domenica 22 settembre 2013




( source: home.designers.com)

Questa è quella che il sito definisce "la più piccola casa italiana" e si trova a Roma, a pochi metri da Piazza S. Pietro.
Mi sono soffermata a ragionare che, in pratica, il posto dove sono ubicata temporaneamente in questo momento al confronto è una reggia. 
Mediate, gente. Meditate.

mercoledì 18 settembre 2013

La Paraculaggine in versione felina


ecco cosa succede quando io mi distraggo per prepararle le medicine...
un'amica architetto, dopo aver visto questa foto e aver scoperto che riesce a tirar fuori il cassetto del cubo dell'Ikea da sola, mi ha consigliato di proporla come testimonial al grido di: "i nostri cassetti sono così scorrevoli che anche un gatto può aprirli!"


domenica 15 settembre 2013

" Quello che resta quando la luce se ne va sono gli abbracci misurati, la fiducia smangiucchiata, la prudenza indesiderata: quegli apprendimenti automatici che resistono più della rabbia, più del dolore, più del fastidio sottile ché pure ci mette tanto, ma alla fine se ne va. 
Un giorno alla settimana io vorrei essere una lampadina nuova. Un giorno alla settimana io non vorrei essere la somma sospettosa di quello che mi è successo fino ad ora."
MISSSTRONGALE



E invece capita che lo sono, la somma sospettosa intendo. 
E probabilmente lo sarò ancora di più. Nonostante il fastidio sottile sia effettivamente quasi sparito del tutto, lasciando spazio alla ragionevolezza che è meglio così.

giovedì 12 settembre 2013

" NON HO BISOGNO DI TEMPO PER SAPERE COME SEI: CONOSCERSI E' LUCE IMPROVVISA.
  CHI TI POTRA' CONOSCERE LA' DOVE TACI, O NELLE PAROLE CON CUI TACI?
  CHI TI CERCA NELLA VITA CHE STAI VIVENDO, NON SA DI TE CHE ALLUSIONI, 
  PRETESTI IN CUI TI NASCONDI.
  E SEGUIRTI ALL'INDIETRO IN CIO' CHE HAI FATTO, PRIMA, 
  SOMMARE AZIONE A SORRISO, ANNI A NOMI, SARA' COME PERDERTI.
  IO NO.
  TI HO CONOSCIUTA NELLA TEMPESTA.
  TI HO CONOSCIUTA, IMPROVVISA, IN QUELLO SQUARCIO BRUTALE DI TENEBRA E LUCE,
  DOVE SI RIVELA IL FONDO CHE SFUGGE AL GIORNO E ALLA NOTTE.
  TI HO VISTO, MI HAI VISTO, ED ORA, NUDA ORMAI DELL'EQUIVOCO, DELLA STORIA, DEL PASSATO,
  TU, AMAZZONE SULLA FOLGORE, PALPITANTE DI RECENTE 
  ED INATTESO ARRIVO, 
  SEI COSI' ANTICAMENTE MIA, DA TANTO TEMPO TI CONOSCO,
  CHE NEL TUO AMORE CHIUDO GLI OCCHI, 
  E PROCEDO SENZA ERRARE, ALLA CIECA, 
  SENZA CHIEDERE NULLA A QUELLA LUCE LENTA E SICURA 
  CON CUI SI RICONOSCONO LETTERE E FORME
  E DI FANNO CONTI E SI CREDE DI VEDERE CHI TU DIA, O MIA INVISIBILE."


Pedro Salinas, Non ho bisogno di tempo da "La voce a te dovuta", 1933

Pensavo alla persistenza illogica che hai nella mia vita, nonostante la drastica interruzione di notizie.
In realtà non è stata drastica, ma ho realizzato che prima in qualche modo accadevi anche senza esserci, eri nell'aria nonostante non avessi addosso segni della tua presenza nella mia vita. Adesso non accadi più.
Ma continui ad esserci, in maniera impercettibile e come di soppiatto, 
nonostante tu sia uscito dal raggio della mia vita.
E vorrei, invece, riuscire a liberarmi di questa abitudine in maniera efficace e definitiva. 

martedì 10 settembre 2013



Mi ha strappato momenti lunghissimi di "aawwwwwww..."
ho riso anche tanto...ma i momenti di "aaaawwwww" poi erano più sentiti...

La versione umana di Cupido è geniale.

domenica 8 settembre 2013

"PARLAVANO TUTTI INSIEME, CON VOCI INSISTENTI E IMPAZIENTI, CONTRADDITTORIE, 
TRASFORMANDO UNA COSA IRREALE IN UNA POSSIBILITA', 
POI IN UNA  PROBABILITA', 
POI IN UN FATTO INCONTROVERTIBILE, 
COME FA LA GENTE QUANDO I SUOI DESIDERI DIVENTANO PAROLE."

