domenica 18 settembre 2016

Ancora Tu


Da quando l'ho ascoltato la prima volta, quasi dieci anni fa, di questo signore qui mi piace (letteralmente) TUTTO:
La voce. Dei, LA VOCE!
La musica.
I video, soprattutto questo e questo.
Il corpo, la presenza scenica.
La mente, perché gli senti dire queste cose qui e qui e capisci che ha anche un cervello che fa funzionare ed è talmente sul pezzo senza voler fare il personaggio che quasi è commovente.
Le risate improvvise.
L' umorismo acuto e intelligente.

Ma più di tutto, mi piace la capacità sorprendentemente naturale, e insieme un po' schizzata, di mischiare l'italiano e l'inglese. Cosa che gli invidio incommensurabilmente. Cosa che lo rende in qualche modo libero e sfuggente, come se non appartenesse né ad un luogo né all'altro, rappresentandoli allo stesso tempo entrambi. A modo suo.

E niente, ho passato il week end con la sua voce in loop e ho deciso che al prossimo concerto che tiene in Italia, sarò là sotto il palco senza se e senza ma.

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