domenica 24 giugno 2018

"Il tempo è fuggito tanto velocemente che l'animo non è riuscito ad invecchiare"
D. Buzzati, Il Deserto dei Tartari 



Se dovessi dire come mi sento alla fine di questo 39mo compleanno, mi viene solo da dire che ho la sensazione che 15 anni fa devo aver sbagliato strada e adesso sto tentando di rifarla tutta contromano. 
Ed ho la paura che, di fatto, non troverò sulla strada nessuna rotatoria al momento giusto.
Come dicevo precedentemente, non sono infelice, ho solo molte mosche nel pugno della mano. "Un ago magnetico in cerca di orientamento continuo" [cit.]

Ogni volta che arriva il mio compleanno (che al momento in cui scrivo è anche già passato),
non posso fare a meno di ripensare ad un pomeriggio di 20 anni fa in cui avevo solo 18 anni e una ragazza mi parlo dei miei trent'anni come se fossero dietro l'angolo. 
Ci penso sempre in questa occasione, perché in mancanza d'altro, si finisce con l'attaccarsi un po' a tutto nel vedere come sono andate le cose e come invece sarebbero potute andare. D'altronde a me non capitano problemi in una vita normale. A me capita un po’ di normalità in una vita di problemi.
Ho pensato spesso alla me stessa di vent'anni fa in questi giorni e alla velocità in cui questi vent'anni sono passati. Un po' ci ho pensato con nostalgia, più spesso per tenere vivi ricordi che ogni tanto si perdono nella babele degli avvenimenti di una vita. Se dimentichi allontani dalla mente. Se ricordi, riporti al cuore.
Dimenticare è una cosa che un po' mi fa arrabbiare, ma ricordare spesso è un'operazione strana e difficile. Vorrei tuttavia, essere in grado di non dimenticare mai niente e nessuno.

Sarà stata una coincidenza, ma giusto ieri la mia vicina dal pollice verde mi ha aiutato a piantare in un vaso del mio balcone i Non ti scordar di me. Fioriranno non prima dell'anno prossimo, se sono fortunata, in concomitanza con il prossimo compleanno, il prossimo traguardo. Un augurio, un regalo, il proposito di ricordarmi di innaffiare la pianta e sperare che nasca.

( NB:In ogni caso, la mia amica spagnola continua ad azzeccare i regali di ogni ricorrenza, stracciando il mondo di persone che ho intorno, che pure mi riservano un pensiero.
Per l'ultimo compleanno prima della definitiva entrata nel mondo degli "anta", ha pensato bene di una sosta per il (mio) viaggio in un luogo che ho in programma di visitare da anni, ma che, per un motivo o per un altro, fino ad ora ho dovuto accantonare: Pré Saint-Didier.





Ho un anno per decidere e fare in modo di godermelo.
Poi ci sarà il decennio dei 40, ma quella è ancora una storia tutta da scrivere.)


domenica 10 giugno 2018


Indovina chi viene a cena, 1967, dir. S. Kramer

Ogni volta che arrivo a questo punto del film, pur avendolo visto ormai un numero spropositato di volte, ho gli stessi lacrimoni luccicanti di Katherine Hepburn.
A differenza di lei, che nel suo recitare ha questa compostezza carica di phatos ed emozione, io non riesco a fare altrettanto. I miei, inevitabilmente, sgorgano scompostamente.
Lei ovviamente è di un altro livello.

Ci sono pochi film al mondo che, al pari di questo, riescono ad essere così sinceri e attuali.
E' stata l'ultima prova di attore di Spencer Tracy, che morì esattamente 17 giorni dopo questo film. 

Fatevi un favore: se ancora non vi fosse capitato di vederlo o ne avete solo distrattamente sentito parlare, prendetevi un'ora di tempo e guardatelo fino alla fine, al più presto.
Di questi tempi, fatti di mancanza di accettazione, è un toccasana per mente e cuore.

sabato 2 giugno 2018

Cobra Kai, 2018

Aspettavo qualcosa del genere da 30 anni.