William Faulkner, da "L'Urlo e il Furore" 
" - Non hai mai avuto relazioni che non fossero così pesanti, che fossero piacevoli e basta?"
" - Più o meno"
" - E come sono andate a finire?"
" - Mi annoiavo."
(Philip Roth, Inganno)

Questo è grosso modo il sunto dell'ennesima giornata di conversazione (sulla mia vita pseudo-sentimentale) passata insieme alla Famiglia del Mulino Bianco, che nella fattispecie è la famiglia di AmicoCapo ed è un po' la succursale della mia famiglia di amici, quella che è dislocata a sud e fa le veci in mancanza di quella vera.

AmicoCapo, che mi conosce ormai da quasi 10 anni, mi rimprovera continuamente di impelagarmi in situazioni sentimentali al limite della stupidità(la mia) e del masochismo, convinto com'è che dopo la fine della mia storia con il Lovefriend dei tempi che furono, io abbia inconsciamente deciso che non mi voglio più impegnare con nessuno e voglio continuare con la mia vita da single libertina che non vuole crescere.
( Ma chi? Ma quando? Ma dove?)
AmicoCapo è convinto che mi autosaboto con ogni mezzo a mia disposizione e mi critica continuamente e aspramente perché, secondo lui, continuo a rifiutare e a smontare pezzo per pezzo tutti gli uomini che palesemente sono innamorati di me ( e fanno di tutto per dimostrarmelo senza lasciare dubbio alcuno) a discapito di storie con uomini profondamente complicati (che fanno di tutto per dimostrarmi l'esatto contrario), improbabili,  infidanzabili, paraculi, "inaffidabili come il culo di un bambino piccolo e falsi più di una puttana." [cit.]. 
Uomini che inevitabilmente mi sprofondano in storie senza futuro e senza arte né parte.

A volte penso che abbia ragione. E mi scopro a pensare che magari scegliere uno di quei bravi ragazzi che tengono a me potrebbe essere la soluzione alla mia solitudine squilibrante e una porta aperta sulla felice normalità.
Ma la verità è che io non sono capace di innamorarmi di una persona di riflesso, solo perché quella persona si è innamorata di me prima e perché non ho altre opzioni e rischio di restare da sola.
I conti non tornerebbero mai ed io, quand'anche non cadessi nella noia e nella stanchezza, continuerei a vivere nella mia profonda inquietudine, sempre alla ricerca di altro, ferendo quei bravi ragazzi, che essendo (per l'appunto) bravi ragazzi, meriterebbero che il loro affetto fosse ricambiato da qualcuno in grado di provare lo stesso trasporto e la stessa dedizione.

Non lo so.
E' che esistono persone che superano i miei muri invisibili senza saperlo, né volerlo, e quando mi succede l'intelligenza non può fare alcunché per impedirlo. 
Poi se nella tua vita e nel tuo modo di vivere i sentimenti non c'è mai stato niente di retto, se non sei mai stata brava a capire le cose, se "hai dei gusti di merda" [cit. di AmicoB.] le cose si complicano certamente fino all'inverosimile.

sabato 7 settembre 2013

"DI QUANTE COMPLESSE INCOMPRENSIONI
E' FATTA LA COMPRENSIONE CHE GLI ALTRI HANNO DI NOI"

Fernando Pessoa, Il Libro Delle Inquietudini



mercoledì 4 settembre 2013

"E pensare che pensavo mi pensassi almeno un po' " [cit.]

"Sono una persona incidentata, e ho parecchi limiti. Li vedo tutti i giorni, potrei recitarteli come una litania, se tu mi permettessi di farlo.
Non possiedo nulla, nemmeno le buone occasioni.
Non conosco le persone giuste, che sanno fare le cose giuste.
Non so parecchie cose, ad esempio non so dove tu fossi, prima. 
E dove tu sia adesso, di preciso.
Che espressione tu faccia in questo momento (...),
dove siano appoggiate le tue mani adesso, di che colore siano davvero i tuoi occhi.
Ma ieri notte nel mio sogno eri sul divano rosso con me, guardavamo un film, e come sempre sul più bello io mi addormentavo. E tu avevi le mani sulla mia pancia."

(source: www.lapupachasonno.com)


Questa notte ho guardato per la milionesima volta "Dopo Mezzanotte" e questo è il risultato.

Ieri, nel mentre, ovviamente ho solo pensato che volevo fossi lì a guardarlo insieme a me.
O meglio, volevo che volessi essere lì a guardarlo con me.
E visto che non lo eri, ho pensato al fatto che so benissimo di che colore sono davvero i tuoi occhi e che sei sparito un'altra volta.
Ma questa mattina ho pensato che spero che questa volta sia l'ultima, 
nel senso che non farò in modo che ci sia una prossima volta in cui ti darò opportunità per farmi chiedere dove sei sparito. Spero.

Il mio divano, in fondo, non è rosso ed io non mi addormento mai sul più bello di un film.


Torino, esterno sera.
Guardavo un tramonto e mi sentivo un po' meno sola.