sabato 4 aprile 2015


" Poi arrivò il mattino / e col mattino un angelo / e quell'angelo eri tu / con due spalle da uccellino / in un vestito troppo piccolo / e con gli occhi ancora blu / E la chitarra veramente la suonavi molto male / però quando cantavi / sembrava Carnevale / e una bottiglia ci bastava per un pomeriggio intero / a raccontarlo oggi / non sembra neanche vero /. E la vita Caterina, lo sai, non è comoda per nessuno / quando vuoi gustare fino in fondo tutto il suo profumo. / Devi rischiare la notte, il vino e la malinconia, / la solitudine e le valigie di un amore che vola via./ E cinquecento catenelle che si spezzano in un secondo / e non ti bastano per piangere le lacrime di tutto il mondo. / Chissà se in quei momenti ti ricordi della mia faccia, / quando la notte scende e ti si gelano le braccia. / Ma se soltanto per un attimo potessi averti accanto /  forse non ti direi niente ma ti guarderei soltanto / Chissà se giochi ancora con i riccioli sull'orecchino / o se guardandomi negli occhi / mi troveresti un po' più vecchio . / E quanti mascalzoni hai conosciuto / e quanta gente quante volte hai chiesto aiuto, / ma non ti è servito a  niente./ Caterina questa tua canzone la vorrei veder volare / sopra i tetti di Firenze per poterti conquistare." 

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