giovedì 14 aprile 2011

NESSUN LUOGO E' LONTANO


ABBIAMO GIRATO INSIEME E ASCOLTATO LE VOCI DEI MATTI
INCONTRATO LA GENTE PIU' STRANA
E IMBARCATO COMPAGNI DI VIAGGIO
QUALCUNO E' RIMASTO
QUALCUNO E' ANDATO E NON S'E' PIU' SENTITO
UN GIORNO ANCHE TU HAI DECISO
UN ABBRACCIO E POI SEI PARTITO.

BUON VIAGGIO HERMANO QUERIDO E BUON CAMMINO OVUNQUE TU VADA
FORSE UN GIORNO POTREMO INCONTRARCI DI NUOVO LUNGO LA STRADA. 

NON STO PIANGENDO SUI TEMPI ANDATI O SUL PASSATO E LE SOLITE STORIE
PERCHE' E' STUPIDO FARE CASINO SU UN RICORDO O SU QUALCHE CANZONE
NON VOLTARTI TI PREGO NESSUN RIMPIANTO PER QUELLO CHE E' STATO
CHE LE STELLE TI GUIDINO SEMPRE
E LA STRADA TI PORTI LONTANO.
                                                MODENA CITY RAMBLERS



Cara I.,
tra qualche giorno parti.
Il tuo conto alla rovescia (quello che poco silenziosamente cerco di ignorare)
scandisce questi ultimi scampoli di primavera,
questi pezzi di tempo e di parole da cucire insieme per poter creare qualche ricordo in più,
oltre a quelli che ci sono già.

Ieri mi hai regalato "Nessun Luogo e' Lontano" di Bach,
con questa copertina e le illustrazioni traboccanti di colori,
che qualche volta venendo da te ho sfogliato per passare il tempo,
ma non ho mai letto veramente.
Di questo libro ho sempre e solo conosciuto un' unica frase,
avendola trovata nei miei percorsi a ritroso alla ricerca di citazioni.
E' quella che chiude la storia e dice:
 "Di tanto in tanto noi c'incontreremo - quando ci piacerà-
nel bel mezzo dell'unica festa che non può mai finire."
Un po' come ritrovarsi ancora sulla strada,come nella canzone dei Modena che adoro
e che qui ti posto come regalo simbolico e saluto.

Questa frase,dicevo,mi è sempre rimasta impressa 
perchè mi ha sempre fatto pensare al fatto che ci sono persone 
che entrano nella tua vita quando sei giovanissima 
e con le quali cresci.
Penso a quelle amicizie che nascono quando l'incoscienza poteva 
ancora essere considerata una sorta di virtù
e la spensieratezza e la spontaneità creavano dal nulla 
quella vicinanza con un'altra persona che da adulti è un po' più difficile trovare,
rinchiusi come siamo in impalcature dell'esperienza
che ci tengono sempre sull'attenti un po' con chiunque.
Penso a quelle amicizie in cui si cammina insieme passo dopo passo 
e si condividono le prime volte di tutto.E le prime enormi cazzate.
Quelle amicizie che, se riesci a coltivarle e mantenerle vive,
superando quei temporali inevitabili e necessari della vita,
alla fine ce le hai li' di fronte agli occhi e ti ricordano chi sei veramente.
Guardi negli occhi di quell'amico o amica e sai che chi hai di fronte 
sa veramente a sua volta chi sei tu. 
Che a volte è in grado di anticipare i tuoi pensieri e le tue mosse,
anche quando sei preda di colpi di testa o di smanie di cambiamento.
Che accetta i tuoi silenzi, anche quelli imbarazzanti, senza voltarti le spalle
per noia.
E ti fa bene sapere che nel mondo ci sia qualcuno che conosce 
quell'alfabeto di gesti,di sguardi e di parole inespresse che caratterizzano 
la tua persona.


Sono quelle amicizie che poi,andando avanti, 
saranno le uniche a cui concederemo e perdoneremo quello che 
ad altri non lasceremmo nemmeno il tempo di pensare di fare:
penso alle critiche feroci,ai giudizi a volte impietosi,
alle discussioni testarde,ai litigi sulle stupidaggini,
ai minuti di ritardo che diventano ore e "se non ti sbrighi,ti lascio qui".
Sono quelle amicizie in cui ti odi tanto quanto ti vuoi bene,
ma poi passa sempre tutto.
Ed è forse un po' per quello che sono più intense.

Ecco,io e te non siamo cresciute insieme
e tutti quei ricordi e le cose condivise non potremo mai averle.
Vorrei veramente tanto che fosse stato così.
Ma per certi versi forse,qualcosa di simile ce l'abbiamo...
perchè guardo agli ultimi due anni di questa nostra amicizia 
e penso che ho imparato tanto di me grazie a te. 
Ho imparato che sono molto più brava a perdonare di quanto credessi. 
Ho imparato (o almeno ci ho provato) a limare tanti spigoli. 
Ho imparato quanto sono fragile e in balia delle cose,  
che se cerco di tenere tutti troppo stretto vado a fondo.

Penso al fatto che mi hai difeso dai sabato sera in casa da sola
e dalle domeniche pomeriggio vuote;
al fatto che hai sopportato la mia altalenante connessione con il mondo
(anche quella di internet);
alle tue buonissime torte e a quelle rarissime mie che non lievitano;
alle tue cotte per Caparezza e Dave Grohl,a quelle mie per Josh Groban e Gerard Butler
(che un po' sostituiscono quelle vere dell'adolescenza);
alle tue canzoni sempre rock  e alle mie sempre troppo malinconiche; 
al fatto che mi i hai difeso dalla nostalgia, dal mio difficile carattere,
dalla mia assoluta mancanza di coraggio,dal mio parlare da sola altrove
e nei momenti sbagliati.
Al fatto che mi hai fatto impazzire 
con la tua testardagine e i tuoi rimproveri e il tuo essere sempre sincera fino al limite,
con il tuo senso del dovere e la tua voglia di averla vinta sempre,
anche quando giochiamo a risiko o scarabeo.

E non cambierei nemmeno un momento di tutto questo.

Penso al fatto che la vita è fatta di tanti incontri che durano per sempre,
ma anche di tanti "arrivederci" che non sono addii.
E questa amicizia, che magari non ha le radici profonde e antiche di una quercia,
è stato per me un incontro che spero duri per sempre.
Un incontro non perfetto,perchè la perfezione lo renderebbe meno unico e vero,
ma assolutamente  insostituibile.
Perchè nessun luogo è lontano e tu sarai sempre quel tipo di amica
per cui proverò sempre qualcosa di inspiegabile,
non importa se sarai presente materialmente ogni giorno della mia vita
o se ci vedremo solo di rado.
Il mio pensiero ci sarà sempre,non importa quanto sia lunga la strada
e quanto ti possa portare lontano


2 commenti: