venerdì 6 gennaio 2023


Nella mia camera da ragazza, sulla libreria, ho questa foto. 
Unico ricordo buono che mi porto di quel 1996, anno in cui mia madre è venuta a mancare. 
Ironia della sorte, proprio domani avrebbe compiuto 72 anni.
La comprai durante un viaggio a Roma, senza un senso logico, se non la l'amore per lo sport e per la squadra.

Per me c'è stato, c'è e ci sarà sempre un solo capitano, ma Vialli era quello di quella squadra, quella che è salita sul tetto del mondo, quella che resta tutt'ora la migliore Juventus che riconosco e rimpiango.
Ed è sempre stato un'altra cosa, una sorta di icona dello sport, legato com'è agli anni in cui sei piccola ma non poi così piccola da non sapere distinguere certe emozioni.
Ricordo Italia 90, lo scudetto con la Samp del 91. 
E questo europeo che,non si sa come, abbiamo vinto anche per lui.

Gianni Brera ti aveva dato il più sopraffine dei soprannomi: Stradivialli. 
E lo eri, in campo e fuori.
Resta il fatto ineluttabile che era troppo presto.

Nessun commento:

Posta un commento