mercoledì 11 febbraio 2015



"[...] La vida es una tombola.../ de noche y de dìa.../ Si yo fuera Maradona / Vivirìa como él / Mil cohete, mil amigos / Lo que venga a mil por cien / [...] Porque el mundo es una bola / Que se vive a flor de piel / [...] Perdido en cualquier lugar..."


Quando ricevi quelle notizie che ti fanno urlare (sommessamente) (dentro). 
(E' tardi e rischierei di svegliare i vicini e agitare irrimediabilmente la gatta che mi dorme addosso).
E pensi davvero a quello che sarebbe stato se invece di tornare, fossi rimasta. 
Per trenta stupidissimi giorni in più.
E leggo le (diversissime) reazioni delle persone a me più care a cui ho raccontato le notizie, nell'ultima ora. A parte quella razionale e pensata delle ingegnere, gli uomini sono stati in qualche modo più spontanei e meno calcolati. Messe insieme, suppongo siano la giusta via di mezzo per avere spunto sul come comportarmi.
Prendere un bel respiro. Non pensare a quello che sarebbe stato. Sperare che accada qualcosa di buono. Dajè. Chiama chi devi chiamare e spera che accada un miracolo.

Non posso, in ogni caso, fare a meno di pensare a quanto la mia vita sia veramente una tombola...a quanto le cose che voglio di più in assoluto, con ogni molecola del mio corpo e della mia anima, finiscono invariabilmente con il non avversarsi. O con l'avverarsi quando o non mi interessano più, o non sono nelle condizioni di poterle apprezzare.
Come cantava il buon Silvestri, " E' come l'amore, va di tasca in tasca, come l'accendino vuole, ti ritorna quando non hai niente da appicciare, se escludiamo il poco che rimane ancora".
E l'amore in questo caso non centra veramente un cazzo.

Ps: A chi di dovere, è abbastanza ritmata questa? Kiss :P

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