sabato 11 giugno 2011

IL POTENZIALE DEL PINOT NERO...

                         

MAYA: Perché ami tanto il Pinot Nero?
MILES: Eh, eh!

MAYA: Sembri veramente fissato.

MILES: Eh, eh! Ah! Non lo so. Non lo so. Ehm... 
È un'uva ardua da coltivare, e tu lo sai, no? Ha la buccia sottile, è sensibile, matura presto. 
E, insomma... non è una forza come il Cabernet che riesce a crescere ovunque e fiorisce anche quando è trascurato. No, al Pinot Nero servono cure e attenzioni. Sì, infatti cresce soltanto in certi piccolissimi angoli nascosti del mondo. E... e solo il più paziente e amorevole dei coltivatori può farcela, è così. Solo chi si prende davvero il tempo di comprendere il potenziale del Pinot sa farlo rendere al massimo della sua espressione. E inoltre, andiamo... oh, i suoi aromi sono i più ammalianti e brillanti, eccitanti e sottili e antichi del nostro pianeta. No, diciamolo: il Cabernet sa essere potente ed esaltante ma è troppo prosaico per me, non so spiegarti il motivo. Non lo so. Non lo so.

TRA VARI TENTENNAMENTI E CAMBIAMENTI DI ROTTA,
STO SCRIVENDO LA MIA TESI SUL CINETURISMO.
DA UN PAIO DI MESI A QUESTA PARTE,VADO DIVORANDO OSSESSIVAMENTE
QUALSIASI FILM CHE, IN UN MODO O NELL'ALTRO,DERAGLI SULL'ARGOMENTO.
ED ECCO  SPUNTARE AD UN CERTO PUNTO QUESTA PELLICOLA DEL 2004,
VINCITRICE A SORPRESA DI UN OSCAR COME MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE,
( PER DIRE CHE E' ANCHE UN LIBRO CHE PRIMA O POI DIVORERO'),
GRAZIE ALLA QUALE LE VENDITE DEL PINOT NERO CALIFORNIANE 
HANNO SUBITO UN'IMPENNATA DEL 15% IN UN SOLO ANNO.

IN REALTA'  "SIDEWAYS" ERA NELLA LISTA DA UN SACCO DI TEMPO:
APPREZZO IN MANIERA SPASSIONATA PAUL GIAMATTI. 
AMO LA SUA INNATA CAPACITA' DI ARRIVARE QUASI SEMPRE A CENTRARE 
L'ANIMA E LE INTENZIONI DEI RUOLI CHE GLI VENGO AFFIDATI,
RESTITUENDO PERSONALITA' COSI' VIVIDE E CONTEMPORANEE,
SEMPRE PIENE DI SPESSORE,
FATTE DI TENEREZZA E UMANITA', E INSIEME DI IRONIA E CINISMO.
HA SEMPRE IN PUGNO LA STORIA,
ANCHE QUANDO MAGARI  LA STORIA NON HA BASI SOLIDE SU CUI POGGIARE.
RARA BRAVURA DI QUESTI TEMPI.

ANYWAY, IL FILM IN QUESTIONE FA PARTE DI QUEGLI ESEMPI CINEMATOGRAFICI
CHE ASSOLVONO IN PIENO  IL CONCETTO DI 
"FILM INDUCED TOURISM" E DI "ROAD MOVIE"
DI CUI VADO SCRIBACCHIANDO FRENETICAMENTE NEGLI ULTIMI GIORNI.
QUINDI STASERA MI SONO GIOCATA I MIEI ESIGUI GIGA A DISPOSIZIONE,
E MI SONO IMMERSA COMPLETAMENTE NELLA VISIONE.
E MI RITROVO A SEGUIRE LE ORME DEL VIAGGIO ,
ATTRAVERSO I VIGNETI DELLA SANTA YNEZ VALLEY,
DI DUE VECCHI AMICI,ENTRAMBI SULL'ORLO DI UNA CRISI DI MEZZA ETA'
 TANTO DRAMMATICA,QUANTO COMICA: 
UN ASPIRANTE SCRITTORE,DEPRESSO E INCROLLABILE PESSIMISTA,
PROFONDO CONOSCITORE DEL VINO,
E UN SEDUTTORE INCORREGGIBILE, A CACCIA DEL SUO ULTIMO ASSAGGIO DI LIBERTA' PRIMA DEL MATRIMONIO.
MILES/GIAMATTI CERCA LA PERFEZIONE IN UNA BOTTIGLIA DI VINO, IL PINOT NERO E
ATTRAVERSO UNA ACUTA METAFORA DI QUESTO VINO,
SPECCHIO DI SE STESSO,
RIESCE A COMUNICARE AGLI ALTRI UNO STATO DI MALESSERE CHE,
QUASI CERTAMENTE, SI VERGOGNEREBBE DI ESPRIMERE IN FORMA PIU' DIRETTA.

UN PERDENTE COLTO E  DOTATO DI UNA SENSIBILITA' SPECIALE,
CHE FATICA AD ESPRIMERE I SUOI SENTIMENTI PER MAYA,
UNA CAMERIERA ANCHE LEI ESPERTA DEGUSTATRICE DI VINI,
CHE SEMBRA ESSERE L'UNICA A RIUSCIRE E AD INTUIRE
LA VERA ESSENZA E PERSONALITA' 
DI QUEST'UOMO MOLTO ALLENIANAMENTE NEVROTICO E IN CRISI ESISTENZIALE.
MA, COME ESORTA PENNAC,
"NON C'E' NULLA CHE VADA COME PREVISTO, E' L'UNICA COSA CHE CI INSEGNA 
IL FUTURO QUANDO  DIVENTA PASSATO",
E OGNUNO HA I SUOI DEMONI DA COMBATTERE E LE SUE POCHE SICUREZZE DA PROTEGGERE
IL FILM SCORRE D'UN FIATO,NONOSTANTE LE DUE ORE E PASSA DI GIRATO,
E DENTRO C'E' IL PESSIMISMO,MA ALLO STESSO TEMPO UN'APERTURA DI SPERANZA.
IL FINALE, SOSPESISSIMO E APERTO, LASCIA DELICATAMENTE UN SORRISO NEL CUORE
E UN ANCHE UN  BRIVIDO SU QUELLO CHE POTREBBE NON ACCADERE.

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