" Come se le nostre azioni e la nostra personalità determinassero in parte la percezione che si ha di noi, come se giungessimo a crederci altri rispetto a quello che credevamo di essere perché il caso e l'irragionevole passare del tempo mutano la nostra circostanza esterna e il nostro apparire.
O sono le scorciatoie e i contorti cammini del nostro sforzo quelli che ci modificano e finiamo per credere che sia il destino, finiamo per vedere tutta la nostra vita alla luce di ciò che è accaduto per ultimo o di ciò che è più recente,
come se il passato fosse stato soltanto preparativi e lo stessimo capendo man mano che si allontana da noi, e lo capissimo del tutto alla fine."
Javier Marìas, Domani nella battaglia pensa a me, Einaudi 2005
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