mercoledì 1 aprile 2015

" Il giorno dopo è sempre così. Il giorno dopo qualsiasi cosa. Un anno bisestile, una passione non corrisposta, una sbornia di liquore dolce. Non riesci ad abituarti all'idea di essere già al giorno dopo. Ti ritrovi nel tuo primo pomeriggio del tuo primo di gennaio a metà novembre e ti accorgi di essere stonato, perché fuori tempo. Per gli altri è un giorno come un altro. Per te, è un giorno come te. Sei in ritardo. Non sei ancora uscito da ieri ed è già domani, anche se gli altri lo chiamano oggi."
Il Vizio Dell'Agnello, Andrea G. Pinketts

" [...] perché ricominciare significa rincartare il mazzo e giocare da capo, e stavolta magari a un gioco che ancora non conoscevi, ancora, in un circolo infinito di possibilità e di realtà nuove con cui confrontarsi, da cui imparare e trarre conoscenza del mondo fuori di te e di te stesso, della tua capacità di starci, nel mondo. Significa anche ispessire la solitudine però, perché col tempo anche le persone passano, e quelle che ti sei lasciato alle spalle pian piano si allontanano, mentre quelle nuove non sanno niente del tuo passato, così sì crea una voragine tra chi sapeva cose importanti di te e chi le saprà, e nella quasi totalità dei casi nessuno più ti sarà nella percezione così 'vicino', perché la tua storia sarà spaccata da questo vuoto, che gli altri magari non notano, ma tu sì, per forza, perché tu lo sai quali pezzi mancano e sei lì da solo a saperlo."

Teiluj, Il post che solo una volta l'anno

Ci sono certi ricordi che andrebbero cancellati. Ma io, ahimé, sono persona dai ripensamenti continui..
E questi giorni sono proprio giorni di ripensamento, nel senso che ripenso a dove ero, a con chi ero e a come mi sentivo esattamente un anno fa come oggi. Ripenso a cosa mi aspettavo. Ripenso a cosa è successo senza troppi idealismi, nella pratica di quelle giornate, in cui non distinguevo le ore che passavano, non c'era una notte che fosse una notte e un giorno da vivere come si vive un giorno normale. E ripenso a tutti i passaggi intricati che si sono susseguiti e che poi mi hanno portata ad essere qui,come sono ora dopo tutto quanto, a dove sono, con la vita che ho, con le solitudini e i desideri inappagati in cui sguazzo mio malgrado. 

Sabbie mobili più che ricordi, quasi.
Ed io ho paura di non aver imparato la lezione. 

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