mercoledì 7 febbraio 2018

Go Baglioni Go


Io non vedo il Festival tipo dal 1989. 
Per puro e semplice disinteresse, avevo di meglio da fare.
Quest'anno lo vedo, più per seguire una sorta di sillogismo aristotelico "de noi artri":
amo Baglioni alla follia. Se lui fa Sanremo, io sono moralmente obbligata a vederlo.
Per la verità non ho ascoltato una canzone una in 4 ore di trasmissione: audio silenziato, eccetto nelle pause dei siparietti. 

Al momento salvo due cose. Anzi tre.

Fiorello. Ma questa è una banalità: non esiste concorrenza tangibile, tant'è che è lapalissiano che se il festival l'avesse condotto lui, non ce ne sarebbe stata per nessuno.

Favino. Sta sfoderando tutto il campionario dell'attore versatile, ironico,  credibile e sornione. Tiene la scena come fosse sul set di un film senza sbagliarne una e il Medley canoro per me lo metterebbe sul podio. Meglio di Fiorello.

Fiorello che canta " E tu" con Baglioni. 
Ora a Claudio si può rimproverare tutto: dal lifting fuori controllo al fatto che non è capace di presentare. (Sebbene vent'anni fa in Anima Mia le cose andarono molto diversamente. Solo che Baglioni resta Baglioni, guai a guardare oltre i quasi 40 anni di ghettizzazione). Ma la capacità di star dietro ad uno come Fiorello senza risultare un ebete che si è trovato là per caso fino ad ora ce l'ha avuta solo Baldini. Quindi Baglioni, visto anche il fatto che ha una tenuta vocale che spacca serenamente il culo a tutti i cantanti in gara,  per me, ha superato le aspettative. 
Per quanto mi riguarda ha già vinto tutto. 

#GoBaglioniGo


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