sabato 16 ottobre 2010

UN TEMPO BREVE,PIENO DI TANTE COSE

Questi giorni autunnali sono molto lunghi 
e il mio umore è più "improbabile" del solito...
Cerco di metabolizzare alcuni avvenimenti che sono accaduti 
e quelli che mi succedono 
e quelli che devo ancora affrontare.
Mi rendo conto che sono più malinconica del solito
e questo innesca una strana reazione a catena 
che condiziona un po' tutto il mio tempo...
A tratti mi sento come se mi fossi dimenticata di svegliarmi.
Ma in realtà è tutto il contrario,
perchè mai come in questo periodo sono concentrata sulle cose.
Sono presente a me stessa più di quanto vorrei essere.


Ho realizzato che c'è un momento durante la mia giornata 
durante il quale,in qualche modo,
sono in una condizione mentale di trasporto tale 
da poter passare in rassegna i fatti,le cose e le persone 
con un minimo di serenità (anche se non è proprio il termine giusto).
Riesco a "prendermi il mio tempo",come è solito consigliarmi un amico,
anche quando sono terribilmente in ritardo.
Riesco a ricordare con chiarezza i particolari di una conversazione,
di un film,di una canzone,di una foto,di un volto.
Riassaporo il gusto dei ricordi di queste cose.
Allo stesso tempo,i miei pensieri e le mie fantasie 
in qualche inspiegabile maniera semplicemente si "sollevano" 
e posso concedermi di fare qualche giravolta nei miei sogni,
anche fantasticare di essere qualcun'altro.
Un'altra identità,in un altro luogo,in un altro tempo.
E questo momento non è la notte.


Questo momento 
si manifesta durante il tragitto che faccio da casa mia 
per arrivare al luogo dove lavoro.
Sono circa 40 minuti,da quando attraverso la soglia di casa 
fino a quando,scesa dalla metro,varco la soglia dello studio.
E' un tempo breve,ma ultimamente pieno di tante cose.


Non saprei spiegarmene il motivo...
ma durante quel momento della mia giornata semplicemente 
CI SONO.
Ci sono io e il piacere di essere da sola,
in un silenzio che non ha bisogno di parole,
che non è imposto,nè imbarazzante.
Un momento in cui non sono ansiosa 
e nessuno mi dice di abbassare la voce o di stare calma.
Ci sono io e la musica che mi piace ascoltare in questo periodo...
che è un po' triste,ad essere sincera,ma anche rilassante,
una colonna sonora ai miei movimenti,
con quel pizzico di schmaltziness
(che se ho capito bene significa "sentimento eccessivo":
l'ho letto non so dove e mi sono innamorata del significato)
che mi si adatta alla perfezione.
D'altra parte,parafrasando F. Volo,
"Sono sempre stata una malinconica con la vocazione di essere una persona allegra."
Ci sono io e le parole della canzone,il timbro della voce che le canta,
la melodia che si assimila ai miei passi,alla mia sottile malinconia.
Ci sono io e il tempo,quello meteorologico,
che ogni giorno ridisegna in modo diverso il percorso che faccio  
e il grande spazio della piazza dove aspetto l'autobus.
E le espressioni di chi aspetta con me.
E gli abbracci delle coppiette.
Ci sono io...e il passaggio sulle avanguardie del XX°secolo 
che ho finito di leggere pochi minuti prima.
Ci sono io e le immagini di un film che ho visto con I.,
e le parole che mi ha scritto B.,
il sorriso di mia madre,
il musetto del mio gatto che ho ritrovato in un video 
che avevo anche dimenticato di aver fatto.
Ci sono io e i miei ricordi estivi che affiorano all'improvviso,
senza che io possa controllarli.
Ci sono io e gli sms di E.,che è lontano e si preoccupa 
di com'è il mio umore più di quanto io stessa abbia voglia di fare.
Ci sono io e quelli che osservo sotto i portici dall'interno del bus:
sciarpre colorate,magliette a maniche corte nonostante sia ottobre,
visi ansiosi,risate improvvise,sguardi anche loro persi in chissà quali pensieri.Occhi che si incontrano.Mani che si stringono.
Ci sono io e le mie aspettative riguardo a me stessa 
e a tutti i miei progetti.
Ci sono io nelle stanze di una casa che esiste solo nei miei pensieri,
a mio agio in una conversazione che ancora non mi è capitato di fare,
ma che mi rende felice.
Anche se non è reale.


Ci sono solo io.
E,nonostante tutto questo possa sembrare insensato
o improduttivo o altro,
mi fa bene che ci sia questo momento.

4 commenti:

  1. Vorrei esistesse un tasto mi piace anche su blogger...

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  2. Piccolo appunto: può essere che "schmaltziness" sia un introvabile citato nel libro di Ferguson(dove per altro ho trovato Mokita :) )?
    Ad ogni modo piace molto anche a me. E non mi riferisco solo alla parola ma, come i due commenti precedenti, a quello che hai scritto, a questo momento da riempire di te.

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  3. @Franza:hai finalmente letto quella piccola meravigliosa perla di saggezza e divertimento che è "FELICITA'"?
    Confermo la supposizione su Mokita...ahimè l'altro termine non fa parte degli intraducibili...
    ma quanto minimo è miratissimo a descrivermi! :)

    @tutte:grazie a voi per aver dedicato un momento della vostra giornata a leggermi... :)

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