Ho cominciato a vedere Sense 8.
Sono solo alla 4 puntata in 22 ore.
E mando in loop questa scena perché credo sia qualche cosa di meraviglioso...
" Well it's saturday night / you're all dressed up in blue / I been watching you awhile / maybe you watching me too / so somebody run out / left somebody's heart in a mess / well if you're looking for love / honey I'm tougher than the rest. / Some girls they want a handsome Dan / or some good-lookin' Joe on their arm / some girls like a sweet-talkin' Romeo / well 'round here baby / I learned you get what you can get / so if you're rough enough for love / honey I'm tougher than the rest / The road is dark / and it's a thin thin line / but I want you to know / I'll walk it for you any time / maybe your other boyfriends / couldn't pass the test / well if you're rough and ready for love / honey I'm tougher than the rest / Well it ain't no secret / I've been around a time or two / well I don't know baby / maybe you've been around too / well there's another dance / all you gotta do is say yes / and if you're rough and ready for love / honey I'm toughe than the rest / if you're rough enough for love / baby I'm tougher than the rest".
" Qual è la differenza tra una presa di coscienza e una rassegnazione? Istintivamente definirei la mia presa di coscienza di oggi come una maturità, che esprime però la mia convinzione di una crescita secondo i miei propri criteri rispetto all'obbiettivo finale di ciò che desidero diventare, il che mi è poco chiaro attualmente. Ebbene oggi ho rinunciato all'essere istintiva e fare ciò che sento senza badare ai giudizi altrui ma soprattutto ai miei, come i libri che amo mi hanno insegnato; oggi, questa notte, ho resistito e mi sono abbandonata a ciò che la mia ragione, la quale rappresenta il mio istinto, che difficilmente mi inganna, mi dicevano; mi sono addormentata con un telefono in mano, tastiera illuminata, pronta a digitare tutti i miei pensieri in un sogno, dove avrei potuto evitare delusioni e decidere io stessa il finale, ed è così che ho chiuso. Sono cresciuta posso dirlo, ma ho lasciato la speranza, ad esempio di ottenere un uomo che non mi desidera ma che nella situazione non rappresenta altro che la sfida di tutto ciò che voglio avere nella vita e che solitamente non ho mai rinunciato a cercare di conquistare. Da oggi sono maturata e rassegnata. L'amore per una persona competitiva e che non si rassegna a perdere è un'attività distruttiva"
" Irene è una persona mite. Non le piace litigare, meno ancora vincere. Trova stupido far valere - come si dice - le proprie ragioni, perché pensa che una buona ragione valga in sé. E' per questo che abbandona subito il campo quando qualcuno la sfida, e poco importa se il suo disinteresse viene scambiato per viltà. Quello che soprattutto non sopporta dello scontro con l'altro, tanto più se sconosciuto, è l'impoverimento che implica. Perché per litigare, è inevitabile, bisogana diventare un po' meschini."
" Oggi è il giorno delle emozioni. Ritorno al Virgilio, la mia scuola, stavolta non per essere interrogato o per fare un compito, torno per prendere servizio come docente a tempo indeterminato. Entro, è tutto cambiato, tutto nuovo, fantascienza per me che ho conosciuto quest'edificio vent'anni fa. Mi fanno accomodare, mi indicano la segreteria, l'hanno spostata, è proprio in quell'aula all'angolo. Seguo le procedure e per la prima volta nella mia vita scrivo sui documenti ' in qualità di docente a tempo indeterminato'. Arriva un professore che conosco, inizia a raccontare barzellette, le segretarie lo richiamano all'ordine devono presentagli il nuovo docente, io con un sorriso rispondo " ci conosciamo già, ho studiato qui." La segretaria è cordiale e allegra: " Ah, ecco professore! Per questo ha fatto quella faccia così emozionata quando entrato?" . "Si, questa era la mia classe, ero seduto proprio lì'". Continuo a compilare i moduli, di solito sono cose che si fanno in una fredda segreteria, a me il destino invece ha donato una grande scenografia, la mia classe del liceo e mentre firmo carte e inserisco codici mi sembra che quel ragazzo che ero mi guardi da dietro al banco trovando finalmente la risposta alla domanda " cosa farò da grande?". La presa di servizio a tempo indeterminato è avvenuta proprio tra quelle mura spesso offese dalle mie vandaliche scritte, quelle mura che oggi sembravano dirmi ' bentornato a casa, ti stavamo aspettando".
" C' è un istante preciso in cui le persone smettono di esserci per me. Quando sento che possono farmi del male o me ne hanno fatto. Quando mi accorgo che da un loro gesto dipende la mia tranquillità e, magari, sono stata giorni interi a ragionare su parole che non pensavo di ascoltare. Quando ti fanno credere di volerti bene, ma poi vivono trattandoti come se la tua presenza non facesse alcuna differenza. Ecco, non lo so cosa mi accade ma a poco a poco, queste persone qui...dentro le smarrisco. Non è che le dimentico, né serbo rancore. Semplicemente le smarrisco."
"Narra la leggenda che il nome del ponte deriva dalla convinzione che fu il diavolo in persona a costruire il ponte dopo che per ben due volte ne era stato edificato uno, sempre crollato. In cambio il diavolo avrebbe preso con sé l'anima del primo a transitare sul ponte, e per questo venne fatto passare un cagnolino. Il diavolo, adirandosi, avrebbe sbattuto violentemente le sue zampe sulle rocce circostanti formando le caratteristiche "Marmitte dei Giganti", popolarmente considerate le pentole in cui il diavolo ha cucinato la minestra necessaria ai suoi aiutanti per la costruzione del ponte."
" Eventually è la parola inglese più bella che esista. Sa di consolazione e stabilità. Sa di senso a tutti i casini che si vanno a raccontare. In italiano è traducibile più o meno con ' dopo una indefinita quantità di tempo', ma mica è la stessa cosa. Anche 'alla fine' non rende uguale, sarà che tocca salire un attimo di voce sulla i, mentre eventually lo puoi pronunciare in un sospiro. Più o meno di sollievo, poi quello dipende. Che non è che la nuova situazione sia sempre bella, però arriva. Ed è già più di qualcosa. "
" Io prima o poi chiederò i danni morali a facebook per i traumi che provoca. Uno dei più devastanti è quello di ritrovarsi in bacheca a tradimento foto di un tizio con cui sei uscita tipo due anni fa e con cui è finita perché lui era uno spirito libero e tu ti eri fatta una ragione della faccenda: " è allergico alle relazioni stabili". Foto in cui il tizio sorride in una cameretta azzurra accanto a una culla mentre abbraccia una tizia scialba e scrive : - shhhhh il nuovo arrivato sta dormendo. A quel punto fai lo screenshot del poste e lo invii fino alle due di notte a tutti i numeri di amiche e amici in rubrica con commenti tipo ' non ci posso credere!', ' Guarda lei che cesso!' e 'Tanto 'ndo va, tra un mese scappa di casa' e così via. Il bello è che tu fondamentalmente a quel tizio non ci pensavi più e neanche te ne fregava nulla, ma intanto te ne vai a dormire depressa e con punto di domanda ' perché con lei si e con me no?'. Ecco, facebook non pagherà mai abbastanza per tutto questo".
" Ci sono strade che somigliano alle vite che percorri tutte in un momento"