venerdì 18 dicembre 2015


Angel in the snow, David O'Neal

"Allen racconta un mondo che è in grado di tornare in equilibrio, ma con la leggerezza di chi deve rimettere le cose al suo posto"

Federico Gironi, recensione
coming soon

Questa sera sono andata a vedere Irrational Man di Woody Allen. E' un film fortemente Alleniano, molto filosofico, introspettivo, molto parlato. Una black comedy in cui il tema del destino, e degli equilibri tra moralità e sentimenti che spesso condizionano una vita, sono fortemente centrali e indagati  con la solita lucidità e scaltrezza propria del regista. Non è certamente un capolavoro, ma posso affermare che è uno dei migliori film di Allen degli ultimi anni.

Un po' sorrido se penso ai richiami che ha questo film nella mia vita. Labilissimi, beninteso.

Stanotte mi sono svegliata alle 3.45 del mattino per via di un sogno. Un sogno di cui, come sempre, non ricordo quasi nulla, tranne la fine. Che è poi il motivo per il quale mi sono svegliata un po' frastornata da quello che mi vedevo fare e mi son detta "ma quanti anni sono passati?" e, soprattutto, "quanti anni avrà lui adesso?".

Ho avuto una cotta assurda per il mio professore di sociologia dell'università. All'epoca ero poco più che ventenne e lui aveva la stessa età che ho io adesso. Era...E' un uomo brillante, un po' burbero, con una montagna di capelli ricci, non bello ma affascinante, con un accento veneto che all'epoca non riuscivo a far rientrare nella provincialità del posto. Soprattutto, sapeva il fatto suo ed era molto preparato sulla sua materia e nei filoni che inevitabilmente ad essa di collegavano. E' stato un professore che mi ha aperto la mente su molti aspetti della comunicazione e del comunicare, con il quale mi sarebbe molto piaciuto poter instaurare una sorta di amicizia perché credo sarebbe stato un ottimo interlocutore critico su diversi argomenti. Quest'uomo trasudava molta passione per la sua materia, molta capacità di analisi dei fatti e la capacità di mostrare le diverse sfumature di qualsiasi argomento avesse deciso di affrontare a lezione. Senza mai risultare noioso, fuori tema, parziale o autoreferenziale.
E a me piace questa tipologia di uomini dalla cultura sconfinata, che sono in grado di confrontarsi  e condividere la loro conoscenza e il loro punto di vista senza risultare pedantei, peggio ancora, arroganti e supponenti.

E niente, erano anni che non pensavo a questo professore e vedere il film di Allen mi ha fatto pensare che, in qualche modo e fatte le dovute proprozioni del caso, ho avuto anche io un irrational man nella mia vita. Ed è stato interessantissimo.

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