giovedì 15 marzo 2012


Quella sono io.
Questi giorni che seguo un corso di formazione, 
che (non so,vorrei sperare) mi serve per avere un lavoro almeno per il prossimo mese, 
e la sveglia è puntata fissa alle 6 del mattino.
Sono io.
Io che ho dormito come al solito solo 4 ore e devo muovermi.
Mi vesto quasi ad occhi chiusi,
preparo velocemente la colazione a Lilo e il pranzo per me,
e inforco a tentoni la porta di casa per uscire incontro alle pungenti mattinate di marzo,
un po' frastornata, come quando avevo 16 anni e il treno che mi  portava a scuola era alle 7.15
E per strada cerco di non pensare a come è finita l'ultima volta che ho fatto un corso uguale,
con 8 ore di formazione sconsideratamente accellerata davanti ad un pc,
con tre applicativi diversi da gestire,
per far fronte alla richiesta di clienti incalzanti e piani tariffari dal nome (non mi spiegherò mai perchè)
talmente pittoresco da ricordare che, in un momento diverso, mi farebbe anche ridere.
E coordinatori che ti chiedono di farlo nel minor tempo possibile.
Sono io.
Che cerco di trovare la mia faccia più sveglia e intelligente,
da metter su per fare una buona impressione
anche se poi non servirà a niente.
Sono io che un paio di volte, durante i tempi morti della spiegazione, 
mi appisolo sul banco e mi sveglio appena in tempo,
un pelo prima che il formatore si avvicini abbastanza da sorprendermi. 
Sono io che continuo a ripetermi che, comunque vada, almeno sto conoscendo persone nuove,
anche se c'è una vocina che mi dice di non essere precipitosa,
chè anche se sono persone che mi piacciono, (almeno per il momento),
domani potrebbero non esserci più.(viste le circostanze)
Sono io che a pranzo mi godo il sole,
nel parchetto vicino alla sede,
e chiacchiero con S., V. e M., di tutto e di niente.

Sono io che ricomincio di nuovo da capo,
che mi tocca,
che non ci spero, ma ci spero,
che voglio, ma non voglio (ma ho bisogno)
che ho paura,
che un attimo prima penso di farcela e quello dopo mi trincero dietro un
"ci sono già passata, so già come andrà a finire",
E in realtà vorrei che  accadesse qualcosa di meglio, qualcosa di più. 
Qualcosa.
(E anche qualcuno, ma questo è un altro discorso).

Sono io
Ma non lo so se sono io.





giovedì 1 marzo 2012

Ascoltare i miei ricordi

Detta in tutta onestà, non posso definirmi una fan a tutto tondo di Dalla.
Ma, tornando indietro sui passi della mia esistenza, 
non c'è ricordo della mia vita che in qualche modo non sia collegato alle sue canzoni.
Mi fa uno strano effetto, se penso che la prima e unica volta che l'ho visto 
dal vivo è stato più di due anni fa, proprio qui a Torino, appena tornata
dalle vacanze estive.Era una tappa del Tour con De Gregori, in Piazza Castello.

Uno dei primi e più vecchi ricordi che mi legano alla musica di Dalla 
risale alla mia adolescenza.
Ed è un ricordo a cui tengo tanto, perché è anche legato a mia madre.
Avevo credo 11 o 12 anni. Era un pomeriggio di marzo, appena dopo pranzo. 
Io e mamma eravamo in cucina, stese abbracciate sul divano a guardare un po' di tv.
Ricordo che a quell'epoca (sarà stato il 1989) nel pomeriggio,
sulla rai davano i film musicali in bianco e nero
con Gianni Morandi e Laura Efrikian, quelli di fine anni 60.
E  a me quei film piacevano un sacco, nemmeno fossero capolavori cinematografici.
Quel giorno guardavamo "Se non avessi più te". 
E mentre Morandi cantava quella che per me era una delle sue canzoni più belle,
quella che poi dava il nome al film, mamma mi diceva che non era d'accordo. 
Che la canzone più bella di Morandi, secondo lei era "Occhi di ragazza". 
Ricordo ancora che si mise a canticchiarla per farmi sentire le parole.
Le parole che, avrei scoperto molto dopo, erano in realtà di Lucio Dalla...
Quella canzone resta ancora oggi una delle mie preferite perché all'epoca 
ascoltarla mi faceva sentire in grado di "guardare" lontano.
Non lo so perché, ma proprio le parole iniziali, con tutto quel nominare gli occhi
e i viaggi, avevano una grande influenza sul mio guardare avanti.
In ogni caso, ancora oggi che sono adulta,
ogni volta che lo ascolto le lacrime sono inevitabili.

