domenica 26 febbraio 2012
Un modo per non odiare la domenica
Oggi ho fatto per la prima volta i pancake.
E, non per vantarmi, ma erano bellissimi e buonissimi.
B.,che negli ultimi sei anni è stata la mia ancora di salvezza
(e quando mi cucina delizie non vuole essere aiutata perché
dice che io cucino senza metterci amore)
vedendo la foto, ha commentato sorpresa,
ricordando che fino a due anni fa
il massimo della mia cucina era la pasta burro e tonno.
Il che è vero, ma la cosa necessita di un chiarimento.
Non è che il massimo della mia cucina fosse la pasta burro e tonno.
E' che io volevo che in quel periodo fosse il massimo che gli altri potessero aspettarsi da me.
(in realtà l'apice massimo della mia cucina sono le Trofie zucchine, funghi e speck ,
piatto di cui vado assai fiera, e l'insalata di pollo a modo mio, ma va bene).
Sono figlia di un cuoco. O meglio, senza scomodare qualifiche eccessive,
di uno che ha imparato a cucinare molto bene per lavoro.
E impegnarsi dietro ai fornelli è stato, almeno negli ultimi 15anni,
un altro modo per sentirmi inadeguata e non all'altezza delle sue aspettative.
Se a questo ci aggiungiamo anche la mia pigrizia e
la contorta situazione per la quale cucinando in generale, perdo l'appetito,
le mie prestazioni sono salutate come un vero e proprio evento storico.
Probabilmente sto invecchiando, anche se non so se
questo significa che sono riuscita a liberarmi delle mie insicurezze.
Magari il mio palato si va affinando e necessità di qualcosa in più.
O, semplicemente, quando ci sono giorni più complicati del solito
ho bisogno di consolarmi con piatti un po' più elaborati.
Fatto sta che i miei primi pancake sono stati un successo
e forse ho trovato un modo per non odiare la domenica.
Almeno...oggi non riesco ad odiarla...
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