domenica 6 dicembre 2015


" Well it's saturday night / you're all dressed up in blue / I been watching you awhile / maybe you watching me too / so somebody run out / left somebody's heart in a mess / well if you're looking for love / honey I'm tougher than the rest. / Some girls they want a handsome Dan / or some good-lookin' Joe on their arm / some girls like a sweet-talkin' Romeo / well 'round here baby / I learned you get what you can get / so if you're rough enough for love / honey I'm tougher than the rest / The road is dark / and it's a thin thin line / but I want you to know / I'll walk it for you any time / maybe your other boyfriends / couldn't pass the test / well if you're rough and ready for love / honey I'm tougher than the rest / Well it ain't no secret / I've been around a time or two / well I don't know baby / maybe you've been around too / well there's another dance / all you gotta do is say yes / and if you're rough and ready for love / honey I'm toughe than the rest / if you're rough enough for love / baby I'm tougher than the rest".

Bruce Sprrengesteen, Tunnel of love, 1987 

" Qual è la differenza tra una presa di coscienza e una rassegnazione? Istintivamente definirei la mia presa di coscienza di oggi come una maturità, che esprime però la mia convinzione di una crescita secondo i miei propri criteri rispetto all'obbiettivo finale di ciò che desidero diventare, il che mi è poco chiaro attualmente. Ebbene oggi ho rinunciato all'essere istintiva e fare ciò che sento senza badare ai giudizi altrui ma soprattutto ai miei, come i libri che amo mi hanno insegnato; oggi, questa notte, ho resistito e mi sono abbandonata a ciò che la mia ragione, la quale rappresenta il mio istinto, che difficilmente mi inganna, mi dicevano; mi sono addormentata con un telefono in mano, tastiera illuminata, pronta a digitare tutti i miei pensieri in un sogno, dove avrei potuto evitare delusioni e decidere io stessa il finale, ed è così che ho chiuso. Sono cresciuta posso dirlo, ma ho lasciato la speranza, ad esempio di ottenere un uomo che non mi desidera ma che nella situazione non rappresenta altro che la sfida di tutto ciò che voglio avere nella vita e che solitamente non ho mai rinunciato a cercare di conquistare. Da oggi sono maturata e rassegnata. L'amore per una persona competitiva e che non si rassegna a perdere è un'attività distruttiva"
un'amica sul socialcoso

E penso inevitabilmente a questo sabato notte. Un sabato notte che ho rimandato e rimandato, finché di scuse non ce ne sono state più. Un sabato notte passato ballando come se non ci fosse un domani, come ai vecchi tempi, quando QUEL posto era all'apice dello splendore ed io continuavo a guardare da lontano perché non sapevo come altro fare...un sabato notte in cui sono stata, effettivamente, tutta vestita di blu e ho cercato di essere abbastanza forte per vedere la realtà delle cose (again), quella che avrei voluto sfuggire, ma tant'è è stata lì sotto i miei occhi per ore. Una volta di più. E ho lasciato la speranza, quella speranza lì che non conto più le volte di cui ho scritto e parlato e pensato e riprovato, in realtà; anche se non lo so bene se sono maturata o mi sono rassegnata.  O tutt'e due le cose. O nessuna delle due. Queste cose le capisco sempre dopo o le capiscono solo gli altri per me. Perché io (pare) non sono abituata a recepire immediatamente, a comportarmi di conseguenza. A non pensarci. "Ad andare oltre" [cit.] Come ho letto non ricordo più dove, ci metto una frazione di secondo a sentire le cose e poi ci metto un secolo a prenderne atto. 
Quantificando, io ci metto più di un secolo. Questo sabato notte ne è la conferma.
Io sono più dura degli altri.

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