giovedì 1 marzo 2012

Ascoltare i miei ricordi

Detta in tutta onestà, non posso definirmi una fan a tutto tondo di Dalla.
Ma, tornando indietro sui passi della mia esistenza, 
non c'è ricordo della mia vita che in qualche modo non sia collegato alle sue canzoni.
Mi fa uno strano effetto, se penso che la prima e unica volta che l'ho visto 
dal vivo è stato più di due anni fa, proprio qui a Torino, appena tornata
dalle vacanze estive.Era una tappa del Tour con De Gregori, in Piazza Castello.

Uno dei primi e più vecchi ricordi che mi legano alla musica di Dalla 
risale alla mia adolescenza.
Ed è un ricordo a cui tengo tanto, perché è anche legato a mia madre.
Avevo credo 11 o 12 anni. Era un pomeriggio di marzo, appena dopo pranzo. 
Io e mamma eravamo in cucina, stese abbracciate sul divano a guardare un po' di tv.
Ricordo che a quell'epoca (sarà stato il 1989) nel pomeriggio,
sulla rai davano i film musicali in bianco e nero
con Gianni Morandi e Laura Efrikian, quelli di fine anni 60.
E  a me quei film piacevano un sacco, nemmeno fossero capolavori cinematografici.
Quel giorno guardavamo "Se non avessi più te". 
E mentre Morandi cantava quella che per me era una delle sue canzoni più belle,
quella che poi dava il nome al film, mamma mi diceva che non era d'accordo. 
Che la canzone più bella di Morandi, secondo lei era "Occhi di ragazza". 
Ricordo ancora che si mise a canticchiarla per farmi sentire le parole.
Le parole che, avrei scoperto molto dopo, erano in realtà di Lucio Dalla...
Quella canzone resta ancora oggi una delle mie preferite perché all'epoca 
ascoltarla mi faceva sentire in grado di "guardare" lontano.
Non lo so perché, ma proprio le parole iniziali, con tutto quel nominare gli occhi
e i viaggi, avevano una grande influenza sul mio guardare avanti.
In ogni caso, ancora oggi che sono adulta,
ogni volta che lo ascolto le lacrime sono inevitabili.

    
"OCCHI DI RAGAZZA QUANTI CIELI QUANTI MARI CHE MI ASPETTANO
OCCHI DI RAGAZZA SE VI GUARDO VEDO I SOGNI CHE FARO'..."


Al periodo tra la fine degli anni 80 e i primi anni '90, sono legati altri ricordi alla musica di Dalla e Morandi.
In realtà a quell' epoca ero affascinata molto dai gusti musicali della zia R., la sorella più giovane 
della mamma, che all'epoca avrà avuto si e no 22-23 anni. E per me era una sorta di figura mitologica.
Da piccola non vedevo l'ora di diventare grande ed essere un po' come lei.
A casa della nonna c'era ( e c'è ancora) una vecchia radio con all'interno un giradischi.
La zia ascoltava tantissimo Venditti e, soprattutto, Baglioni,del quale sono diventata 
ben presto anch'io grande fan.
Ma, grazie al cielo, ero una che ascoltava un po' di tutto.
Anche perchè erano anche i tempi di DeeJay Television e di Videomusic e 
dei primi programmi musicali alla tv con i video delle canzoni. Mtv sarebbe arrivata un po' dopo.
E se c'è un video che credo fosse immancabile, in quei pomeriggi divisi tra lo studio e la tv,
era certamente quello di "VITA". Io mi ostinavo, sbagliando ogni volta, ad indicarlo come "Siamo Angeli",
così come veniva cantato il ritornello.
E anche questa è stata una canzone il cui testo mi ha sempre toccato tanto. 
Forse perché ci sentivo dentro il sapore del vissuto, dell'essere adulti. 
E diventare grande il più presto possibile credo fosse il sogno di qualsiasi 13enne.

"SIAMO ANGELI CON LE RUGHE UN PO' FEROCI SUGLI ZIGOMI
FORSE UN PO' PIU' STANCHI MA PIU' LIBERI
URGENTI DI UN AMORE, CHE RAGGIUNGE  CHI LO VUOLE RESPIRARE"


Ed infine, in tempi se vogliamo dire più recenti, ma sempre passati,
ho scoperto quella che poi è diventata la mia canzone preferita di Dalla.
Tra i vari "L'ANNO CHE VERRA'", "CARUSO", "PIAZZA DEL POPOLO" e "BALLA BALLA BALLERINO",
senza dimenticare quell' "ATTENTI A LUPO" che ha accompagnato i miei anni di liceo oserei dire
sempre, non potevo smentirmi. Il mio cuore e la mia mente si sono innamorati di 
"FUTURA" sin dalla prima volta che l'ho sentita. Molto tardi per la verità, dato che la canzone è del 1980.
E' stato una notte, durante una trasmissione di Marzullo.
Non so chi fosse l'intervistato, nè quali fossero le motivazioni che l'avessero spinto a decidere
per quella canzone.
Ma io l'ho sentita e da allora, ancora oggi, è una canzone che non manca assolutamente nel mio I-pod.
Perchè c'è dentro un pezzo di me stessa ( basta leggerne il testo e conoscermi anche abbastanza poco)
e il ritmo di giornate passate ad aspettare il domani,
cercando di controllare le paure e le insicurezze che sempre mi attanagliano lo stomaco.


"ASPETTIAMO CHE RITORNI LA LUCE
DI SENTIRE UNA VOCE
ASPETTIAMO SENZA AVERE PAURA
DOMANI".

La ascolto sempre forte e continuerò a farlo ancora più forte, anche ora che Dalla non c'è più.
Sarà, credo, il miglior modo di ricordarlo e ascoltare i miei ricordi.

Nessun commento:

Posta un commento