venerdì 4 aprile 2014

 " Allora io - da uno che mi piace tanto - voglio che mi voglia. Continuamente, disperatamente, senza fiato. Che mi pensi, che mi respiri, che mi mangi anche quando morde una mela. Che trovi il desiderio di me in qualunque cose faccia, che si fermi, bloccato su un ricordo di noi insieme. Che non veda l'ora di rivedermi. Che mi scriva, mi chiami, mi mandi e-mail, anche tutto insieme, contemporaneamente, perché no? Che mi regali dei libri perché io li legga ( un po' sperando che io li legga davvero e un po' temendo che poi non li ami come li ha amati lui). Che trovi delle scuse per chiamarmi solo per sentire la mia voce. Che trovi delle scuse per non chiamarmi per dimostrare che può benissimo fare a meno di me, salvo rispondermi con un  "pronto" che è una resa, quando alla fine lo chiamo io. Voglio che mi racconti di sé ( perché non mi basta mai sentirlo parlare) e voglio che resti zitto a guardarmi negli occhi senza aver più nient'altro da dire.
Tutto questo, se mi piace davvero tanto. Sennò, mi frantumo i coglioni al secondo sms in tre giorni"

Batchiara, Poche idee ma confuse

Ultimamente, mio malgrado, mi chiedo spesso se gli uomini che ho voluto e che hanno detto (o dimostrato in qualche modo e a modo loro) di volermi, mi abbiano poi mai voluta veramente.
Io, di mio, non mi sono mai sentita davvero voluta nel modo in cui racconta la citazione.
Certamente ci sono uomini...anzi no...c'è UN uomo, che si è avvicinato a volermi in quel modo. E sono sempre stata abbastanza convinta che mi abbia voluto (e mi voglia) bene con lo stesso trasporto e con la stessa profonda costanza, anche se non è la parola più adatta, con cui io ho voluto e voglio bene a lui. Ma anche in quel caso, ho sempre avuto il sottile dubbio che non abbia mai voluto veramente me, ma quella che sarei potuta diventare ( e che ovviamente non sono diventata) sotto la sua "guida". Chiamiamola così.
Ora...io non è che pretendo che uno mi metta al centro dei suoi pensieri, delle sue emozioni e del suo mondo. Che sia preso dallo struggimento costante. 
Quello assolutamente no.
Va bene anche che non pensi a me quando sta mangiando una mela o quando vive in generale. Però ammetto che ancora non sono riuscita a trovare qualcuno (qualcuno che voglio anche io, ovviamente) che sia riuscito a trasmettermi in maniera in qualche modo limpida e coincisa e assolutamente non fraintendibile, il suo desiderio per me. 
Sottolineerei il "non fraintendibile" e ne allargherei volentieri il concetto a un " senza lasciarmi il minimo dubbio", ma poi rischierei di essere come al solito eccessiva.
E per desiderio ovviamente intendo qualcosa che vada al di là della voglia di essere in intimità.
Tempo fa scrivevo in un altro post che speravo almeno in un minimo di entusiasmo, in piccoli dettagli che mi facessero percepire il mio essere necessaria, anche in minima parte, alla serenità o alla piacevolezza di una giornata per quel qualcuno. Ma niente. 

Questa notte passata mi sono imbattuta in una conversazione che ha molto a che fare con il mio "sentirmi voluta", ma a cui cerco di non dare importanza perché non ho voglia di ricadere nell'ennesimo errore di valutazione ed avventatezza. Ma ci riesco male. 
C'è quest'uomo che al momento è quel qualcosa che non si capisce bene che cazzo sia veramente. Non mi ha mai chiesto il nr. di telefono, non riusciamo a parlare se non in lunghe chiacchierate via internet fino alle 6 del mattino. Non siamo nemmeno mai usciti per il classico "primo appuntamento". Sebbene sono ormai anni che ci troviamo puntualmente nello stesso locale, alla stessa ora, nello stesso momento.
E la notte scorsa, alle 4 del mattino, quest'uomo che non saprebbe nemmeno come rintracciarmi se non ci fosse facebook, mi ha prima fatto un paio di domande scomode sul sesso e poi mi ha detto che vuole dormire con me. Vuole solo dormire, dice. 
Non mi ha mai nemmeno abbracciata, ma ha lanciato a sorpresa un voglio vedere cosa provo ad averti vicino nel letto.
La parte romantica di me vorrebbe poter credere alla "bontà" della proposta, e siccome è assai intrigata dalla cosa, vorrebbe anche avergli risposto con spudorata sicurezza di sè un "si,anche domani" invece di un "non lo so perché non so niente di te e blah e blah e blah."
Ma la parte sana di mente, quella che ha passato l'intero anno passato appresso ad uno che 
le regalato i momenti più belli e cinematografici che le siano mai capitati, ma che nel concreto le ha mentito così bene che poi alla fine non è riuscita nemmeno a recriminargli un cazzo, nonostante ci fossero un bel po' di cose da recriminare, dovendo poi accettare il fatto che il " non vuole me" fosse l'unica soluzione plausibile. 
La parta sana di mente - dicevo- è rimasta oltremodo perplessa e ha stoppato sul nascere qualsiasi ulteriore via contemplabile. 

Perché c'è quella vocina che continua a sussurrargli all'orecchio che nemmeno questa volta è la volta del "voglio veramente te". Anche se vorrebbe che lo fosse, o che almeno avesse la possibilità di esserlo in potenza.
Vorrei mettere a tacere la vocina. Vorrei non essere la somma di tutte le debolezze che hanno minato la mia già difficile capacità di lasciarmi andare. 

Vorrei che qualcuno per una dannatissima volta, mi volesse veramente.
Semplicemente. Senza lasciare dubbi.

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