non trovi le parole)
ANCHE SE PUOI PERDERTI A CERCARE
(cerco gente che sa quello che vuole anche tu anche se non trovi le parole)
HAI GIRATO UN MONDO DENTRO A UN CUORE
(camminando hai cercato le parole per un giorno)
E DEVI DIRE GRAZIE A TE SE RESTI COME SEI
DIRE GRAZIE A TE CHE
(devi dire grazie a te, devi dire grazie a te se ce l’hai fatta)
NON TI LASCI MAI
(devi dire grazie a te, devi dire grazie resta come sei)
(devi dire grazie a te, devi dire grazie a te se ce l’hai fatta)
(devi dire grazie a te, devi dire grazie resta come sei)





Una domenica mattina come un'altra,
ma con una strana sensazione che ti si intrufola in ogni dove.
Ma non la sai spiegare,
non la sai quantificare in parole..
riesci solo a girovagare nei pensieri senza una meta,
ricostruire i ricordi di accadimenti temporalmente troppo vicini
che considerarli "ricordi" è un forse avventato,
cercando nessi che ti sfuggo,
conti che non tornano,
frasi che forse si confondono o restano a metà 
senza che tu sappia continuarle.


Questa mattina mi sono svegliata così,
ma non è tristezza.
E' solo mancanza di parole.
E a me succede di rado di perdere le parole per strada.
E poi ritrovo questa canzone come mantra della giornata,
mi sorprendo a scoprire che per una volta MI PIACE Fabri Fibra,
ho la conferma che Elisa è sempre grandissima una volta di più.


E che io sono qui e ,per dirla come Benni ,
spero di riuscire ad "assomigliare alle parole che si dicono".
Alle mie.Almeno a quelle belle.
E vivere una bella domenica.

giovedì 14 aprile 2011

NESSUN LUOGO E' LONTANO


ABBIAMO GIRATO INSIEME E ASCOLTATO LE VOCI DEI MATTI
INCONTRATO LA GENTE PIU' STRANA
E IMBARCATO COMPAGNI DI VIAGGIO
QUALCUNO E' RIMASTO
QUALCUNO E' ANDATO E NON S'E' PIU' SENTITO
UN GIORNO ANCHE TU HAI DECISO
UN ABBRACCIO E POI SEI PARTITO.

BUON VIAGGIO HERMANO QUERIDO E BUON CAMMINO OVUNQUE TU VADA
FORSE UN GIORNO POTREMO INCONTRARCI DI NUOVO LUNGO LA STRADA. 

NON STO PIANGENDO SUI TEMPI ANDATI O SUL PASSATO E LE SOLITE STORIE
PERCHE' E' STUPIDO FARE CASINO SU UN RICORDO O SU QUALCHE CANZONE
NON VOLTARTI TI PREGO NESSUN RIMPIANTO PER QUELLO CHE E' STATO
CHE LE STELLE TI GUIDINO SEMPRE
E LA STRADA TI PORTI LONTANO.
                                                MODENA CITY RAMBLERS



Cara I.,
tra qualche giorno parti.
Il tuo conto alla rovescia (quello che poco silenziosamente cerco di ignorare)
scandisce questi ultimi scampoli di primavera,
questi pezzi di tempo e di parole da cucire insieme per poter creare qualche ricordo in più,
oltre a quelli che ci sono già.

Ieri mi hai regalato "Nessun Luogo e' Lontano" di Bach,
con questa copertina e le illustrazioni traboccanti di colori,
che qualche volta venendo da te ho sfogliato per passare il tempo,
ma non ho mai letto veramente.
Di questo libro ho sempre e solo conosciuto un' unica frase,
avendola trovata nei miei percorsi a ritroso alla ricerca di citazioni.
E' quella che chiude la storia e dice:
 "Di tanto in tanto noi c'incontreremo - quando ci piacerà-
nel bel mezzo dell'unica festa che non può mai finire."
Un po' come ritrovarsi ancora sulla strada,come nella canzone dei Modena che adoro
e che qui ti posto come regalo simbolico e saluto.

