domenica 15 maggio 2016


Captain America: Civil War, 2016, dir. Russo Brothers

" I retire for what, like five minute,and it all goes to shit"  
 cit. Clint Barton / Hawkeye

La mia reazione al film è stata più o meno questa. A mia discolpa, è solo la prima visione: spero vivamente che, con una seconda, la mia faccia diventi una di queste.

Ora...io i fumetti non li ho mai letti, quindi non ho in mano la padronanza totale della materia, ma anche così non mi tornano un sacco di passaggi.
Il film è, certamente, stilisticamente il migliore tra quelli girati fino ad ora: niente da eccepire su direzione registica,montaggio e effetti. Anzi, un complimentone enorme agli stuntman, perché non fosse stato per loro, credo che la prima ora di film avrei faticato maggiormente a elaborarla da sveglia.
Un complimentone enorme anche al cast : dall'inizio alla fine, nel vortice degli avvenimenti e dell'intrecciarsi di personaggi e rimandi e anticipazioni legati al Marvel Cinematic Universe, non c'è una faccia una che sia anonima o irrilevante, di quelle che ti passano davanti per tre secondi e poi già non ha più importanza. 
Qualsiasi personaggio, per quanto secondario e dal nome confondibile, ha avuto un suo spessore e l'associazione ad un attore famoso che nessuno potrà mai dimenticare, o sovrapporre o confondere. A partire dall' Agente Ross di Martin Freeman alla Maria Stark,madre di Iron Man, di Hope Davis. Io personalmente rendo grazie per la meravigliosa presenza di William Hurt: qualsiasi ruolo affronti, è sempre sul pezzo. 
Encomio speciale va a personaggio e costume di Black Panter: aspetto anZiosa l'uscita del film sul personaggio.
Capitolo a parte meriterebbe la zia May di Marisa Tomei: in pratica qui non si tratta più di schierarsi con il Capitano o con Robertino. Chiunque, uomo o donna che sia, uscirà dalla sala con una maglietta con su scritto "TEAM ZIA MAY TUTTA LA VITA". E non sto scherzando. (Signora Tomei, mi illumini sul suo segreto di eterna giovinezza, ché io qui combatto con le rughe e di anni ne ho venti meno di lei.)

Tuttavia (e da qui qualche leggero spoiler, quindi regolatevi se continuare o meno), il mio enorme e irrevocabile pollice verso va verso il personaggio più atteso: Spiderman.
Non mi piace l'attore, il personaggio è troppo giovane e parla talmente troppo che io in confronto sembro un misantropo. Mi ha infastidito dall'inizio alla fine. Compresa la battuta su Star Wars.
E soprattutto, trovo sia deontologicamente inaccettabile che Spiderman venga schierato nella fazione di Iron Man, sorprendentemente deciso a sostenere il sistema di vigilanza sostenuto dal governo, che prima fa il cascamorto con zia May e poi  diventa una sorta di mentore e lo chiama "bimbo ragno".  C'mon, seriously?!?!?
Mi spiace, ma a me proprio il colpo di fulmine iniziale ha subito un contraccolpo uguale e contrario all'entusiasmo dimostrato da tutti.
Se possibile, ho amato ancora di più la caratterizzazione del personaggio di Capitan America e del rapporto fraterno con Bucky, che va oltre la dedizione e la lealtà: Bucky è la famiglia e non ci si tira indietro,nonostante sia il Soldato d'Inverno e nella trasposizione, venga additato come il responsabile dell'omicidio dei genitori dell'amico Stark. Anche qui, fonti accreditate, mi suggeriscono questa come una forzatura nella sceneggiatura non di poco conto, stratagemma per avere una scusa per girare I Vendicatori Segreti, ideale seguito di Civil War. Sarà così? Ai posteri l'ardua sentenza.

Nel complesso, meglio la seconda ora e mezza del film: gestita meglio e con momenti di ironia maggiori, che nei precedenti avevano più spazio e dei quali secondo me non si può far a meno per rendere il film appetibile anche a chi non mastica la materia fumettistica.

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