martedì 3 luglio 2012




"VIENI
INSEGUIMI TRA I CUNICOLI DELLA MIA MENTE
TASTANDO AL BUIO GLI SPIGOLI ACUTI DELLE MIE PAURE.
TROVAMI NELL'ANGOLO PIU' NERO
OSSERVAMI.
RACCOGLIMI DOLCEMENTE SCROLLANDO LA POLVERE DAI MIEI VESTITI.
IO TI SEGUIRO'.
OVUNQUE."
                                                            Saffo.


Quelle sere che ci pensi
anche se sai che non è una buona idea pensarci.
Non lo è mai.
Quelle sere che continui a ripeterti che va così, 
che la strada non è uguale per tutti,
che questo non significa non essere felici, 
ma semplicemente significa esserlo in maniera diversa.
Quelle sere che ti dici che basta farsene una ragione, 
che "la speranza è una buona colazione, ma una cattiva cena" [cit. F.Bacone]
e subito dopo pensi a come sarebbe se 
e ti trasformi in J.D. in una scena di Scrubs.
Quelle sere che pensi ai tempi sempre sbagliati, 
alla svizzera intempestività dei fatti della tua vita.
Tua e qualche volta anche degli altri.
Quelle sere che pensi alla tua incongruente capacità 
di giudicare le persone che hai di fronte.
Quelle sere che poi ti senti anche un po' fuori mercato, 
e non solo lavorativamente parlando. 
Quelle sere che non sai se vuoi partire 
o se vuoi semplicemente che sia qualcuno ad arrivare lì dove sei 
e allora le strade e le luci di questa città sarebbero diverse 
e tu non avresti bisogno di andare a percorrere quelle che hai già affrontato, 
in lungo e in largo, quelle che sai a memoria 
e non riservano nessuna sorpresa e nessun cambiamento. 
Soprattutto, nessun cambiamento.
Quelle sere che insisti nel tuo pessimismo realistico, 
nel tuo cinismo, nel tuo non credere.
Quelle sere che ti immagini quegli occhi, più e più  volte, 
e in più momenti, e in più posti.
E sai che non saranno mai rivolti verso di te, 
che guarderanno sempre oltre te.
E che, in realtà, non sei proprio sicura di aver voglia che si accorgano di te veramente.
Perchè magari se accadesse troveresti qualsiasi ragione (buona e meno buona)
per voler ritornare invisibile.

Quelle sere che fai altro perché fare altro è tutto quello che puoi fare.

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