lunedì 14 marzo 2011

ORIENTARSI


"..E ALLORA HO RIPENSATO CHE IL DESTINO E' QUESTO:
UN INSIEME DI SCELTE DI PERSONE DIVERSE CHE SI INCASTRANO.
SIAMO NOI CHE SUONIAMO LA NOSTRA MUSICA...
E NON SAI MAI QUANDO LE COSE SI SINCRONIZZERANNO IN UN MODO UNICO
E QUEL MOMENTO TI SI PIANTERA' IN TESTA PER SEMPRE..."

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In questi giorni ripensavo agli incastri strani della mia vita.
O meglio,pensavo agli incastri che non si sono incastrati come avrei voluto.

Questione di scelte troppo meditate..o meditate troppo poco.
O anche di scelte indirette,che avevo intuito,che un po' mi aspettavo,ma non troppo.
Questione di persone diverse.Da me o da quello di cui credo di aver bisogno.
O semplicemente diverse da quello che pensavo che fossero.
Questione di tempestività.
Sempre quella degli altri ovviamente,perchè la mia è partita per una vacanza 
senza lasciare nemmeno un biglietto di saluti e non è più tornata.
Un po' come il marito che dice alla moglie "vado a prendere le sigarette" e poi di lui si perdono tutte le tracce.
O come un giocatore che potrebbe essere decisivo e fare la differenza,che viene convocato,
ma viene tenuto, per supposte esigenze tecniche non meglio giustificate, in panchina.
N.P.:non pervenuta.
Questione di strade divise,di case lontane,ma anche di stanze vicine che però hanno le porte chiuse,
nelle quali ognuno vive la propria vita,in cui crede tantissimo,
calcola un proprio percorso ma non riesce a condividerlo.Anche se vorrebbe.

Minuti,ore e giorni di pensieri circoscritti,di parole accurate,
di entusiasmi frenetici,di intenzioni più o meno chiare.
Di uso del buon senso.O almeno,là dove pensavo fosse buon senso.
Ma per qualche strana ragione,le mie scelte non si incastrano a dovere.
Nè tra loro stesse,nè con quelle di chi ho intorno o,più semplicemente, di chi vorrei.
La mia musica salta e tutto quello che sento sono pezzi di note sparse,
che magari messe insieme faranno anche una sinfonia,
ma quando sono sparse e basta,senza un accordo di collegamento,
sono solo sovrapposizioni e niente di compiuto.
E' un po' come quando cominci ad ascoltare una canzone,ma poi passi subito avanti
senza arrivare fino in fondo alla fine.
Hai fretta di sentire altro.
Hai fretta di sentire quella preferita.
Anzi..nemmeno quella preferita,
hai fretta di sentire quella che si addice al tuo umore in quel preciso istante.
Ma appunto..è un istante che segue un altro istante.
Un pezzo di canzone..e un altro pezzo...e un altro pezzo ancora.
Ma alla fine è una confusione di suoni.

Forse è questa strana urgenza che c'è intorno a me 
e che mi sento addosso,senza averla chiesta specificamente,senza averla cercata.
Questa urgenza di qualcosa (o di qualcuno) che si incastri con me 
che non è più un pensiero sottopelle,vago e indeciso,
ma è diventata talmente cosciente e non ignorabile.
Ma non trova un orientamento giusto.

Ed io sembro perennemente fuorisincro.Senza destino.

2 commenti:

  1. 1°) cambia layout, nun se legge'n'cazzo, i caratteri sono troppo piccoli ed i colori dopo un po' fanno perdere la vista. Mi si sono incrociati gli occhi per leggere ed ho smesso per disperazione... -.-"
    2°) cambia spacciatore.

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  2. suppongo che anche con i caratteri più grandi non avresti fatto un commento "più simpatico" di questo...quindi grazie,ma va bene così. -_-'

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