Ho notato che di solito scelgono tutti di comunicarlo il sabato.
Aspettano tutti il calar del sole..quando mi sto rilassando...
quando sto pensando a come sarà la serata (da single)
Sono lì,alla luce bassa della mia camera,con un po' di musica in sottofondo...
impegnata nel mio sport preferito:
fissare il soffitto,persa nei miei pensieri vagabondi e sbarazzini
(Se nessuno lo rivendica mi attribuisco
il record di ore passate a fissare il soffitto
all'inseguimento di pensieri ogni volta più sbarazzini.
A volte organizzo safari.)
E poi squilla il telefono.
Nell' ultimo anno e mezzo...di sabato.....
mentre sono impegnata ad escogitare
un modo leggero e spensierato e superficiale
per passare indenne la serata,squilla il telefono
e sento sempre le stesse due parole:
"MI SPOSO".
(Una volta,ad onor del vero,è successo al ritorno da una serata danzante.
Stavo quasi per appisolarmi sul sedile posteriore della macchina di P.,
che P.ed E. esordiscono con un "CI SPOSIAMO".
Il risultato non è cambiato poi tanto)
E ho come la sensazione di essere Hugh Grant in
"Quattro matrimoni e un funerale".Senza il funerale.
Intendiamoci:VA BENE.
Va bene sentir dire ad F. (dopo anni di "non fa per me"):
"sono andata a vivere da lui.
Era la cosa più sensata da fare finchè...."
Va bene soprattutto sentire la versione del lui in questione:
"Da quando c'è lei vivo in maniera più normale.
Ogni tanto mi relega nella stanzetta perchè russo.
Ma è meglio finchè..."
E immaginarsi la scena del "finchè"...e quella della stanzetta.
Va bene rispondere al telefono convinta di dover semplicemente
concordare l'orario per uscire a bere qualcosa e
sentire la voce di I. dire "sai...ti volevo dire che mi sposo il..."
E commuoversi perchè sai già che ti mancherà tantissimo
non averla più intorno a rimetterti in riga quando devi
o a presentarti l'ennesimo uomo che non ti andrà bene....
ma sei veramente felice per lei perchè era il momento giusto.
Va bene (anche) quando a chiamare sabato scorso è stato il
mio ex-lovefriend storico.
Va bene guardare il display che si illumina con il suo nome e
sapere che è per quel motivo che sta chiamando,
perchè te lo sentivi per tutta la settimana e lo avevi anche
detto a pranzo qualche giorno prima alla Famiglia del Mulino Bianco.
Percepire il sorisetto sornione dall'altro capo del telefono
quando dici "lo so cosa mi vuoi dire"
e la risposta :"allora sei preparata,SAI CHE DEVI ESSERCI PER FORZA ".
Magari non ero preparata al fatto che poi ci saremmo detti tutto quello
che non siamo riusciti a dirci dopo la nostra rottura.
Non ero preparata al dovermi rendere conto che resta ancora lui
l'unico essere maschile che riesca a capire fino in fondo chi sono.
Che nessuno può vedermi da dove mi guardo io.Tranne lui.
E non sai se presenziare a questo matrimonio sia la cosa giusta da fare,
ma VA BENE.Sei felice per lui e questo è più di quello che ti aspettavi.
Solo...tutti questi comunicati mi stanno sfinendo psicologicamente.
Non tanto per invidia,come si potrebbe giustamente pensare:
Io non sono mai stata interessata al matrimonio.
E LO RIVENDICO CON ORGOGLIO,
Soprattutto perchè quando lo dico
il mondo non mi prende mai sul serio.MAI.
E' uno status quo che proprio
non mi si addice perchè la mia soddisfazione
più grande sarebbe svegliarmi accanto ad un uomo
che sceglie ogni giorno di restarmi accanto
perchè non potrebbe fare altrimenti
e non perchè ha firmato un contratto.
Trovare quel qualcuno che riesce a impedirti di vivere nella tua testa
e veda in te le cose buone che tu stessa non riesci a vedere.
Svegliarsi insieme al mattino.
Aprire gli occhi, guardarsi, e poi richiuderli.
E continuare a vedersi.
