La Ragazza di Bube, 1963, dir. Luigi Comencini
"Se ci fosse un luogo abbandonato, se...lo potremmo prendere... / Se bastasse un tiepido congedo a risarcire i giorni che ti ho sequestrato / Se ci fosse un giorno da santificare sul tuo viso, sulla delusione che ti ho consegnato / Se ci fosse un porto verso cui mirare lo prenoterei nei pochi giorni liberi / Ma passerà, sì passerà questo pallore che ci rende così simili da perderci / ma passerà, sì passerà / Se ci fosse un pianto da sacrificare sul mio viso, sulla delusione che mi hai riservato / Se bastasse un cuore per ricominciare te lo donerei nei pochi giorni liberi / Ma passerà, sì passerà questo pallore che ci rende così simili da perderci / Ma passerà, sì passerà questo pallore che ci rende così simili da non distinguerci...sì, passerà.."
Periodo Ipotetico, Amor Fou
Quei momenti in cui le cose, le teste, le volontà, le tempistiche non coincidono mai e ognuno torna ad essere chi era prima.
E passerà. Certo che passerà. Passa tutto.
Mi fa solo un po' tristezza pensare alle possibilità per starsi vicino che vengono letteralmente azzerate in un istante, come se dare loro un qualche significato sia la fine del mondo così come lo conosciamo o lo abbiamo vissuto. E allora è più comodo lasciare andare le persone, così, per il semplice fatto che non si ha voglia di mettere in gioco nemmeno un cm di sé stessi.
Sembra che sentire o provare qualcosa che è contrario alle regole, agli eventi e al buonsenso sia sempre la cosa sbagliata. Ed io mi ostino a non volerci credere.
E invece...
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