    
"OCCHI DI RAGAZZA QUANTI CIELI QUANTI MARI CHE MI ASPETTANO
OCCHI DI RAGAZZA SE VI GUARDO VEDO I SOGNI CHE FARO'..."


Al periodo tra la fine degli anni 80 e i primi anni '90, sono legati altri ricordi alla musica di Dalla e Morandi.
In realtà a quell' epoca ero affascinata molto dai gusti musicali della zia R., la sorella più giovane 
della mamma, che all'epoca avrà avuto si e no 22-23 anni. E per me era una sorta di figura mitologica.
Da piccola non vedevo l'ora di diventare grande ed essere un po' come lei.
A casa della nonna c'era ( e c'è ancora) una vecchia radio con all'interno un giradischi.
La zia ascoltava tantissimo Venditti e, soprattutto, Baglioni,del quale sono diventata 
ben presto anch'io grande fan.
Ma, grazie al cielo, ero una che ascoltava un po' di tutto.
Anche perchè erano anche i tempi di DeeJay Television e di Videomusic e 
dei primi programmi musicali alla tv con i video delle canzoni. Mtv sarebbe arrivata un po' dopo.
E se c'è un video che credo fosse immancabile, in quei pomeriggi divisi tra lo studio e la tv,
era certamente quello di "VITA". Io mi ostinavo, sbagliando ogni volta, ad indicarlo come "Siamo Angeli",
così come veniva cantato il ritornello.
E anche questa è stata una canzone il cui testo mi ha sempre toccato tanto. 
Forse perché ci sentivo dentro il sapore del vissuto, dell'essere adulti. 
E diventare grande il più presto possibile credo fosse il sogno di qualsiasi 13enne.

"SIAMO ANGELI CON LE RUGHE UN PO' FEROCI SUGLI ZIGOMI
FORSE UN PO' PIU' STANCHI MA PIU' LIBERI
URGENTI DI UN AMORE, CHE RAGGIUNGE  CHI LO VUOLE RESPIRARE"


Ed infine, in tempi se vogliamo dire più recenti, ma sempre passati,
ho scoperto quella che poi è diventata la mia canzone preferita di Dalla.
Tra i vari "L'ANNO CHE VERRA'", "CARUSO", "PIAZZA DEL POPOLO" e "BALLA BALLA BALLERINO",
senza dimenticare quell' "ATTENTI A LUPO" che ha accompagnato i miei anni di liceo oserei dire
sempre, non potevo smentirmi. Il mio cuore e la mia mente si sono innamorati di 
"FUTURA" sin dalla prima volta che l'ho sentita. Molto tardi per la verità, dato che la canzone è del 1980.
E' stato una notte, durante una trasmissione di Marzullo.
Non so chi fosse l'intervistato, nè quali fossero le motivazioni che l'avessero spinto a decidere
per quella canzone.
Ma io l'ho sentita e da allora, ancora oggi, è una canzone che non manca assolutamente nel mio I-pod.
Perchè c'è dentro un pezzo di me stessa ( basta leggerne il testo e conoscermi anche abbastanza poco)
e il ritmo di giornate passate ad aspettare il domani,
cercando di controllare le paure e le insicurezze che sempre mi attanagliano lo stomaco.


"ASPETTIAMO CHE RITORNI LA LUCE
DI SENTIRE UNA VOCE
ASPETTIAMO SENZA AVERE PAURA
DOMANI".

La ascolto sempre forte e continuerò a farlo ancora più forte, anche ora che Dalla non c'è più.
Sarà, credo, il miglior modo di ricordarlo e ascoltare i miei ricordi.

