lunedì 7 gennaio 2013


"Siamo due anime ferite che cercano qualcuno di cui fidarsi...
e noi ci fidiamo l'uno dell'altro. Io ho una difficoltà a fidarmi delle persone.
Ma una cosa di Bob è che lui non mi mente mai. (...)
Penso che devo aver fatto qualcosa di buono perché lui si sia fatto avanti.
Lui è quello per cui mi sveglio ogni giorno adesso.
Sarà orribile quando mi lascerà, perché so che i gatti non vivono a lungo come
gli esseri umani, ma sicuramente mi ha dato la giusta direzione per vivere la mia vita".

                                                   James Bowen

Per me e la mia piccola Lilo è andata più o meno in maniera simile, un giorno di agosto di un paio di anni fa.
Certamente le mie ferite sono di altra natura di quelle di questo ragazzo, ma in qualche modo le nostre strade corrono parallele, così come quelle di Lilo e Bob.
Ogni giorno, questo esserino che mi sveglia alle 5 del mattino con un buffetto sulla guancia per darle una mano a smetterle di farle brontolare lo stomaco, è la migliore delle ragioni che ho nella vita per alzarmi dal letto.
Occuparmi di lei non è il termine esatto: è Lilo che si occupa di me.
Colma il vuoto lasciato dall'assenza di mia madre e dallo sgretolarsi inesorabile dei rapporti con quello che resta della mia famiglia.
Colma il vuoto della solitudine, perché per gran parte dei miei giorni, sono materialmente lontana dalle persone umane che mi vogliono bene.
Mitiga in qualche modo la frustrazione del non avere un lavoro stabile e del mio sopravvivere ogni giorno, in maniera a volte precaria e senza via d'uscita.
Mi fa avere fede che, prima o poi, capirò cosa voglio fare della mia vita e non avrò paura di farlo. Che troverò un posto mio nel mondo e non mi sentirò una fallita come in questo momento.
Mi da un'abbraccio, a modo suo, quando ci sono quei giorni in cui la tristezza e la voglia di mollare è tanta.
Mi dà la forza di ignorare tutte quelle persone che vedono in questo attaccamento per un animale qualcosa di morboso e deleterio.
Mi tiene compagnia quando facciamo insieme colazione sul balcone: io bevo il mio thè fumante mentre guardo il cielo di Torino e i suoi tetti, lei si accuccia sulle mie gambe e fa le fusa.
Gioca con me. Risponde a suo modo ai miei interrogativi ad alta voce. Mi aspetta tutte le volte che sono via e quando torno, continua ad amarmi come se non l'avessi mai lasciata sola.
Non ha mai perso la sua indipendente fierezza di felino, perché ci trattiamo da pari a pari. Almeno per la grande maggioranza del tempo.
Lilo per me è e resterà la mia famiglia, anche quando non ci sarà o più o quando semplicemente deciderà di non stare più vicino a me.
L'affetto costante di questo piccolina mi fa essere una persona migliore di quello che sono sempre stata.
Io faccio il tifo per Bowen e per Bob e spero che la loro vita migliori enormemente e che la loro avventura apra gli occhi a tutti quelli che maltrattano gli animali o li relegano ad una posizione di essere sottomesso o di mera compagnia, la cui vita non può avere pari importanza di un essere umano senziente.

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