Questa frase,dicevo,mi è sempre rimasta impressa 
perchè mi ha sempre fatto pensare al fatto che ci sono persone 
che entrano nella tua vita quando sei giovanissima 
e con le quali cresci.
Penso a quelle amicizie che nascono quando l'incoscienza poteva 
ancora essere considerata una sorta di virtù
e la spensieratezza e la spontaneità creavano dal nulla 
quella vicinanza con un'altra persona che da adulti è un po' più difficile trovare,
rinchiusi come siamo in impalcature dell'esperienza
che ci tengono sempre sull'attenti un po' con chiunque.
Penso a quelle amicizie in cui si cammina insieme passo dopo passo 
e si condividono le prime volte di tutto.E le prime enormi cazzate.
Quelle amicizie che, se riesci a coltivarle e mantenerle vive,
superando quei temporali inevitabili e necessari della vita,
alla fine ce le hai li' di fronte agli occhi e ti ricordano chi sei veramente.
Guardi negli occhi di quell'amico o amica e sai che chi hai di fronte 
sa veramente a sua volta chi sei tu. 
Che a volte è in grado di anticipare i tuoi pensieri e le tue mosse,
anche quando sei preda di colpi di testa o di smanie di cambiamento.
Che accetta i tuoi silenzi, anche quelli imbarazzanti, senza voltarti le spalle
per noia.
E ti fa bene sapere che nel mondo ci sia qualcuno che conosce 
quell'alfabeto di gesti,di sguardi e di parole inespresse che caratterizzano 
la tua persona.


Sono quelle amicizie che poi,andando avanti, 
saranno le uniche a cui concederemo e perdoneremo quello che 
ad altri non lasceremmo nemmeno il tempo di pensare di fare:
penso alle critiche feroci,ai giudizi a volte impietosi,
alle discussioni testarde,ai litigi sulle stupidaggini,
ai minuti di ritardo che diventano ore e "se non ti sbrighi,ti lascio qui".
Sono quelle amicizie in cui ti odi tanto quanto ti vuoi bene,
ma poi passa sempre tutto.
Ed è forse un po' per quello che sono più intense.

Ecco,io e te non siamo cresciute insieme
e tutti quei ricordi e le cose condivise non potremo mai averle.
Vorrei veramente tanto che fosse stato così.
Ma per certi versi forse,qualcosa di simile ce l'abbiamo...
perchè guardo agli ultimi due anni di questa nostra amicizia 
e penso che ho imparato tanto di me grazie a te. 
Ho imparato che sono molto più brava a perdonare di quanto credessi. 
Ho imparato (o almeno ci ho provato) a limare tanti spigoli. 
Ho imparato quanto sono fragile e in balia delle cose,  
che se cerco di tenere tutti troppo stretto vado a fondo.

Penso al fatto che mi hai difeso dai sabato sera in casa da sola
e dalle domeniche pomeriggio vuote;
al fatto che hai sopportato la mia altalenante connessione con il mondo
(anche quella di internet);
alle tue buonissime torte e a quelle rarissime mie che non lievitano;
alle tue cotte per Caparezza e Dave Grohl,a quelle mie per Josh Groban e Gerard Butler
(che un po' sostituiscono quelle vere dell'adolescenza);
alle tue canzoni sempre rock  e alle mie sempre troppo malinconiche; 
al fatto che mi i hai difeso dalla nostalgia, dal mio difficile carattere,
dalla mia assoluta mancanza di coraggio,dal mio parlare da sola altrove
e nei momenti sbagliati.
Al fatto che mi hai fatto impazzire 
con la tua testardagine e i tuoi rimproveri e il tuo essere sempre sincera fino al limite,
con il tuo senso del dovere e la tua voglia di averla vinta sempre,
anche quando giochiamo a risiko o scarabeo.

