martedì 27 febbraio 2018


Time, The Dark Side of The Moon, 1973 - Pink Floyd

Ticking away the moments / that make up a dull day / you fritter and waste the hours / in an off hand way / kicking around on a piece of ground / in your home town / waiting for someone or something / to show you the way. 

Tired of lying in the susnshine / staying home to watch the rain / you are young and life is long / and the is time to kill today / and then one day you find / ten years have got behind you / no one told you when to run / you missed the starting gun

And you run and you run to catch up / with the sun, but is sinking / and racing around / to come up behind you again / the sun is the same in the relative way / but you're older / shorter of breath / and one day closer to death

Every year is getting shorter / never seem to find the time / plans that either come to naught / or half page of scribbled lines / hanging on in quiet disperation / is the english way / The time is gone / the song is over / thought Id something more to say..


# febbraio finisce oggi, il 2018 è ancora lungo.


domenica 25 febbraio 2018


E quando quelle azioni le fai e non ti portano comunque un miglioramento come si chiama?
E comunque io del mio intuito ho imparato a diffidare. Altroché...

sabato 10 febbraio 2018

"E’ questa dunque la saggezza? Essere capace di restare impassibile agli eventi ma più o meno soddisfatto? Come una linea continua orizzontale? Come un semaforo inceppato sull’arancione?"

Come un semaforo inceppato sull'arancione.
Ma quanto alla saggezza e alla soddisfazione, ho qualche dubbio. 
Soprattutto sulla soddisfazione.

mercoledì 7 febbraio 2018

Go Baglioni Go


Io non vedo il Festival tipo dal 1989. 
Per puro e semplice disinteresse, avevo di meglio da fare.
Quest'anno lo vedo, più per seguire una sorta di sillogismo aristotelico "de noi artri":
amo Baglioni alla follia. Se lui fa Sanremo, io sono moralmente obbligata a vederlo.
Per la verità non ho ascoltato una canzone una in 4 ore di trasmissione: audio silenziato, eccetto nelle pause dei siparietti. 

Al momento salvo due cose. Anzi tre.

Fiorello. Ma questa è una banalità: non esiste concorrenza tangibile, tant'è che è lapalissiano che se il festival l'avesse condotto lui, non ce ne sarebbe stata per nessuno.

Favino. Sta sfoderando tutto il campionario dell'attore versatile, ironico,  credibile e sornione. Tiene la scena come fosse sul set di un film senza sbagliarne una e il Medley canoro per me lo metterebbe sul podio. Meglio di Fiorello.

Fiorello che canta " E tu" con Baglioni. 
Ora a Claudio si può rimproverare tutto: dal lifting fuori controllo al fatto che non è capace di presentare. (Sebbene vent'anni fa in Anima Mia le cose andarono molto diversamente. Solo che Baglioni resta Baglioni, guai a guardare oltre i quasi 40 anni di ghettizzazione). Ma la capacità di star dietro ad uno come Fiorello senza risultare un ebete che si è trovato là per caso fino ad ora ce l'ha avuta solo Baldini. Quindi Baglioni, visto anche il fatto che ha una tenuta vocale che spacca serenamente il culo a tutti i cantanti in gara,  per me, ha superato le aspettative. 
Per quanto mi riguarda ha già vinto tutto. 

#GoBaglioniGo


lunedì 5 febbraio 2018


Un altro inverno. Un altro Febbraio. Altra neve.
Nuovi brevi sommovimenti lavorativi.

Non è tanto il non farcela, é che ce la devi fare per forza anche se non sai più come.
La forza di inerzia. 
Credo che ci sia solo quello ormai.