martedì 28 gennaio 2014

Anche se oggi piove


" Mi piaci perché sei normale. / Perché sei specchio di qualcosa ch'è già dentro me. / Chissà  se sarò mai il tuo cuore / la casa o lo scrigno dell'anima di un cantautore. / Quando ho incrociato la tua vita / ho colto un'energia ribelle e allora l'ho rapita. / E' complicato stare dietro ai miei perché / e sei anche giovane, ma dai, che cosa fai con me? / Scrivi tutti i sogni su una lettera e tienila stretta a te. / Soffoca le ansie e le paure. / Riesci ad appagarti oppure non ti basterà la mia realtà? / Sai che da qui il sole ti darà sempre calore. / Sai che non ci sarà mai nemmeno un falso, un illusione. / sai che il vento porta solo buone nuove, / e anche se sarà altrove resta stretta al canto di un amore. / Adesso fuori piove. / Afferra le mie mani se le trovi, / poi desidera di prendere di corsa il primo treno / piangi ancora o piangi meno. / Adesso sai vorrei restassi qui, / per credere con  me / che ci sarà per sempre il sole. / Anche se oggi piove. / Cosa nascondi lo cancellerai / se non sarò mai stato io per te una delusione. / Hai visto, ridi ancora, ancora ce la fai. / E non mi dire grazie adesso, per questa canzone. / No, non sei la prima / ho già scritto di altre donne. / Tu non dare peso a questo mucchio di parole. /  Tieni stretta solo la tua voglia di baciarmi. / Poi se voleremo sarà un'altra storia, o sarà il sole. / [...] Libera la voglia di gridare. / Lascia che la pioggia sia soltanto uno show da guardare. [...]"


Ho comprato i biglietti per andarli a vedere dal vivo e vorrei fosse già marzo.

Ascolto questa canzone quasi ogni mattina,negli ultimi tempi, quando esco di casa e faccio la strada velocemente come per scappare da chissà che cosa.
E continuo a piangere silenziosamente in mezzo alle persone, ferma ai semafori, attraversando il parco, sugli autobus.
Sperando che ci sarà veramente il sole. Prima o poi.

giovedì 23 gennaio 2014

" Come se le nostre azioni e la nostra personalità determinassero in parte la percezione che si ha di noi, come se giungessimo a crederci altri rispetto a quello che credevamo di essere perché il caso e l'irragionevole passare del tempo mutano la nostra circostanza esterna e il nostro apparire. 
O sono le scorciatoie e i contorti cammini del nostro sforzo quelli che ci modificano e finiamo per credere che sia il destino, finiamo per vedere tutta la nostra vita alla luce di ciò che è accaduto per ultimo o di ciò che è più recente, 
come se il passato fosse stato soltanto preparativi e lo stessimo capendo man mano che si allontana da noi, e lo capissimo del tutto alla fine."

Javier Marìas, Domani nella battaglia pensa a me, Einaudi 2005 

lunedì 20 gennaio 2014


" I don't  believe the things I say / About us when I'm drunk
And distance leaves a bitter taste / When you're gone
[...]
I walk the line of great unknows / but I never questioned those
And I'd go back to where we last met / and tell you so [...]"

sabato 18 gennaio 2014

"Qualche volta vi dovete dimenticare come vi sentite, 
e ricordare  cosa meritate. 
Siate abbastanza forti 
di lasciar andare ciò che non vi serve più,
e siate abbastanza pazienti
di aspettare ciò che vi servirà."

                                                                     Yehuda Berg

Sto aspettando.
"SE DEVO DIMENTICARTI MI RICORDERO' DI FARLO, MA NON CHIEDERMI POI DI DIMENTICARE CHE ME NE SONO RICORDATO"

                                                                                              A. Baricco, Mr Gwyn

Sto rileggendo il libro, nonostante sia pochissimo tempo che io lo abbia terminato.
E sono due giorni che mi arrovello sulla bellezza di gran parte dei pensieri che scaturiscono da queste pagine, che sento mie più di quanto avrei immaginato. Soprattutto di questo pensiero in particolare.
Ma questo è, in fin dei conti, l'effetto che più o meno tutti gli scritti di Baricco hanno su di me.

Anche incartarsi con le parole ha sempre un suo perché.


"Tutti vorrebbero essere Cary Grant. Anche io. " - Cary Grant (1904-1986)

mercoledì 15 gennaio 2014



Beauty - dir. Rino Stefano Tagliafierro

" Tempo famelico, spunta gli artigli al leone e fai in modo che la terra divori la sua dolce progenie, strappa le acuminate zanne alle fauci della feroce tigre,
e brucia nel suo sangue l'immortale fenice;
Alterna nel tuo volo stagioni tristi e liete, e fa quanto tu sai , tempo dal rapido passo,
al vasto mondo e alle sue dolcezze fuggitive:
Io ti vieto, però, il torto più grande : non scolpire le tue ore nella fronte del mio amore
né tracciare alcuna linea con la tua antica penna; 
nella tua corsa fai che rimanga intatto, qual modello di bellezza per coloro che verranno.
Oppure scatenati, vecchio tempo, contro i tuoi torti
il mio amore nei miei versi vivrà per sempre giovane."

