mercoledì 16 aprile 2014

"Continuo a interrogarmi sulla tua presenza 
su quel lieve disordine che imprimi alle cose
quando ti passano vicino - quel nocciolo amaro 
che interponi al saluto. 
Dico solo
che sorridendomi hai bloccato il normale scorrimento del tempo 
nel tempo hai isolato per sempre un punto
di frattura - dico che ti ricordo così
non mi fa male né bene è solo un attimo
troppo luminoso per fissarlo a lungo."


Sergio Pasquandrea  ruminazioni: passing by

"Vorrei fossi qui con me ora. Le tue chiacchiere e la tua presenza mi rilasserebbero...potrei persino dormire credo". Mi scrivevi qualche giorno fa.
"Vorrei che tu volessi veramente quello che hai detto di volere", ti ho risposto io.
Perché non volevo concedermi nemmeno il  lusso del dubbio che lo volessi veramente, che parlassi davvero.
Perché i pochi uomini a cui mi interesso veramente mi dicono, non a caso, quell'unica cosa che ho voglia di sentirmi dire in quel preciso momento, senza avere la benché minima idea dell'effetto che ha veramente, di quanto per me sia proprio un "punto di rottura" tra la corazza che mi difende e mi tiene in piedi, e chi ho di fronte.
Uomini che non tengono minimamente conto che io poi li prendo sul serio.
Ed hai continuato a ripetermela questa cosa del dormire insieme, con convinzione, nel mio di letto.
"Dormire. A casa mia. Questa è la sfida. Rischieresti?" mi hai chiesto.
Io sto già rischiando. 
(Il fatto che io non riesca a digerire le cose fini a se stesse e mi costringo ad essere più "sportiva" di quello che in realtà sono, è più che un rischio.)
Ho preferito non cedere.
Non ricadere negli stessi errori di quest'anno passato mi è parso più impellente del lasciarmi portare in una casa che non è la mia, senza la mia gatta che continuava a farci la guardia mentre mi abbracciavi e le mie cose a proteggermi. 
Senza il controllo sulla situazione che mi danno questi 22 mq di soffitta che mi ritrovo per casa.
Mi sarei ritrovata la mattina dopo ancora più indifesa di quanto mi senta in questo momento e non è una cosa che mi posso permettere.Che tu parlassi sul serio o meno.

Avrei voluto veramente scoprire cosa avrei provato ad addormentarmi addosso a te.
Avrei voluto scoprire se poi avremmo dormito veramente.
Avrei voluto assaporarla quella sensazione di svegliarmi nel tuo letto con te vicino.

Ma non posso impedirmi di pensare che i "si vedrà" che sono saltati fuori in questi 8 giorni hanno lo stesso peso di un " ti voglio qui". E non va bene.
E che non ti sento da un paio di giorni e, qualunque sia la motivazione di questo strano silenzio, non va bene.
E anche se posso sembrare eccessiva e caricare le cose di aspettative ingiustificate, e non va bene uguale, io non posso essere quella che non sono solo per avere questi momenti. 
Quindi ti ricordo in quei pochi precisi e brevi istanti delle 5 del mattino, in piedi al centro della mia stanza.
Ma non ti aspetto e non ti cerco.

2 commenti:

  1. https://www.youtube.com/watch?v=yT46XPdZkzA

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    Risposte
    1. Vorrei dire semplicemente "Appunto",
      A dirla tutta ci ho fatto anche un post su questa canzone, qualche mese fa.
      E non nascondo che il richiamo è inevitabile.
      Ma la verità è che questa canzone mi fa pensare ad un altra persona che non è la persona a cui pensavo scrivendo questo post.
      E non riesco e non voglio mischiare le due cose.
      Se c'è una canzone a cui abbinerei questa post, più che altro perché mi ricorda il protagonista è questa
      https://www.youtube.com/watch?v=QrTu1s6AcAU

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