sabato 7 aprile 2018

" CHE DIFFERENZA C'E' TRA LA SOLITUDINE E L'ESSERE INCOMPRESI?" [cit.]
Sabato.
Un altro.
Domanda della sera.(o della vita? whatever...)
In realtà non voglio una vera risposta. Non mi serve. E anche se l'avessi, probabilmente non ne vedrei la sfumatura utile.
Non sono infelice. Sono consapevole. Troppo presente a me stessa, purtroppo.
Perché faccio ancora molta fatica a rassegnarmi ad alcune logiche di merda della mia vita.

3 commenti:

  1. Essere consapevoli è qualcosa di non semplice ma che fa stare meglio
    Almeno si percepisce ciò che accade e non so vive disconnessi
    Poi la solitudine non è male. Quando è una scelta ça va sans dire ;-)

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  2. stare meglio non so...il problema resta sempre che le logiche di merda persistono ed io non ho ancora il giusto distacco per almeno conviverci.
    F.

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    Risposte
    1. Il giusto distacco è difficile da raggiungere.
      Forse (e sottolineo forse dato che non ti conosco e non so come sei) è meglio operare una potatura, dei rami che portano via energie senza dare nulla.
      In questo modo convivi solo con quello che merita.
      Non è facile...magari non riesci a liberarti di tutte le logiche di merda ma riuscire a fare in modo pure la nostra vita sia una merda...è prioritario :-)

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