Mi sto preparando ad andare a vedere "Creed".
Quest'anno, agli Oscar, tifo per Stallone e spero non venga letta come una bestemmia.
Questo significa che sto rivedendo tutti i film della saga di Rocky, uno per uno.
E il paragone con alcuni aspetti della mia vita, scatta inevitabile.
Tutti i miei anni universitari, se ci ripenso, sono stati lunghi incontri di box.
Ogni esame era un round. Molte volte le prendevo di santa ragione e cercavo di restare stoicamente in piedi. A volte le davo e vincevo. A volte stravincevo anche.
Alla fine di tutto, credo che si possa dire che io abbia vinto ai punti e sulla distanza, dopo estenuanti sedute di studio. Molte di queste somigliavano agli allenamenti di Rocky.
Ogni volta che avevo un esame o una verifica, avevo i miei riti propiziatori e portafortuna.
Avevo un giorno fortunato (il mercoledì), un amico con cui parlavo prima (e tutte le volte che l'ho fatto, giuro, ho sempre preso il voto più alto), una maglietta fortunata ( grigia, che ancora indosso quando mi capita di giocare a pallavolo).
Soprattutto, avevo una canzone.
Eye of the tiger la ascoltavo lungo tutto il tragitto che facevo, rigorosamente a piedi per raggiungere l'università. Mi serviva concentrazione. Mi serviva cercare la sicurezza nei miei mezzi. Mi serviva trovare un modo per arrivare fino in fondo. Mi serviva portare a casa il risultato. All'inizio cantavo le parole con improvvisazione, poi sono andata a cercarmi il testo e la motivazione nel cantarla e nel capirla davvero non sono altro che diventati un incoraggiamento più forte per quello che andavo a fare.
Cercavo gli occhi della tigre.
Il Lovefriend mi consigliava sempre scherzosamente di fare gli occhi da cerbiatta che mi avrebbe aiutato.
Io avevo la sensazione che al massimo riuscivo a fare gli occhi da cernia. Adesso, che ho una micia con i miei stessi occhi e sono un po' più adulta e meno spaventata dalle sfide, sono contenta di pensare che ho gli occhi da gatto...che è sempre una versione piccola di una tigre, no? :D
In ogni caso, questa canzone, così come i film della saga, l'ho amata e la amo ancora molto. Negli anni non ha mai perso il significato e la capacità di caricarmi a mille per farmi tenere duro.
Dicevo che mi sto preparando a vedere "Creed".
Oggi sono arrivata a "Rocky III", che tra l'altro è anche il mio preferito di tutti.
Ho realizzato una cosa che fino ad ora mi era sempre parsa un po' assurda. Ma tant'è...
mi sono semplicemente convinta che "Rocky" sarà anche la storia di un sopravvissuto e di un uomo senza arte né parte che cerca il suo posto nel mondo e un riscatto attraverso lo sport; ma più di tutto, "Rocky" è la storia d'amore del secolo. (Almeno di quello passato).
La storia d'amore per eccellenza.
Dietro Rocky e a qualsiasi suo traguardo, c'è sempre e solo l'amore per Adriana.
Se non ci fosse Adriana, Rocky sarebbe ancora meno di un uomo senza futuro che riscuote crediti per un boss.
E niente, penso solo che gli sceneggiatori senza idee di oggi, hanno molto da imparare dallo Stallone sceneggiatore di allora.
Nessun commento:
Posta un commento