E non cambierei nemmeno un momento di tutto questo.

Penso al fatto che la vita è fatta di tanti incontri che durano per sempre,
ma anche di tanti "arrivederci" che non sono addii.
E questa amicizia, che magari non ha le radici profonde e antiche di una quercia,
è stato per me un incontro che spero duri per sempre.
Un incontro non perfetto,perchè la perfezione lo renderebbe meno unico e vero,
ma assolutamente  insostituibile.
Perchè nessun luogo è lontano e tu sarai sempre quel tipo di amica
per cui proverò sempre qualcosa di inspiegabile,
non importa se sarai presente materialmente ogni giorno della mia vita
o se ci vedremo solo di rado.
Il mio pensiero ci sarà sempre,non importa quanto sia lunga la strada
e quanto ti possa portare lontano


mercoledì 23 marzo 2011

UN FILTRO DEL MONDO

"CI SENTIAMO.CI VEDIAMO.-CI TROVIAMO.UNA SERA .O QUELLE DOPO. O.
CI SONO PERSONE CHE DIVENTANO UN RICORDO E CI SONO PERSONE CHE DIVENTANO UN FILTRO.
E LE PERSONE CHE DIVENTANO UN FILTRO LE AVVERTI SOTTOPELLE
 QUANDO SENTI PARLARE DI COSE CHE TI HANNO SVELATO LORO,
QUANDO MUOVI IL BRACCIO IN UN CERTO MODO,QUANDO ODI QUALCOSA PER LE LORO RAGIONI.
QUANDO AMI QUALCOSA PER LE LORO RAGIONI.
QUANDO LA REALTA' PASSA ATTRAVERSO I TUOI OCCHI IN UN MODO CHE HAI PRESO IN PRESTITO DA LORO,
PER NON RIDARGLIELO MAI PIU' "

                              (l'ho letto da qualche parte,ma non ricordo dove,l'autore non se ne senta defraudato...)




Succede, grazie al cielo, di passare del tempo con determinati amici.
Quelli che ti hanno capito.(anche quando capirti è più facile a dirsi che a farsi.)
Quelli che tu hai capito.(o almeno ti sei sforzata).
Sono momenti di una semplicità quasi estrema,
di quelli che potrebbero esser soffocati dalla loro stessa normalità,
di quelli che a dirla tutta potrebbero essere niente,
ma che in realtà riempiono il tuo mondo.
Quel mondo che solitamente ti sta stretto e che dal quale spesso cerchi di evadere,
come ti rimprovera la tua Coscienza quella con il nome e l'indirizzo diverso dal tuo.


Un po' di musica.
Un bicchiere di vino.
Il racconto della giornata.
Una considerazione che non ti aspettavi.
Un battuta scherzosa sui tuoi "discutibili" gusti musicali.
Modi di fare e di guardare alla vita che si mescolano,ma non si confondono.
Frivolezze che alleggeriscono l'anima e si prendono cura di te,
addolciscono le tue asperità e le tue inquietudini.



E pensi che questa è la tua dimensione e il tuo ritmo lieve
e in questo ritmo respiri senza affanni o cedimenti,
almeno non più di quelli ragionevolmente dovuti.
E che questi attimi di realtà te li senti addosso come un vestito fatto su misura.
Che quasi vorresti evitare di ingrassare,o dimagrire o invecchiare,
così che quel vestito ti stia bene e possa essere indossato in futuro,
e ti faccia sentire a tuo agio esattamente come la prima volta.
Sono momenti che cerchi di conservare nei tuoi occhi e nei tuoi pensieri,
intatti e leggeri,liberatori e protettivi.
Momenti durante i quali scopri di esserci con tutta te stessa,
con una naturalezza e una condivisione di intenti 
che normalmente e altrove vengono fuori con sforzo e imbarazzo.
Momenti in cui scopri qualcosa che ti appartiene e non lo sapevi.