W. Shakespeare, sonetto nr. 19

Grazie alla tecnica del digitale, c'è, in questo video, qualcosa che è insieme innocente, erotico e allo stesso tempo distorto. Qualsiasi cosa sia, lo rende bellissimo.

sabato 11 gennaio 2014


Ecco, non pensavo che l'avrei mai detto in tutta la vita, ma sono d'accordo!

Mentre lo guardavo ho avuto l'immagine della mia piccola A., figlia di un ingegnere e nipote di ingegneri, che fa più o meno la stessa cosa ed in contemporanea ho visto anche la faccia della usa mamma che delira per il disordine.
E un sms, giunto in maniera alquanto telepatica, mi ha appena confermato che AmicoCapo, il babbo, ha pensato la stessa cosa.

Il divertentismo della Famiglia del Mulino Bianco+1. E il +1 sono io.

"There's a rhythm in rush these days / Where the lights don't move and the colors don't fadeLeaves you empty with nothing but dreams / In a world gone shallow / In a world gone lean. / Sometimes there's thing's a man cannot know / Gers won't turn and the leaves won't grow / There's no place to run and no gasoline / Engine won't turn / and the train won't leave
I will stay with you tonight / Hold you close 'til the morning light / In the morning watch a new day rise / We'll do whatever just to stay alive
Well the way I feel is the way I write / it isn't like the thoughts of the man who lies / there is a truth and it's on our side / Dawn is coming / open your eyes / [...] 
And I will wait for you tonight / You're here forever and you're by my side / I've been waiting all my life / To feel your heart as it's keeping time / We'll do whatever just to stay alive [...]"
Jose Gonzalez, Stay Alive  
from The Secret Life of Walter Mitty (2013, dir. Ben Stiller)

Il film, nonostante l'alto budget a disposizione, non è classificabile come un capolavoro. 
Va detto che la prevedibilità e la scontatezza dello script è un po' limitante, sopratutto se si va al cinema senza sapere che è un remake e senza tener conto che è una trasposizione aggiornata di un racconto breve del 1939. Tuttavia, il film nel complesso  reca in sé, con una leggerezza che secondo me non va sottovalutata, quella irrealtà pazzesca e irrealizzabile che ognuno cela nel più profondo di se stesso. Queste caratteristiche lo trasformano in una di quelle poche pellicole che fanno talmente bene allo spirito che, ad un certo punto, si arriva a commuoversi anche per poco. (Io ho pianto tanto e senza ritegno alcuno delle persone che avevo accanto).
E', soprattutto, uno di quei film dalla fotografia straordinaria che si sposa ineccepibilmente alla colonna sonora e ricorda in ogni fotogramma quanta poetica e inesplorata meravigliosità esista nel mondo. Nel mondo reale. Perché non sempre  vivere un'emozione attraverso uno schermo o un obiettivo fa bene. A volte è meglio guardare, esserci e basta. 
Io non ho l'attitudine per viaggiare, ma ho sempre sognato di uscire di casa una mattina e fare un biglietto per chissà dove, senza premeditazione, senza preparazione. Partire e basta. 
Poi vedi questo film e sei tentata davvero di uscire dalla sala e andare in aeroporto subito, scegliere a caso la destinazione e partire senza nemmeno un cambio d'abito al seguito, perché nella testa non hai altro che il motto della rivista Life, che campeggia in ogni angolo dello schermo come monito e messaggio complessivo del film: 
" Vedere il mondo, raggiungere mete pericolose, guardare oltre i muri, avvicinarsi, trovarsi l'un l'altro e sentirsi, questo è lo scopo della vita".
E poi c'è questa canzone, che è diventata il loop delle mie giornate.
Ho solo il rammarico di non aver trovato on line la sequenza in cui Ben Stiller va in skateboard su una strada islandese che costeggia un vulcano. 
Questo è uno di quei film che vedrò e rivedrò con piacere ogni volta che il peso della realtà sarà insostenibile.
Per sopravvivere un po' meglio, appunto.

venerdì 10 gennaio 2014

" E' sempre stata una cosa stranissima per me - ho pensato in quei giorni - come mai a un certo punto c'è una persona che in qualche modo ti altera il ritmo circolatorio, i suoi movimenti accelerano e rallentano le velocità del tuo sangue come il traffico e i terremoti, e poi questo pezzo di mondo si diffonde negli strati oscuri del tuo cervello e si mette a spostare i blocchi dei tuoi pensieri. Chissà che casino mi è successo dentro alla testa, coi neuroni che fanno le loro tracce, nuovi tracciamenti nuova vita - ho pensato - le cosiddette nuvole chimiche dei nostri umori [...] Nuove tracce nuove giornate. E alla fine diventiamo dei sacchi pieni di pezzi di mondo buttati dentro a caso, a seconda della fortuna. Se sei sfortunato e non fai gli incontri giusti diventi un sacco pieno di frattaglia morta, se sei fortunato diventi un sacco pieno di belle cose."
Ugo Cornia, Quasi Amore, Sellerio Editore 2001

martedì 7 gennaio 2014

Vorrei poter pensare che tu esisti ancora, da qualche parte...
Buon compleanno, anche oggi.

