sabato 24 ottobre 2015

Il mio esser buono


" Lo sento perché esplode in faccia / ma in fondo è tutto quel che chiedo / restare fermo immobile e provare a dare un nome / ad ogni mio pensiero. / Il desiderio di un'infanzia / risolto in una tazza calda tra le mani / se solo più paure anche più facile non sciogliermi / e aspettar domani. / Verrà a trovarmi un grande caldo /sarà un bastardo e poi un inutile parlare. / Mi coprirò di lana come di ottime intenzioni / e ti starò ad aspettare. / E l'aria sospira all'erba un se... / C'è ancora odore di mattina / e il sole che fa quel che può per darmi torto. / Non ci sarebbe sguardo a darmi pace / adesso vado / ma aspetta che ritorno. / La porta che si chiude dietro un mondo / Le ore adesso stupido, le sento addosso / cammino e ricammino e poi cammino ancora senza che ci sia un rimborso. / E aspetterò quel gran regalo / e ad un albero un po' spoglio chiederò perdono. / Pisciargli addosso tutto quello che riuscirò a bere / è questo il mio esser buono. / E l'aria sospira all'erba un se.../Se il tempo è solo un bel sostare / dell'abito di un veterano il fiore all'occhio / Continuerò a non chiedermi dov'è questa paura / mentre non ho sonno. / Saluterò le briciole e i divani / le voci attorno i gemiti rubati al cuore / Di tutte le stagioni andate fra sorrisi e luna / sarò io il padrone."


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