Che cosa fai quando non puoi fare niente?
lunedì 28 agosto 2023
Che cosa fai quando non puoi fare niente?
sabato 12 agosto 2023
Oggi sono 27 anni dalla morte di mia madre, ma per me è come se fosse successo ieri. Aveva solo 46 anni, la stessa età a cui mi sto avvicinando io ora, ed allora io ne avevo appena 17.
Che poi sarebbe oggi.
Continuo con la mia vita, perché è più forte, anche se so che l'altra vita, quella con lei presente, sarebbe certamente stata diversa. Io sarei stata diverse. E avrei avuto ricordi diversi a cui aggrapparmi, una volta venuto il momento.
Prendo le mie decisioni, inciampo nei giri immensi di ogni conseguenza, subisco le parole di chi non ci è mai passato e non può capire che significa, non può capire l'impatto (innaturale) della cosa. Di cosa si ferma, si spacca, crolla in una vita qualunque (ho sempre saputo bene che non sono la prima e non sarò nemmeno l'ultima, come mi ripeteva spesso la sorella minore di mia madre per costringermi ad accettare) per non ripartire più, o ripartire monco, come se ti mancasse un braccio o una gamba. Di cosa non avverrà mai. Della mancanza che invece di diminuire con gli anni, aumenta. Dei consigli che non puoi chiedere, dei pensieri che restano taciuti perché incompresi da chiunque o interpretati.
Ricordo chi c'era e stava con me.
Ma è sempre come se fosse successo ieri. Che poi sarebbe oggi.
martedì 25 aprile 2023
Qualche giorno fa, contro ogni aspettativa immaginabile, ho firmato un contratto a tempo indeterminato nel pubblico, dopo un concorso che mi ha tenuta impegnata per un anno intero. Una lunga attesa.
Comincio il giorno dopo la Festa del lavoro, il 2 maggio. Spero sia un buon auspicio.
Se ci penso mi vedo scorrere sotto gli occhi tutta la mia vita lavorativa, che è sempre stata uno spin-off di quella di Will il Coyote. Ed ho sempre, in sottofondo, la paura che qualche cosa vada storto, che io non sia all'altezza del compito o delle aspettative, esattamente come da sceneggiatura. Ma cerco di pensare alla cosa più immediata, cerco di respirare questa ebrezza portata dalla dicitura " tempo pieno e indeterminato" perché dopo una vita in bilico tra l'avere il culo per terra e il camminare su una fune tra due grattacieli, non è una dicitura scontata da sottovalutare in termini di serenità materiale. Della serenità mentale non sto nemmeno a parlarne. Ora non so bene nemmeno cosa mi aspetta, in che tipologia di persone mi imbatterò, quali capriole fisiche o mentali mi toccherà fare; ma l'inquilina dell'appartamento sotto al mio, una brava signora che pur conoscendomi poco, mi ha fatto sentire tutto il suo sostegno, mi dice "lo imparerai, come abbiamo fatto tutti" ed io sto.
Fatto sta che Questo 25 Aprile, per me, è una liberazione in tutti i sensi.martedì 21 febbraio 2023
martedì 14 febbraio 2023
"Può succedere che siano le destinazioni a trovarci.
Dobbiamo solo restare,
forti al punto da non sparire."
Alle 17.20 di oggi ho ricevuto una chiamata che non mi aspettavo. Meglio, avevo fede che prima o poi questa chiamata arrivasse, ma non mi aspettavo così presto.
E invece è arrivata. È una sorta di annunciazione.
È qualcosa che, dopo tutte le tribolazioni di questi anni, dopo tutti i buchi neri che mi hanno risucchiato con cadenza regolare ogni tipo di prospettiva e hanno fatto di me una persona che si sente costantemente inadeguata, potrebbe cambiarmi l'esistenza.
Non è ancora accaduto niente di concreto, ho paura persino a parlarne perché le tempistiche sono leggermente lunghe. Tre mesi, in questo momento, hanno il peso temporale di 300 anni nella mia testa.
Perché ho paura. Ho paura che mi richiamino improvvisamente per dirmi che è tutto un errore, che non se ne fa più niente, che si sono sbagliati, che ci sono impedimenti.
Devo aspettare. Aspettare e sperare che, si, forse questa volta una cosa giusta l'ho fatta e una soluzione continuativa c'è. Che chiuse tutta una serie di porte, finalmente si apra un portone in marmo, di quelli solidi, da cattedrale da giubileo.
Devo aspettare che la mia destinazione finalmente, dopo giri immensi, mi trovi lei. Perché io, ad essere del tutto sincera, mi sono stancata di inseguire il mio destino e non so se ho più la forza.
venerdì 13 gennaio 2023
"La bella stagione" lo guardi con un nodo in gola,che ti mozza il fiato, dall'inizio alla fine.
È dura se non sei tifoso di quella squadra, non voglio nemmeno pensare come sia stata per i tifosi della Doria.
venerdì 6 gennaio 2023
domenica 1 gennaio 2023
Cose che ho imparato nel 2022:
-capita di scoprire che le persone che credevi stronze si rivelino per quello che sono veramente:molto stronze
-quando inizi a chiedere hai già perso. vale in tutti i campi.
-siamo solo una versione un poco più controllata di chi eravamo a nove anni.
- Vi piacciono le persone forti che sorridono nelle difficoltà perché non volete rotture di coglioni.
- quando per una persona non fa differenza se ci sei o non ci sei, è meglio se non ci sei.
-"Io non so perdonare.Né perdonare né dimenticare.È uno dei miei più grandi limiti forse,e il più lugubre. E meno che mai so perdonare quando una ferita mi è statai nferta da persone dalle quali mi aspettavo affetto, tenerezza, o sulleq uali mi facevo illusioni positive." (Grazie Oriana, c'hai sempre fottutamente ragione)
-Teoricamente non ho bisogno di nessuno, praticamente non ho nessuno di cui poter aver bisogno.
-parafrasando quella più famosa: gli amici si conoscono nel momento del…successo chè, nel momento in cui hai bisogno, se loro si sentono migliori di te, è più facile.
-si dice che gli amici sono la famiglia che ti scegli. Io,con ogni evidenza, ho scelto malissimo.
Cose mi auguro nel 2023:
Il 2022 si è chiuso con lei e il 2023 è cominciato con lei. Il mio unico augurio,lo faccio a me stessa: di essere con lei anche alla fine dei prossimi 360 giorni. In salute possibilmente, perché sono povera.
Per far contare meno dispiaceri e delusioni, ché quelli anche se vorrei di no, certamente non mancheranno.
mercoledì 26 ottobre 2022
Mi sembra di non parlare mai abbastanza di quanto sia una luce e un conforto avere lei, mentre passa il tempo e mi allontano un po' da tutti.
Non ho mai vissuto male la solitudine, ma vivo malissimo la mancanza di affetto o attenzione da parte di quelli che in qualche modo ritenevo persone fondamentali.
Se mi guardo indietro,lei è tutto quello che resta.
Non posso che essere grata.