domenica 8 settembre 2013

" - Non hai mai avuto relazioni che non fossero così pesanti, che fossero piacevoli e basta?"
" - Più o meno"
" - E come sono andate a finire?"
" - Mi annoiavo."
(Philip Roth, Inganno)

Questo è grosso modo il sunto dell'ennesima giornata di conversazione (sulla mia vita pseudo-sentimentale) passata insieme alla Famiglia del Mulino Bianco, che nella fattispecie è la famiglia di AmicoCapo ed è un po' la succursale della mia famiglia di amici, quella che è dislocata a sud e fa le veci in mancanza di quella vera.

AmicoCapo, che mi conosce ormai da quasi 10 anni, mi rimprovera continuamente di impelagarmi in situazioni sentimentali al limite della stupidità(la mia) e del masochismo, convinto com'è che dopo la fine della mia storia con il Lovefriend dei tempi che furono, io abbia inconsciamente deciso che non mi voglio più impegnare con nessuno e voglio continuare con la mia vita da single libertina che non vuole crescere.
( Ma chi? Ma quando? Ma dove?)
AmicoCapo è convinto che mi autosaboto con ogni mezzo a mia disposizione e mi critica continuamente e aspramente perché, secondo lui, continuo a rifiutare e a smontare pezzo per pezzo tutti gli uomini che palesemente sono innamorati di me ( e fanno di tutto per dimostrarmelo senza lasciare dubbio alcuno) a discapito di storie con uomini profondamente complicati (che fanno di tutto per dimostrarmi l'esatto contrario), improbabili,  infidanzabili, paraculi, "inaffidabili come il culo di un bambino piccolo e falsi più di una puttana." [cit.]. 
Uomini che inevitabilmente mi sprofondano in storie senza futuro e senza arte né parte.

A volte penso che abbia ragione. E mi scopro a pensare che magari scegliere uno di quei bravi ragazzi che tengono a me potrebbe essere la soluzione alla mia solitudine squilibrante e una porta aperta sulla felice normalità.
Ma la verità è che io non sono capace di innamorarmi di una persona di riflesso, solo perché quella persona si è innamorata di me prima e perché non ho altre opzioni e rischio di restare da sola.
I conti non tornerebbero mai ed io, quand'anche non cadessi nella noia e nella stanchezza, continuerei a vivere nella mia profonda inquietudine, sempre alla ricerca di altro, ferendo quei bravi ragazzi, che essendo (per l'appunto) bravi ragazzi, meriterebbero che il loro affetto fosse ricambiato da qualcuno in grado di provare lo stesso trasporto e la stessa dedizione.

Non lo so.
E' che esistono persone che superano i miei muri invisibili senza saperlo, né volerlo, e quando mi succede l'intelligenza non può fare alcunché per impedirlo. 
Poi se nella tua vita e nel tuo modo di vivere i sentimenti non c'è mai stato niente di retto, se non sei mai stata brava a capire le cose, se "hai dei gusti di merda" [cit. di AmicoB.] le cose si complicano certamente fino all'inverosimile.

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