Colloqui lavorativi telefonici spensierati:

zelante recruiter che mi chiedi (dopo che ho richiamato io per 3 volte in un'ora per fornire informazioni nemmeno stessi andando a lavorare per l'FBI invece che per un Call Center) :
"lei è motivata e ispirata a intraprendere questo percorso?vorrei essere certa della cosa...?" 
mi avvalgo della facoltà di non sopportarti così, a pelle senza averti nemmeno vista in faccia,
e di mandarti più o meno mentalmente affanculo ogni volta che ne ho voglia.

                 (corto animato "The Fantasti Flying Books of Mr. Morris Lessmore" , Premio Oscar 2012)
                                     


                               " I LIBRI NON SOSTITUISCONO LA VITA, MA NEPPURE LA VITA SOSTITUISCE I LIBRI" 
Joan Fuster, Giudizi finali, 1960/96

Ieri sera, chiacchierando a cena del più e del meno,
CoinquilinaGrande mi raccontava di un gioco che ha trovato sul socialcoso:
30 giorni di libri. Uno dei soliti giochi a domanda aperta che ti costringono a 
riflettere e dare una risposta abbastanza decisiva.
Il libro preferito, la citazione preferita, etc. etc.
E mi diceva, provocandomi non poco sconcerto, che non aveva un libro preferito.
Tra i miei "non è possibile" e "devi avercelo per forza",
mi spiegava come ogni libro che ha letto fino ad ora abbia la sua importanza,
che non riusciva a fare un paragone per stabilire quale fosse il migliore,
quindi aveva più libri preferiti, a cui era legata da ricordi o dall'empatia che aveva provato
con i personaggi. 
La cosa che più mi ha sorpresa è stato scoprire che degli innumerevoli libri
che ha letto, anche se le sono immensamente piaciuti, non ne ha riletto nemmeno uno.
"Evidentemente" mi diceva " ancora non ho trovato IL libro. Il MIO libro". 
Ammetto che un po' l'ho invidiata.
Ma solo un po', chè io con l'invidia (anche quando è intesa in senso positivo) non 
c'ho molta familiarità.
L'ho invidiata pensando al suo essere ancora alla ricerca e a quel libro che l'aspetta,
che diventerà il prescelto. Io ce l'ho già, IL libro, e sono sulla strada contraria:
dubito esista un altro libro che amerò allo stesso modo.
In ogni caso, nella mia ottica, questo riuscire ad assegnare ad ognuno (ma proprio ad ognuno)
dei libri che ha letto la stessa importanza, senza necessariamente incasellarli in 
un ordine gerarchico di simpatia o trasporto affettivo, per me è un segno di grande forza. 
Forza intesa come capacità di tenere insieme le innumerevoli emozioni che ti danno i libri,
senza perdere per strada una storia a favore di un'altra.
Pensavo che a me capita spesso di non essere in grado di tenere insieme tutti i ricordi di una vita.
Così a volte mi capita di non essere in grado di tenere insieme tutte le emozioni o i ricordi che 
mi hanno dato tutti libri che ho letto fino ad ora. E un po' mi dispiace.
A differenza di quello che accade a CoinquilinaGrande, a me accade che ci sono 
3 libri da cui letteralmente dipendo,
3 libri che ho bisogno di rileggere almeno una volta all'anno,
che mi possiedono e mi ritornano in mente e mi aiutano quando sono di cattivo umore.
Libri di cui sono in grado di citarne a memoria passi.
Poco importa se questi libri abbiano avuto o meno una certa risonanza ufficiale,
che abbiano lasciato o meno un segno nella letteratura mondiale o cose del genere.
Sono i miei libri e, in perfetto ordine gerarchico anche tra loro, 
sono ciascuno IL libro. Quel libro che la vita non può sostituire.
Quel libro che vive ogni volta che lo leggo e mi fa volare, come nel corto che qui ho postato.