Ci sono persone che sono il mio filtro del mondo.
Mi fa bene pensare che che qualcosa di loro mi resterà ancorato dentro,
anche se dovesse accadere che non saranno presenti materialmente ogni giorno della mia vita.

lunedì 14 marzo 2011

ORIENTARSI


"..E ALLORA HO RIPENSATO CHE IL DESTINO E' QUESTO:
UN INSIEME DI SCELTE DI PERSONE DIVERSE CHE SI INCASTRANO.
SIAMO NOI CHE SUONIAMO LA NOSTRA MUSICA...
E NON SAI MAI QUANDO LE COSE SI SINCRONIZZERANNO IN UN MODO UNICO
E QUEL MOMENTO TI SI PIANTERA' IN TESTA PER SEMPRE..."

                                                     POCHE IDEE MA CONFUSE,Tumblr

In questi giorni ripensavo agli incastri strani della mia vita.
O meglio,pensavo agli incastri che non si sono incastrati come avrei voluto.

Questione di scelte troppo meditate..o meditate troppo poco.
O anche di scelte indirette,che avevo intuito,che un po' mi aspettavo,ma non troppo.
Questione di persone diverse.Da me o da quello di cui credo di aver bisogno.
O semplicemente diverse da quello che pensavo che fossero.
Questione di tempestività.
Sempre quella degli altri ovviamente,perchè la mia è partita per una vacanza 
senza lasciare nemmeno un biglietto di saluti e non è più tornata.
Un po' come il marito che dice alla moglie "vado a prendere le sigarette" e poi di lui si perdono tutte le tracce.
O come un giocatore che potrebbe essere decisivo e fare la differenza,che viene convocato,
ma viene tenuto, per supposte esigenze tecniche non meglio giustificate, in panchina.
N.P.:non pervenuta.
Questione di strade divise,di case lontane,ma anche di stanze vicine che però hanno le porte chiuse,
nelle quali ognuno vive la propria vita,in cui crede tantissimo,
calcola un proprio percorso ma non riesce a condividerlo.Anche se vorrebbe.

Minuti,ore e giorni di pensieri circoscritti,di parole accurate,
di entusiasmi frenetici,di intenzioni più o meno chiare.
Di uso del buon senso.O almeno,là dove pensavo fosse buon senso.
Ma per qualche strana ragione,le mie scelte non si incastrano a dovere.
Nè tra loro stesse,nè con quelle di chi ho intorno o,più semplicemente, di chi vorrei.
La mia musica salta e tutto quello che sento sono pezzi di note sparse,
che magari messe insieme faranno anche una sinfonia,
ma quando sono sparse e basta,senza un accordo di collegamento,
sono solo sovrapposizioni e niente di compiuto.
E' un po' come quando cominci ad ascoltare una canzone,ma poi passi subito avanti
senza arrivare fino in fondo alla fine.
Hai fretta di sentire altro.
Hai fretta di sentire quella preferita.
Anzi..nemmeno quella preferita,
hai fretta di sentire quella che si addice al tuo umore in quel preciso istante.
Ma appunto..è un istante che segue un altro istante.
Un pezzo di canzone..e un altro pezzo...e un altro pezzo ancora.
Ma alla fine è una confusione di suoni.

Forse è questa strana urgenza che c'è intorno a me 
e che mi sento addosso,senza averla chiesta specificamente,senza averla cercata.
Questa urgenza di qualcosa (o di qualcuno) che si incastri con me 
che non è più un pensiero sottopelle,vago e indeciso,
ma è diventata talmente cosciente e non ignorabile.
Ma non trova un orientamento giusto.

Ed io sembro perennemente fuorisincro.Senza destino.

REAR WINDOW

  

dal minuto 12:

JEFFRIES: ESISTE UN MODO INTELLIGENTE DI AFFRONTARE IL MATRIMONIO.

