domenica 11 agosto 2013

One Man Show


"Mi succede, a volte, di passare del tempo con gli amici, quelli che ti hanno capito e che tu hai capito, e parliamo di cose frivole che diventano cose importantissime e di cose serie che non ci pensare, poi passa,(...) guarda come stiamo bene stasera. (...) Quegli amici sono diventati una sbronza, una di quelle che smaltisco a fatica, e non c'è mai un'aspirina morale che funzioni davvero, (...). Allora succede che ho bisogno di sbronzarmi di nuovo di amici, quegli amici lì, e poi ancora e ancora e mi ritrovo, proprio io che figuriamoci non mi succederà mai,  a prendere il vizio".
da tumblr non ricordo dove..

Mi piace un sacco ballare.
In terra Sabauda le occasioni non mancano, ma ci vado poco, anche perché i posti non riescono minimamente ad essere all'altezza delle aspettative. Semmai le abbassano.
Senza nulla togliere alle persone che frequento, posso solo dire che non è la stessa cosa.
Questo perché andare a ballare senza il mio amico T., l'unico che riesca veramente veramente veramente a trasformare una serata danzante al limite del già visto e del banale, in una sorta di One Man Show, per me è diventato veramente inconcepibile.

Ieri è stata una di quelle serate e, giuro, vorrei avere la bravura narrativa e la memoria di raccontarla per filo e per segno, ma non riuscirei a far comprendere a pieno il concetto di divertimento derivato.
Ho solo questa foto, come un'istantanea evocativa, che è la stella cadente e il desiderio avverato in contemporanea, che per me e per chi c'era spiega tutto in un momento.
Io la guardo e sorrido. Sorrido tanto come non mi capitava da un sacco di tempo.
Ed è un vizio. Un gran bel vizio. 
Uno dei pochissimi motivi per cui mi ritrasferirei in Puglia anche domani.


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