mercoledì 15 febbraio 2012

...Ed Aspettare



Il 9 barrato / il paradiso / la primavera un tuo sorriso / la mietitura / un colpo di stato / la libera uscita /  Babbo Natale / le medicine / un posto al sole / la promozione / un'altra vita / il segnale orario / 
L'eclissi lunare/ la coincidenza / il carnevale / un altro salario / un bel terno all'otto / una medaglia / il 27 / 
La buona notte / la sesta figlia / il terzo atto / le chiavi di casa/ l'alta marea / la comunione / 
un'amnistia / l'ispirazione / una sorpresa /  
 ed aspettare / ed aspettare / ed aspettare / ed aspettare



Ha quasi 37 anni questa canzone.Ed io ne avevo 14 anni quando un amico mi regalò il cd di quest'album.
Ma la passione per certa musica degli anni '70 è sempre stata nelle mie corde e nel mio dna.
Più del famoso "passerotto non andare via", la mia immaginazione era stata rapita 
"dai giorni bagnati di pioggia" di   "Doremifasol
dai desideri popolari per una vita migliore raccontati in  "21x", 
che resterà per sempre una sorta di fotografia di mio padre e delle sue fissazioni. 
E poi ci sono i due minuti di "Ed aspettare",che qui ho postato.


In quest'album (che non è il mio preferito di Baglioni)
ritrovo. in qualche modo, tutto il ritmo della mia normalità di allora
e la bellezza degli autunni un po' malinconici, 
quelle ore passate nel ricordo degli ultimi giorni estivi.
Quell'aspettare l'arrivo di qualcosa o di qualcuno,
i gesti, i sorrisi, i respiri profondi e qualche nodo in gola da sciogliere,
in quelli che erano i miei tranquilli angoli di mondo.
Lo scorrere, a volte privo di sussulti, a volte molto intenso, della mia vita quotidiana.
E la risacca tumultuosa dei miei sogni, e dei miei pensieri.
E nel mezzo, la grande attesa del futuro.


Questa canzone è rispuntata un po' all'improvviso nei miei pensieri,
in un momento della mia vita di adulta in cui tutto vorrei fare, tranne che aspettare.
Anche perché non è la stessa ingenua e necessaria attesa di allora. 
E non so bene se sia un bene il non avere chiaro (ancora) cosa aspettarsi esattamente.
Né se ne vale la pena. Né se ho tempo per farlo.
Forse è l'incoscienza che mi fa difetto.
Se ne fossi provvista, (allora e ancora di più oggi ), 
magari avrei trovato una spinta più forte e intensa per affrontare 
sia la corrente dei piccoli fiumi che quelle un po' più astiose 
dei grandi oceani che capita di attraversare nella vita.

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