mercoledì 24 agosto 2016


Grazie ad una cara amica, che mi ha segnalato ad una collega di un'altra azienda, ho trovato un nuovo lavoro. Quello che, nel panorama di tutti i miei lavori, potrebbe essere definito un "lavoro serio". 
Ho cominciato questo lunedì, facendo formazione sull'azienda ( francese) e sul prodotto, sugli obbiettivi e le strategie. 
Ne avevo bisogno, di questo lavoro, e sono enormemente grata del fatto che ci sia, soprattutto nell'ottica di trovare un po' di stabilità e tranquillità. 
E sono grata all'amica che si è abbastanza esposta, suggerendo il mio contatto alla collega, nonostante quest'azienda cercasse una figura ferrata sulla lingua francese e magari una persona molto più giovane di me su cui poter investire a lunga scadenza.

Oggi è stato il terzo giorno di formazione e, a dirla tutta, pur non essendo un settore in cui io abbia nozioni o esperienza specifica, la cosa mi sta interessando anche molto. Soprattutto il lato che implica le trasferte in giro per l'Italia, cosa che non ho mai sperimentato e che ha un certo fascino per una sedentaria e abitudinaria come me.

Oggi è stato il terzo giorno ed io rimug(g)ino.

Rimug(g)ino da ore non tanto sulla tipologia di lavoro, che di per sé ho sempre fatto in altri ambiti e con regolamentazione solo un po' diversa rispetto a quella di adesso, ma quanto su un discorso che ha fatto la mia responsabile mentre mi illustrava alcune tabelle con il fatturato e cercava di istruirmi su quali devono (o dovrebbero) essere gli obbiettivi da raggiungere.
Rimug(g)ino perché mi ha detto, in tutta franchezza e in buona fede (o almeno così voglio sperare, perché lei mi piace ) che il mio destino sarebbe stato un altro, se non fosse stato per la fiducia che il grande capo ripone nel giudizio della mia amica.
Rimuggino perché penso alle millemila aziende a cui ho inviato un curriculum e che mi hanno riservato il "destino altro" solo perché non avevo un contatto da potermi spendere per avere la possibilità di fare un colloquio. Ché magari è un discorso logico e ineccepibile, visto con i loro occhi e valutato secondo la loro politica pratica e concreta di avere il massimo, spendendo il minimo. Ma a me benefici non ne porta, tutt'altro.
Rimug(g)ino perché quel discorso è stato il fattore scatenante della sensazione che, anche se lavorerò al 150% delle mie conoscenze e capacità e buona volontà,e sì, mettiamoci anche quel 10% di ottimismo e positività che ci sarà certamente da qualche parte dentro di me (anche se non so quale...), la realtà pratica della vita (la mia) è un'altra. 
Rimug(g)ino perché non esistono le cose facili: "esistono le cose che io so fare e le cose che io non so fare" [cit. Julio Velasco, altrove].
Rimug(g)ino perché è un momento topico della mia vita, questo. Forse l'ultimo, perché poi non lo so se di occasioni ne avrò altre.
Rimug(g)ino perché non dovrei già rimugginare su  un lavoro che non ho materialmente nemmeno cominciato, e invece rimuggino.
Rimug(g)ino perché sto cercando...anzi, DEVO  TROVARE, un modo per "schiacciare bene un pallone alzato male. Perché se la realtà è come è e non come la voglio, il mio cervello, che è un computer straordinario, deve aprire tutti i files con il titolo 'palla alzata bassa' e in questi files c'è la soluzione per le palle alzate basse, che sicuramente non è schiacciare 
alto."
Rimug(g)ino perché devo trovare quei files, ma non so se ce li ho. Spero solo che ci siano. E che questi benedetti files abbiano solo bisogno di un aggiornamento e che non siano corrotti o inutilizzabili. Perché DEVO RISOLVERE L'ALZATA, senza parlare dell'alzata o dell'alzatore, e non sono propriamente un Giani o uno Zaytsev (giusto per assaporare ancora un po' di atmosfera olimpionica). Non in questo ambito, almeno. O ancora.

Meditavo di scrivere a Velasco e chiedergli di farmi da personal trainer e motivatore aggiunto da qui fino a febbraio.
Ma forse devo solo sperare che vada bene se faccio quello che so fare.

NB: mi si faceva notare che per rimuginare in modo grammaticalmente corretto può bastare una sola "g"....ma ho deciso di tenere l'altra come sorta di rafforzativo, anche se è sbagliato. Prendetela come una scelta artistica e onomatopeica.
Vi voglio bene Grammar Nazi, è un bene che esistiate... :)

2 commenti:

  1. Vorrei poter affermare con sicurezza che voleva essere un modo per sottolineare con forza il mio "rimuGinare", ma la verità è che il correttore automatico del blog mi segnala come errore " rimugino" e "rimuginare", mentre mi dà per buona la doppia G. Errore imperdonabile, probabilmente non succederà più per il resto della mia vita.
    Grazie Anon GrammarNazi, per aver rimuGGinato con me fino alla fine del post e averlo sottolineato! :)

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