"<< Non hai risposto alla mia domanda. Ti ho chiesto com'è essere innamorati. Tu mi hai detto che effetto ti ha fatto quando tua moglie ti ha lasciato.>> (...) Julia stringeva i pugni, come se volesse estorcergli una risposta a suon di botte. <<Essere innamorati per me è... angoscioso>> le disse <<C'è la voglia di piacere, la preoccupazione che lei mi veda per quello che sono. Ma anche la voglia di essere conosciuto.Insomma... sei nudo, e gemi nel buio, senza alcuna dignità... Volevo che lei mi vedesse e mi amasse anche se mi conosceva in tutto e per tutto per quello che sono, e io conoscevo lei. Adesso lei se n'è andata e la mia conoscenza è incompleta. Così ogni minuto del giorno io provo a immaginare cosa sta facendo, cosa dice e con chi parla, che aspetto ha. Cerco di rimediare alle ore perse e diventa sempre più difficile mano a mano che si accumulano, tutto il tempo passato da quando è andata via. Lo devo immaginare. Non lo so, davvero. Non lo so più.>>"
Audrey Niffenegger, "Un'Inquietante Simmetria", Mondadori, 2009
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