domenica 8 ottobre 2017


Blade Runner 2049, 2017, dir. D. Villeneuve 

Premetto che sono una fan del  Blade Runner originale e onestamente non credo necessitasse di un sequel. 
Purtroppo il periodo passerà alla storia per la totale mancanza di originalità e soprattutto per la serializazzione della qualsiasi.   
Apprezzo Villeneuve come regista ( belli Sicario e Prisoners,ho amato Arrival nonostante ad un certo punto si perdesse...). 
Parlare di capolavoro per me è eccessivo: il primo Blade Runner resta inarrivabile e irripetibile, anche perché tutti lo hanno guardato perché c'era un immaginario ricchissimo sul Futuro da sfruttare, mentre adesso è come se non ci aspettasse più nessuna sorpresa. In questo 2049 non c'è nessuna scintilla di genio..il film è bello, in qualche modo hanno trovato la via  di legarlo strettamente all'originale attraverso una dimensione emozionale che è propria di Villeneuve, ma che apparteneva pochissimo al Ridley Scott dell'originale. Alla registrazione del colloquio tra Dekhart-Rachel ammetto di aver avuto un aussulto...Ci ho ritrovato echi di Her, ma non la stessa sensibilità emotiva,vuoi perché Ryan Gosling recita con il piglio di un imbalsamato, vuoi perché proseguendo la sceneggiatura è un po' prevedibile e forzata. 
Mi ha colpito la figura della creatrice dei ricordi e per una volta Harrison Ford è  riuscito a recitare senza dare quell'impressione di farti un favore. Certo, ucciderei chi lo ha vestito con una cazzo di t-shirt da portiere pensionato,ma vabhe. 
Detto ciò, a me è piaciuto, andrò anche a rivederlo...ma spero vivamente non me facciano un terzo episodio,ma la sospensione in cui è stato lasciato mi preoccupa.

domenica 1 ottobre 2017

Lecce, anni 80'
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Ho ricordi lontani di me bambina,avrò avuto non più di 5 o 6 anni, in passeggiate in questa piazza,soprattutto verso le feste o in quei giorni in cui era il momento di rifare il guardaroba. Proprio alle spalle della piazza, in una strada parallela, ai tempi c 'era un negozio di scarpe per bambine, Primigi, dove ho passato interminabili sedute di prova.Da lì, sospetto, la mia idiosincrasia per le scarpe.
Mi ricordo decisamente l'insegna della Coca Cola e quella della Campari. 
E le macchine. Tante macchine,parcheggiate laddove ora ci sono fioriere di piante e panchine.

Lecce resta bellissima, tanto oggi in quanto sobria, tantissimo ieri in uno splendore di luci che la facevano sembrare Time Square.