STELLA: INTELLIGENZA...NIENTE HA PROVOCATO ALLA RAZZA UMANA PIU' GUAI CHE L'INTELLIGENZA...MATRIMONI MODERNI!

JEFFRIS: ABBIAMO PROGREDITO EMOTIVAMENTE E QUESTO...



STELLA:BALLE!AI MIEI TEMPI CI SI INCONTRAVA,CI SI PIACEVA,CI SI SPOSAVA.
ORA A FORZA DI LEGGERE LIBRI,SCERVELLARSI CON PAROLE DIFFICILI E PSICANALIZZARSI A VICENDA NON SI CAPISCE PIU' LA DIFFERENZA FRA UNA POMICIATA E UN ESAME UNIVERSITARIO!


JEFFRIES:BEH,LA GENTE HA DIFFERENTI LIVELLI DI SENSIBILITA'..


                                                              Alfred Hitchcock , "La Finestra di fronte" , 1954.


Non pensavo che questo film mi sarebbe piaciuto così tanto.

domenica 6 marzo 2011

  
                                           (Photo by A.Ferrero)


IO.QUANDO E SE RINASCO TRINITY.
Intanto faccio le prove.

venerdì 4 marzo 2011


"you know,sometimes the world seems like a pretty mean place..
that's why animals are so soft and huggy"

                                                         B.Watterson

mercoledì 2 marzo 2011

LO STRABUZZANTE MONDO DI F. (un anno dopo)

"Istruzioni per l’uso:

-Il racconto è ovviamente scritto in chiave ironica, o per lo meno ci ho provato.
-Per un’ottimale lettura del brano si consiglia di sedersi, ma non composti e impettiti su di una sedia, bensì molto meglio su di un divano o un letto magari con le gambe ripiegate o incrociate o ad asterisco (se ci riesci)
-Non occorre un piano di illuminazione cinematografico, basta la luce del monitor del PC
-Una musica di sottofondo sarebbe gradita, basta che non sia qualcosa di troppo “molesto” 
(Io consiglio gli WHO)


Effetti indesiderati:
-Pianto: se alla fine stai piangendo vuol dire che non lo hai letto in chiave ironica, 
oppure sono io che ho toppato e non l' ho scritto in chiave ironica 
(ma questo è difficile perché io non sbaglio mai)
-Pianto convulsivo: non stai leggendo il mio racconto.
-Ilarità: questo non è un effetto indesiderato ma l’obbiettivo del racconto
-Ilarità convulsiva: adesso non esageriamo!
-Meteorismo: questo sono i peperoni! 
BUONA LETTURA


LO STRABUZZANTE MONDO DI F.

CAPITOLO UNICO
Una volta entrato nello Strabuzzante Mondo di F. è impossibile dimenticarlo!
La mente sempre cerca di raggiungerlo. 
Intendiamoci non è che sia un pensiero costante, 
ossessivo, più che altro si tratta di qualcosa che aleggia attorno agli altri pensieri, 
stuzzicando di tanto in tanto il desiderio di tornarci!
Di cose ce ne sono molte in questo luogo, poco ma sicuro; 
alcune sono finite, altre sono state incominciate per poi essere abbandonate in favore di altre, 
ma in ogni caso ognuna di esse sarà terminata, basta aspettare.
L’unica costante certa è il fiume: 
lungo, inarrestabile che a volte scorre sereno altre volte impetuoso ma sempre libero. 
Gli uccelli se ne lamentano dicono che non si ferma mai, 
che le onde sono troppo rumorose, 
che il letto in cui giace non è quello giusto e così,
 “forse senza accorgersene”, essi cercano di sbarrarne o deviarne il corso; 
ma il fiume pur ascoltando e valutando questi cinguettii 
continua indomito il suo percorso deviando solo quando più lo ritiene opportuno.