lunedì 6 gennaio 2014

"[...]Mettere un punto non è abbassare il sipario e nemmeno cambiare copione, è semplicemente interrompere la recita e uscire di scena, non finire la battuta, osare, interromperla con un punto assurdo, scontentare il pubblico, l'impresario, perfino te stesso! Perché recitare il tuo ruolo ti piaceva...e come se ti piaceva! Ma vivere tutto "come se" è un danno [...]"
Jack Folla, Un Dj nel braccio della morte 

                                         Israeli Bidermanas, Trafalgar Square, London, 1950



venerdì 3 gennaio 2014



"...Penso spesso che le cose cambiano perché la gente non cambia" - [cit. MyBorderland]
"Bene" disse. Il suo tono di voce stava ad indicare che l'universo intero avrebbe fatto meglio a stare attento" - [cit. T. Pratchett, L'arte della magia]


E' uno di quei giorni in cui mi prende la carogna per un sacco di motivi.
E' uno di quei giorni in cui sono piena di astio anche se non è un sentimento che mi appartiene quasi mai.
E' uno di quei giorni di cui non posso fare altro che aspettare la fine.
E ascoltare quest'album per riuscire a calmarmi.

giovedì 2 gennaio 2014

"E quando soffia il vento, afferrare ciò che sfugge. Per poterlo guardare un momento. E poi lasciarlo libero. Di sfuggire ancora, se vuole. Meglio due vele al posto di una. Girare il timone. Massimo effetto di rotazione. Meglio stare sempre a distanza. Osservando. Se è imperscrutabile, vuol dire che non desidera essere scrutato. Non che non vuole essere guardato. Buttare in acqua una bottiglia, col messaggio. E' messaggio se vuoi che lo sia. Sennò è bottiglia. Anche se è una bottiglia bugiarda. Bugiarda come l'alba. Che a sera ripone la luce dentro la borsetta. - Non perdiamoci di vista!- dice. Si, però è buio. [...] E se cadiamo, non c'è una rete per sorreggerci. E c'è chi sogna quella che non c'è. Qualunque cosa sia. E c'è chi sogna solo quello che succede. E non cerca per evitare l'intuizione. Per risparmiare le candele. Meglio essere tagliente. Tagliare le onde. Essere freddo ma bruciare. Sbarcare. Gettare l'ancora. E la nave a distanza di sicurezza, dalla costa.  Prima non ci conoscevamo. Dopo si. Storie passate. Di porti e di vissuti. Sono stati sentimenti. O lanterne. O qualunque cosa sia. Interlocutorio mi deluse. Accadimento non era come credevo. Contingenza pensavo fosse amica. [...] Qualunque cosa sia, meglio non partecipare mai del tutto. Accumulare gli ingredienti. Fatti di fumo, di sensi e di respiri. Perché una mente barocca non si abitua più a niente. Azzarda. Rischia di incontrare un pensiero insopportabile. E scavare. Senza domandarsi se l'isola c'è o non c'è. Scavare. Ma mai dove c'è la x segnata sulla mappa. Per non privarsi dell'inappagato. Per sognare il contenuto del forziere. E risalire a bordo. Sempre. Facendo poco rumore. Sempre. Remando. Sempre. Per rimettersi sul ponte. Immutabile come la Stella Polare. Perché siamo fatti di bella argilla. Su questo non si discute. Tutto il resto è opinabile. Qualunque cosa sia."

Massimo Cavezzali - Facebook 

" Per nascondersi dal suo tormento / Girava tra la gente regalando un po' di se. / Per nascondere la sua avventura. / Girava tra la gente regalando un po' di se. / La notte arriva sopra la città / deserta di canzoni. / Gente stanca dentro spegne gli occhi / e muore di emozioni. / E adesso piove e forse pioverà / tutta la notte e ancora il giorno / e bagnerà le case di chi non conosce amore. / E batti cuore, non mollare. / Torna il sole ad asciugare. / Portami in un bar a bere / e, seduti  lì, regalami di te./ Per nascondersi dalla paura. / Girava tra la gente regalando un po' di se. / Per colpire e scacciare il suo essere uomo. / Girava tra la gente regalando un po' di se. / La notte arriva sopra la città / spogliata del suo nome. / Gente stretta al feretro di menti in riabilitazione. /[...] E batte il cuore, non cadere, aspetto sole per ballare. / Portami in un bar a bere / e siedi lì, ti parlerò di me. / Ti parlerò di me...
Zibba e Almalibre.

Voglio sempre salutarti diversamente, ogni volta che ti vedo. 
Ma l'altra notte un po' di più. 
E invece...

Sarebbe più semplice per me, ma credo anche per entrambi, trovare un modo diverso di essere qualcosa. 
Altrimenti è meglio non essere niente.