sabato 24 agosto 2013

"Vedere il lato bello, accontentarsi del momento migliore, fidarsi di quest'abbraccio e non chiedere altro, perché la sua vita è solo sua e per quanto tu voglia, 
per quanto ti faccia impazzire, non gliela cambierai in tuo favore. 
Fidarsi del suo abbraccio, della sua pelle contro la tua, 
questo ti deve essere sufficiente, 
lo vedrai andare via tante volte e poi una volta sarà l'ultima,
ma tu dici stasera, adesso, non è già l'ultima?
Vedere il lato bello, accontentarsi del momento migliore, 
avere più fiducia nel tuo amore che non gli cambierà la vita,
ma che non dannerà la tua, perché se tu lo ami, 
e se soffri e se vai fuori di testa, questi sono problemi solo tuoi;
fidarsi dei suoi baci, della sua pelle quando sta con la tua pelle,
l'amore è niente di più,
sei tu che confondi l'amore con la vita."
Pier Vittorio Tondelli

No, non è amore. Non può esserlo. So che è così. O, in ogni caso, farò in modo che sia così.
Ma questo non vuol dire che vivere questa cosa attraverso questi "momenti migliori", in una costante intermittenza di assenze e tivedonontivedo sia più facile.
Ci perdiamo, ci cerchiamo, ci guardiamo da lontano per poi ritrovarci vicini in mezzo ad altra gente e ad altre storie. Ed io sono incapace di lasciare scorrere le cose e basta.
E non è che ho bisogno di te per vivere: ce la faccio e ce la farò benissimo, come prima di incontrarti.
Ma nonostante tutto non riesco a lasciarti andare e non riesco a guardare oltre.

E' logorante e mi sento impotente.
E la trovo una cosa ingiusta.

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