Basterebbe quello per quanto mi riguarda,
perchè esistono rapporti d’Amore che sono talmente grandi,
profondi e determinanti che la cosa davvero rilevante non è sposarsi o meno,
ma condividere il sentimento. E ci sono mille modi per condividerlo:
esserselo detto guardandosi negli occhi sancisce già di suo un matrimonio.
E' solo che tutte queste ufficializzazioni di massa
(per non parlare delle procreazioni avvenute e di quelle prossime),
scandite ritmicamente come se il mondo dovesse veramente finire nel 2012,
in questo momento della mia vita,
hanno come una sorta di potere condizionante che mi spaventa:
circoscrivono in maniera netta i margini della mia già strana vita sociale.
Sottolineano in maniera esponenziale la questione
della differenza tra l’essere grandi e l’essere adulti,
ed io mi sento all'empasse, al riguardo:
perché io non lo so cosa sono... grande? cinquenne?adulta? trentenne?
Le cose cambiano più in fretta di me ed io
non riesco a ritrovarmici più a distanza di un giorno con l'altro.
Perchè io sono una faccenda complicata.
E quando il sabato il telefono suona la cosa si fa seria.
Dipende da come intendi il matrimonio.
RispondiEliminaContratto, vincolo, costrizione, cappio...non sono il matrimonio, ma l'immagine negativa che si ha di esso.
Sposarsi perché l'altro ti dice. "L'anno prossimo mi sposo: vedi di essere sull'altare vestita di bianco"... è matrimonio.
Rispondere agli amici che l'invitano ad una giornata soli-uomini sulla neve "vengo se portiamo anche le mogli, visto che la mia adora sciare"... è matrimonio.
Guardare un film d'azione che si odia, perché non si può scegliere sempre secondo i propri gusti... è matrimonio.
Dividere le tragedie, le ansie, le preoccupazioni ed i drammi... è matrimonio.
Partire per un fine settimana a sorpresa... è matrimonio
Passare ore a studiare insieme la nuova reflex, provando e riprovando...è matrimonio
(...)
ma può essere lo stesso senza andare in chiesa ed in comune, ne convengo.
Questione di scelte.
Io provo la tua stessa sensazione per altre ragioni, tutte quelle legate al tempo che passa ed agli step che gli altri fanno prima di noi e che ci fanno sentire "indietro".
Il tempo sembra correre ancora più veloce in quei momenti.
Andare al matrimonio del tuo ex?
Meglio una giornata alle terme!
Perché farsi del male (anche se inconsciamente)?
Meglio dedicare una giornata a se stessi!
Sei una persona complessa e speciale: avrai la persona giusta accanto a Te.
Ti abbraccio.
Kali
"L'anno prossimo mi sposo: vedi di essere sull'altare vestita di bianco": fantastica...
RispondiElimina:DD
In ogni caso,hai capito il concetto:
non c'è bisogno di una chiesa o di un comune...
non è questione di cappio/contratto etc.etc.
quelle cose ci sono a prescindere e bisognerebbe solo riuscire a mantenerle intatte,ufficialità o meno... :)
La mia forse è più una sensazione da sindrome di peter pan...del non sentirmi addosso l'età che ho anagraficamente,ma di non riuscire ad ignorare il fatto che non sono più una ragazzina.
E' il fatto che tutto il mio mondo sta andando avanti(per citare il mio ex) che mi lascia un po' spaesata....
sai cosa?in fondo non importa se ci sarà o meno una persona speciale vicino a me...sarò pessimista,ma la verità è che non va per tutti allo stesso modo.
Mi basterebbe trovare un equilibrio,
capire qual è il mio posto,quello dove sentirsi in pace con sè stessi,come raggiungerlo e come tenerselo nonostante la diversità rispetto a quello "normale" degli altri.
Io non smetto mai di cercare...
:)
Un abbraccione anche a te,F.
PS:il matrimonio del mio ex è una faccenda proprio da me...sarò indecisa sul da farsi fino all'ultimo credo! :DD
Ma una giornata allee terme è sempre una buona idea! :)
Non capisco, ieri avevo lasciato un commento.. L'hai letto o me lo sono proprio fumato?
RispondiEliminaLuomodellalanga
Ho letto il tuo commento...ma era al post precedente...qui non c'era niente....
RispondiEliminaSull'altro ti ho risposto! ;)