Giusto perchè ho voglia di allungare il post e condividere il divertimento.
ecco i miei 30 giorni di Libri (non sarà difficile indovinare quali sono i 3 libri di cui prima):

1) Il tuo libro preferito.
OCEANO MARE, A.BARICCO, 1993
2) La tua citazione preferita. 
"(...) SONO GLI ALTRI LE STRADE, IO SONO UNA PIAZZA, NON PORTO IN NESSUN POSTO, IO SONO UN POSTO." CITY, A.BARICCO, 1999
3) Il tuo personaggio preferito di un libro che hai letto.
CLARE ABSHIRE de LA MOGLIE DELL'UOMO CHE VIAGGIAVA NEL TEMPO, A.NIFFENEGGER,2003 
4) Il libro più brutto che tu abbia mai letto.
L'ISOLA DEL GIORNO DOPO  , U.ECO, 2004 
5) Il libro più lungo che tu abbia mai letto.
 per me è una serie di 7 libri scritta da S.King nell'arco di 30 anni, incentrata sulla storia di un unico personaggio,
LA TORRE NERA 1982-2012
6) il libro più corto che tu abbia mai letto.
NOVECENTO, A.BARICCO, 1994 
7) Il libro che ti descrive. 
CASTELLI DI RABBIA, 1991
8) Un libro che consiglieresti. 
FELICITA', W.FERGUSON, 2002
9) Un libro che ti ha fatto crescere.
OCEANO MARE, A.BARICCO, 1993 
10) Un libro del tuo autore preferito. 
giusto per non ripetermi, SETA di A.BARICCO, 2007
11) Un libro che prima amavi e che ora odi.
JACK FRUSCIANTE E' USCITO DAL GRUPPO, E.BRIZZI, 1994 
12) Un libro che non ti stancherai mai di rileggere.
OCEANO MARE, A. BARICCO ex-equo con FELICITA', W. FERGUSON
13) Il libro che in questo momento hai sulla scrivania. (Sempre se ne hai uno :3)
IL SIGNOR MALAUSSENE, D.PENNAC, 1995 
14) Il libro che stai leggendo in questo periodo.
LA FAMIGLIA WINSHAW, J. COE, 1994 
15) Apri il primo libro che ti capita tra le mani ad una pagina a caso e inserisci la foto e la prima frase che ti salta agli occhi. 
"UN MEDICO PUO' DIVENTARE MATTO?A CAUSA DEL MESTIERE INTENDO..." IL SIGNOR MALAUSSENE, PAG.191
16) La tua copertina preferita.
CASTELLI DI RABBIA ,EDIZ. RIZZOLI, IDILLIO - T.DE LEMPICKA 
17) Il personaggio con cui ti vorresti scambiare di posto per un giorno.
DANIEL BODMAN T.D. LEMON NOVECENTO 
18) Il primo libro che hai letto. 
IL COLLE DELLE LANCE, L.CIRILLO, 1988
19) Un libro il cui film ti ha deluso. 
LA MOGLIE DELL'UOMO CHE VIAGGIAVA NEL TEMPO e ERAGON: i peggiori adattamenti di sempre!
20) Un libro dove hai ritrovato un personaggio che ti rappresentasse.
CHE FINE HA FATTO MR.Y: la protagonista , ariel manto, é scritta quasi a mia immagine e somiglianza. 
21) Un libro che ti ha consigliato una persona importante per te. 
CHE FINE HA FATTO MR.Y
22) Un libro che hai letto da piccola.
LE AVVENTURE DI TOM SAWYER, M.TWAIN, 1876 
23) Un libro che credevi fosse come la gente ne parlava e invece sei rimasta o delusa o colpita.
NON BUTTIAMOCI GIU', N.HORNBY, 2005 
24) Il libro che ti fa fuggire dal mondo.
TUTTA LA SAGA DI HARRY POTTER 
25) Un libro che hai scoperto da poco.
LA SERIE DEDICATA AI MALAUSSENE, DI PENNAC.  
26) Un libro che conosci da sempre. 
OCEANO MARE, BARICCO
27) Un libro che vorresti aver scritto.
CASTELLI DI RABBIA, BARICCO 
28) Un libro che farai leggere ai tuoi figli.
LA RAGAZZA DELLE ARANCE, J.GAARDER, 2004 
29) Un libro che devi ancora leggere. 
CENT'ANNI DI SOLITUDINE. Troverò la forza,prima o poi.
30) Un libro che ti ha commosso. 
LA RAGAZZA DELLE ARANCE