Io mi ci sono trovato spesso tra le sue acque 
e mi sono limitato a rimanermene fermo nel mezzo, 
in silenzio, ad ascoltare i flutti, 
talvolta immergendomi quando ne condividevo l’umore 
e altre volte limitandomi a lasciare che mi accarezzasse 
quando sembrava più burrascoso; 
ma mai in nessun caso ho avuto la tentazione di deviarne o arrestarne il flusso, 
perché la verità è che quel mondo 
sarebbe troppo silenzioso senza il suo fiume 
e molte cose appassirebbero senza esserne lambite.

E poi c’è il Blu! 
In molti hanno frequentato e frequentano lo Strabuzzante Mondo di F., 
ma credo che siano pochi quelli che si siano addentrati veramente nel Blu 
e ancora meno quelli che l’abbiano compreso,
intendiamoci io non ho questa presunzione, 
però ho voluto e ho provato a comprenderlo 
e spero per lo meno di essermi avvicinato, 
ed in ogni caso lo ho accettato.
Come è ovvio ci sono anche cose negative in questo mondo: 
come il Tag ad esempio. Si tratta di quel fastidioso vizio che il Mondo ha di bloccare e etichettare tutti quelli che lo attraversano o ci passano accanto.
Oppure quella incomprensibile ossessione per Gerard Butler, 
nonostante sia ormai ben chiaro che questi sia attratto da altro tipo di mondi…
Sicuramente vi sono altre cose negative ma, non credo di saperle descrivere…
come sicuramente ci sono altre cose a me ancora sconosciute 
e che probabilmente mai conoscerò, 
perché è solo il Mondo a decidere a chi queste siano accessibili e/o destinate.

Ora è un po’ di tempo che non lo visito 
e mi chiedo se abbia poi superato l’esame che lo attendeva,
forse la data non è neanche ancora giunta, non la ricordo, ahimè a volte sono distratto…
tanto che non ricordavo in quale livello si fosse trasferito 
e dire che l’avevo anche aiutato nel trasloco…
…Spero poi che gli uccellini non siano diventati troppo molesti…
ma no, che dico, il Mondo è ormai temprato a questo, 
al suo interno tutto scorre, come il suo fiume. 

Il Narratore

Mmmm, forse non è poi così ironico…
ma se ti ha demoralizzato puoi sempre tornare a rileggerti le indicazioni all’inizio…
Ciao.
C.(Ora anche noto come Il Narratore)"


PIU' O MENO UN ANNO FA UN AMICO MI SCRIVEVA QUESTE PAROLE 
CON LA SEMPLICE INTENZIONE DI AVERE MIE NOTIZIE,
DOPO UN LUNGO PERIODO IN CUI NON CI ERAVAMO PIU' SENTITI.

LO ANNOVERO TRA LE COSE PIU' BELLE CHE MI SIANO STATE SCRITTE.

LO RILEGGO OGGI,PER DARMI UN PO' DI CONFORTO 
IN UN MOMENTO CHE NON E' DEI MIGLIORI.
E FORSE ANCHE PER RINGRAZIARLO DI ESSERCI,
PERCHE' NON CREDO DI AVERLO MAI FATTO.
E PERCHE' AVREBBE TUTTI I MOTIVI PER NON ESSERCI 
E INVECE C'E',QUANDO PUO'.
NON SO SE PASSERA' MAI DI QUI A LEGGERLO,
IN QUEL CASO SPERO NON SE NE ABBIA A MALE 
SE IN QUALCHE MODO HO VIOLATO LA SUA RISERVATEZZA.
E' SOLO CHE AVEVO BISOGNO,PER UN MOMENTO,
DEL PENSIERO DI QUALCUNO CHE VEDA IN ME 
QUELLO CHE IO NON RIESCO A VEDERE.
O AVEVO SEMPLICEMENTE BISOGNO DI UN PUNTO DI VISTA 
CHE BILANCIASSE I MIEI DIFFICILI RAPPORTI UMANI
E DI UN SORRISO CON CUI BARATTARE  
I MIEI PESSIMI PENSIERI DEGLI ULTIMI GIORNI.