"[...] Si accorge ogni tanto di cercare di mettere a fuoco i dettagli di quel viso, e si sgomenta di non ricordarlo quasi, di perdere particolari e sfumature. E anche il rombo sordo della mancanza, che è sempre in sottofondo, si affievolisce piano, come la lama fosse sempre meno tagliente e bastasse non fare movimenti bruschi con il cuore. E' una cosa di cui si sente in colpa e che al tempo stesso gli dà un piccolo sollievo, la differenza tra una ferita che brucia e un dolore leggero e costante che non passerà mai ma si sopporta, ci si convive"
- Alessandro Robecchi
" E poi c'è quel biglietto, ora, quando lo rileggo, mi domando se avessi detto "sì" cosa sarebbe successo, chi sarei io, in un'altra vita? Sarei sposata, e sarebbe durato quel matrimonio oppure no? Di questo, in fondo, poco mi importa, se non l'ho voluto allora era giusto così, però qualcosa manca in questa vita: un figlio, che madre sarei stata? avrei voluto esserlo, allegra e dolce come la mia, persa troppo presto, ecco allora a volte io penso che lei sta lì, in quell'universo parallelo, è lì dov'è fa la nonna dei miei figli e sorride (come solo lei sapeva fare).
dal blog Alice non abita più qui
Oggi sono 22 anni.
Rubo le parole di altri perché le mie non renderebbero il concetto.
E perché ogni anno restano sempre più impigliate nei ricordi che ho di te.
Se esiste un universo parallelo, da qualche parte stai bene. Stiamo bene tutti.
Magari, in un'esistenza in cui siamo sempre sballottati da una parte all'altra, esattamente come in questa, ma non ci importa perché siamo insieme.
E insieme le cose si affrontano sempre diversamente che da soli.
Oggi sono 22 anni. E il tempo è un volto sull'acqua.
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