mercoledì 25 marzo 2015



"They're writing songs of love / but not for me. / A lucky star's above / but not for me. / With love to lead the way / I've found more clouds of grey / than any Russian play could guarantee. / I was a fool to fall / and get that way / Heigh-ho!Alas! And also, lasck-a-day! / Althoug I can't dismiss / the memory of his kiss / I guess he's not for me".

Ogni volta che vedo "Quattro matrimoni e un funerale" (e negli ultimi tempi è già accaduto tre volte #uhmmmm) questa è la canzone che mi porto sempre nella testa per un sacco di giorni. La troviamo nell'incipit della storia e poi come sottofondo della sequenza in cui Charles aiuta Carrie a scegliere l'abito da sposa per il suo matrimonio con un altro. (!!). 
Ad essere onesti non ne avevo mai carpito il titolo o fatto particolare attenzione alle parole prima di oggi: la musica era più un risuonare incessante, una sorta di loop, il marchio di fabbrica che associo al film ogni volta che ci penso, il motivetto che mi risuona in testa finchè non vedo un altro film e lo sostituisco. Fino alla prossima volta...

Anyway, non avevo mai prestato eccessiva attenzione, dicevo, fino ad oggi, quando CollegAmica mi ha tempestivamente illuminata postandola sul socialcoso (questa volta credo non pensasse esattamente a me, ma come al solito ci si avvicina sempre, anche quando non ne ha l'intenzione...). La mia disattenzione mi ha leggermente interdetta perché la canzone ha molto a che fare con l'argomento della mia prima tesi sul Musical e questa cosa mi è sfuggita. 
Così ho cercato di colmare la mia curiosità e un po' ho sorriso sulle notiziole.
"But not for me"  è stata scritta nel 1930 da George e Ira Gershwin per il musical Girl Crazy, e fu interpretata per la prima volta on stage da Ginger Rogers. Il musical mette in scena la storia di Danny (!) Churchill, che è stato inviato in Arizona a gestire il ranch di famiglia. Suo padre lo ha mandato lì a concentrarsi su questioni più serie di alcool e donne (!!), ma Danny trasforma il posto, importando veline da Broadway e assumendo una showgirl (!!!). Il ranch è preso letteralmente da assedio da entrambe le coste e, intanto, Danny si innamora dell'impiegata postale locale, Molly gray (Ginger Rogers), che canta poi questa canzone.
La versione originale prevedeva una strofa introduttiva funzionale al musical che poi è stata abbandonata, perché stupidina e troppo datata: i versi prima del ritornello citano così: "I never want to hear from any cheerful Pollyannas / who tells you fate supplies a mate / It's alla bananas". Non sono bravissima nella traduzione, ma il significato credo che in qualche modo voglia dire "non voglio più sentire dalle allegre Pollyanna che il destino fornisce un compagno. sono tutte pazzie!". La canzone nel complesso parla del contrasto che chi la canta ha intorno: ci sono cose belle nel mondo, canzoni d'amore, stelle in cielo, ma non per lei/lui, a causa di un amore sbagliato. E chiude con un "I guess he's not for me". Lui non fa per me.
Qualcuno che ne sa un po' di me e delle mie peripezie amorose, ma soprattutto conosce bene il mio sconfinato e irrefrenabile senso cinematografico e del romanzesco, direbbe Game,Set,Match. 
Io dico solo ECCO. (cit.)
A buoni pochi intenditori, poche giuste parole...

Nel film la versione è quella di Elton John, ma girovagando in rete ho trovato anche una meravigliosa versione di Chat Baker, che merita veramente tanto e da oggi entra a pieno titolo nella mia playlist. 

PS: Come al solito, grazie CollegAmica, ci hai azzeccato anche questa volta!

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