venerdì 27 marzo 2015



Grey's Anatomy, 8x22
" La seconda volta che ti ho amato / Io non c'ero / E stavo bene. / Però è meglio quando tu mi ami. / Anche se io ci sono / E tu no. / Questa è la prima volta che ti riamo. "
Lars Lorén 

E niente, sono sola e ho bevuto un po', vorrei essere in giro a cercare di rifarmi una vita e invece sono davanti alla tv e sono incappata nei 6 minuti di puntata che più mi ha emozionata in 11 anni di serie. 
Altro che " So pick me, choose me, love me" della prima serie. Questo va oltre: ti investe come un treno ad alta velocità che sfreccia senza nessuno al comando e poi si schianta. 
E totalizzante e insieme concreto. E non riesce a smettere di dirlo, perché ha bisogno di dirlo e farlo capire bene.
Io arrivo al minuto 1.04 e al modo che ha lei di mettere l'accento non tanto sulla parola "love", ma sulla parola "you" e penso che la sicurezza con cui lo dice e la cosa più commovente e insieme cazzuta del mondo. Poi piango, ma solo un po'.

(E no, vorrei specificare che non penso a nessuno in particolare quando le sento dire "you". Ma ammetto che vorrei che arrivasse, prima o poi, qualcuno a cui poterlo dire con la stessa convinzione. Se poi volesse anche ricambiare, ovviamente niente in contrario...)

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