First Man, 2018, dir. D. Chazelle
Come raccontare un evento storico senza eguali riuscendo nell'intento di riavvolgere il nastro senza nessuna spettacolarizzazione inutile o uso di effetti speciali fuori controllo.
Raccontare il significato umano e storico di una missione, quello che è costato in termini di vite e coraggio per dare concretezza alla sperimentazione scientifica e che ha fatto diventare Armstrong il primo uomo. Grande fotografia, Colonna sonora ancora meglio.
Chazelle è il regista del futuro: esci dalla sala pensando che grazie al cielo ha solo 30 anni, sa quel che fa e come farlo e come farlo fare bene anche a quelli con cui lavora, e speri che farà film per altri 30 anni.
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